La mia posizione sul diverbio Francia-Italia di questi giorni è semplice: Parigi sono anni che attenta alla sovranità italiana; dunque nessun dubbio a supportare il governo di Roma. Ricordate che ormai vivo da circa un decennio all’estero, famiglia straniera, scuole straniere, lavoro straniero ecc.
Però resto italiano, sebbene senza guardare la pessima TV della Penisola.
Dunque, molti mi domandano che fare nella diatriba attuale? Come schierarsi? Con gli impreparati ed anti-meritocratici gialloverdi? Ricordo solo gli antefatti, fattuali: Ustica e l’attacco francese all’Italia ed a Gheddafi sui cieli nazionali (se solo i generali dell’aeronautica del tempo avessero il coraggio di parlare, non di restituire la legion d’onore, …), l’attacco finale a Gheddafi nel 2011, i risolini di Merkel e Sarkozy, il caso Ippolito….
E poi la conquista francese di Montedison (ho lavorato a Foro Buonaparte, so cosa successe, aggiungo solo che bisognerebbe capire il ruolo del banco Indosuez nei pagamenti occulti che portarono alla fine dell’impero di Gardini, ndr), la negazione di Suez ad Enel, quella di Societe Generale de Belgique a De Benedetti, la negazione di La Cinq a Berlusconi, quella di STX a Fincantieri, italiani lebbrosi, italiani vomitevoli, chiusura delle frontiere per non prendere i migranti arrivati in Italia senza rispettare le leggi EU, sconfinamenti della polizia francese a Bardonecchia e Ventimiglia, il laboratorio nucleare francese sotto il Frejus in territorio italiano, la stessa Sea Watch che afferma come Parigi non voglia prendere i migranti italiani…. (scrissi già in passato, in tempi non sospetti, sulla necessità di non sottovalutare il revanscismo parigino dei nostri giorni, …)
Insomma, il governo italiano FATTUALMENTE ha ragione: da decenni Parigi attenta alla sovranità nazionale, lo stesso giudice Priore in un suo famoso libro di alcuni anni fa lo disse senza mezzi termini (cfr, “Intrigo Internazionale” , Chiarelettere). Ripeto, il governo italiano ha ragione. Chi da italiano oggi difende Parigi lo fa perché o ha interessi personali a farlo o è pagato per dimostrare pubblicamente il suo supporto a Parigi. O è profondamente anti italiano. O è ricattabile dai francesi…. o un mix di quanto sopra.
Non è un mistero: la Francia di Mitterand ha allevato un’intera classe politica di sinistra italiana, fin dal caso Moro ed anche prima. Mitterand era un uomo dell’apparato francese, di fatto molto vicino ai pieds noires ed alle pulsioni che li indirizzavano, di fatto un uomo dei servizi d’oltralpe all’Eliseo. Uno dei principali obiettivi di lungo termine delle presidenze francesi succedutesi era ed è conquistare l’Italia, economicamente o territorialmente poco cambia.
C’erano quasi riusciti, con Enrico Letta…
Non parlo dei francesi in generale, no, ben inteso. Mi riferisco ai parigini, cosa diversa, i nobili colonialisti della capitale francese che da sempre si arricchiscono alle spalle dei loro stessi concittadini; ora ci provano anche a danno degli stranieri europei, dopo aver arraffato di tutto in Africa (dove sono odiatissimi), nel caso in specie a danno degli italiani. Ed in ogni caso tali “elitari parigini” non sono riusciti a far stare bene i loro stessi concittadini diciamo “normali”, i “non nobili”, i “non ricchissimi” (infatti hanno contribuito a far nascere i gilet gialli!); da qui la visita dei gilet gialli da chi li vuole ascoltare, non in Francia ma addirittura in Italia (commento personale: pazzesco). Sappiate che la sinistra italica ha imparato da loro, dalle elites francesi: la gauche caviale, i ricchissimi che – appreso l’insegnamento – votano pubblicamente il “loro partito” che dicono di sinistra, in realtà un metodo per avallare la loro asimmetrica ricchezza acquisita a danno del popolo di media a bassa classe sociale che ignorantemente li vota; poi la propaganda di regime fa il resto (Bollore all’attacco di Tim e Mediaset significa precisamente questo, cercare di far lo stesso in Italia….). Non è un caso che l’apparato logistico delle Brigate Rosse fosse a Parigi; o che Mitterand abbia protetto i terroristi rossi italiani macchiatisi di fatti di sangue in Italia, come Cesare Battisti (e molti altri; notasi, se Battisti dice cosa sa sulla faccenda, Roma potrebbe chiedere la Corsica a compensazione dei danni subiti; fa ridere che, nel caso, facilmente i corsi sarebbero felicissimi – sebbene fortemente autonomisti – di abbandonare i sempre coloniali parigini…).
I tempi stanno cambiando, la gente europea inizia a capire, i gilet gialli rompono gli schemi; lo stesso esercito francese ha dubbi sul comando in capo. Dunque, gli “eletti” francesi e non, ricchissimi, da sempre, hanno paura e dunque attaccano. Nel caso, L ‘Italia anti-EU.
Ecco spiegata la reazione violenta francese contro l’Italia, una questione di sopravvivenza: infatti le elites francesi ce l’hanno anche e soprattutto contro la protesta anti-sistema che l’Italia rappresenta in EU, a danno dei poteri costituiti. Perché ce la può fare. E dunque indirettamente a danno dei miliardari che stanno dietro a Macron. Ecco perché oggi Parigi diventa davvero pericolosa, una bestia ferita da se’ stessa ma che cerca di ribaltare le sue colpe su altri, per non perire: se le elezioni europee dovessero davvero – come sembra – deporre per la fine dell’EU la Francia sarebbe colpita al cuore, al pari di Berlino. E dunque bisognerebbe NECESSARIAMENTE reagire: la reazione stizzita di questi giorni contro il governo anti-EU di Roma è solo il viatico necessario per giustificare la futura reazione di forza di Parigi in caso di fine dell’EU per via democratica, al voto del prossimo aprile/maggio. Ricordatevelo bene: Parigi e Berlino NON ACCETTERANNO MAI LA FINE DELL’EU, OSSIA NON ACCETTERANNO UN VOTO ANTI-EU ALLE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE. Se succederà allora vedremo la reale faccia che si nasconde dietro il falso buonismo EU. Ovvero, vedremo di nuovo Vichy ed i suoi interessi asimmetrici, asse franco-tedesco ueber alles!
Vedremo….
Dunque, per tale ragione, con tale convinzione, non posso che associarmi all’indirizzo indicato da un intervento di alcuni danni fa, di un amico, che per altro ha promesso di seguirmi su questo sito.
Sottoscrivo tutto. Leggetelo perché è tremendamente attuale.
Se ci sarà da combattere contro i francesi perché dichiareranno guerra all’Italia saremo molti – noi oriundi – a tornare, statene certi. O a supportare la resistenza.
Pietro Micca docet.
Mitt Dolcino