Messaggio nemmeno troppo criptico di Frate Indovino per il 2020: l’Italia è in serissimo pericolo e nessuno sembra curarsene…
Purtroppo, come diceva la legge di Murphy, “la sfiga ci vede benissimo“. “Sfiga” che poi è Fato, quello che sta sempre sopra di noi. E che ci fa tanto penare ma alla fine ci riporta alla realtà delle cose. E la realtà ci dice, oggi, nonostante il blocco temporaneo del nostro sito per eventi diciamo esterni, che – dopo che l’ultimo baluardo pro-EURO è crollato, quello della Lega – l’Italia deve implodere. Ossia da ora in avanti i leghisti e gli italiani tutti, visto che hanno deciso di restare nell’euro [anche se hanno votato per il contrario (tipico doublespeak alla Eric Blair)] dovranno sorbirsi una debacle stile Grecia. Ovvero, NEI FATTI (in modo che capiate chiaramente di cosa si tratterà): tasse altissime, imposta patrimoniale monstre e/o confisca/ipoteca di seconda sulla prima casa, blocco capitali, blocco bancomat ecc.. E taglio delle pensioni. Inevitabile, con l’enorme debito in euro che c’è…. Basta che i leghisti sappiano come spiegarlo ai loro stessi votanti da qui a qualche semestre… Basta aspettare!
Non mi straccerò le vesti per quanto accaduto, no di certo. Come da noi preconizzato, arrivare a Canossa significava precisamente questo; ed infatti ci si è arrivati. I Rinaldi, i Borghi, escludo Bagnai che mi dicono assai arrabbiato in seno alla Lega (e vorrei ben vedere, gli hanno fatto rimangiare 10anni di attivismo pro ITALEXIT, che figura barbina gli stanno facendo fare, con libri sulla fine dell’euro, pubblicazioni, interventi per uscire dalla moneta unica….) sono nudi ormai, con il tradimento della loro ipocrisia interessata. Alla fine i leghisti – assieme ai loro incantatori di serpenti – ci dicono chiaramente CHE SI RESTA NELL’EURO, nonostante il “BASTA NO EURO TOUR”. Evidentemente i politici eletti dovevano solo trovare qualcosa da fare nella vita, anche un lavoro se volete. Guardiamo dunque al bene che abbiamo fatto, che paga sempre, il bene: ad esempio credendo nell’ITALEXIT abbiamo fatto trovare un lavoro a Rinaldi, che infatti ora il mantra NO EURO se l’è dimenticato. Spero la gente se lo ricordi quando dovrà rivotarlo, la prossima volta, della presa in giro sul NO EURO intendo..
Alla fine stare nell’euro significa precisamente questo… basta saperlo!
Bando alle ciance, non siamo qui per fare polemiche ma per spiegare coi fatti la realtà.
Oggi la Lega dice chiaramente “SIAMO PRO-EURO!”. Al di fuori del tradimento, vi tace che – come conseguenza – dovrete accettare tasse altissime, tasse che peggioreranno la crescita italiana.
CHI OGGI ACCETTA LA SVOLTA SALVINIANA-GIORGETIANA PRO-EURO, DOMANI NON POTRA’ FIATARE SULL’AUMENTO DELLE TASSE RESTANDO NELL’EURO!
Ossia tali enormi tasse faranno crollare il PIL ovvero faranno salire comunque il rapporto debito/PIL; dunque richiederanno nuove tasse ancora, poi privatizzazioni forzate (con successivo spezzatino e trasferimento assets e occupazione all’estero), taglio delle pensioni ecc.. Comunque sia, visto che tali misure faranno in ogni caso esplodere il debito nei primi 5 anni, la conseguenza più probabile sarà la separazione dell’Italia in pezzetti, come ebbe a saggiamente indicare il Frate Indovino un anno fa, dietro a cui si nasconde una intelligenzia che non si sospetta (…)
Il cambio di passo del 2019: tante cose cambieranno, da far tremare i polsi (ad es. la fine dell’Italia Unitaria?)
E qui ci sarà la parte più interessante: di esempi di separazioni di interi paesi in varie sottoparti (si chiama secessione) ce ne sono molti. Quello che tutti sperano succeda è il ripetersi dell’esempio quasi unico della Cecoslovacchia, un paese senza debito ed abbastanza ricco quando si separò in maniera pacifica. Ma di esempi meno edificanti ce ne sono purtroppo tanti di più, dalla Korea, al Messico del Nord/Stati Uniti, senza citare quelli africani, sanguinosi. Per arrivare alla fatidica e vicinissima Jugoslavia…
Faccio presente che questa separazione dell’Italia avverrebbe per evitare di ripagare un debito enorme espresso in valuta straniera (l’euro), ossia con enorme contrapposizione di interessi tra creditori e debitori, oltre che tra debitori di serie A e di serie B, come sempre avviene: nella migliore delle ipotesi ci sarebbe una invasione straniera per accaparrarsi porzioni del paese, ad esempio da parte della Francia nel Nord Ovest. Nella peggiore e più probabile una guerra civile strisciante.
Alla fine la Lega storica, quella a cui Salvini e Giorgetti appartengono, arriverebbe comunque al suo traguardo, appunto, storico: separare il Nord. Temo però che gli illetterati leghisti abbiano fatto male i conti: infatti il nord nel caso non starà tutto assieme (…). Ben inteso, lo scrivente ha già svariati paesi nel suo futuro e dunque ritengo sia permesso essere freddo nelle constatazioni.
Pensate, ieri sera ho scambiato alcuni commenti con un troll salvinista, sospettamente parte – in modo volontario o meno non so – dei fini preposti alla “Bestia” in rete di Salvini. Bene, ho scoperto che costui è isolano del sud Italia. E da meridionale difende a spada tratta il Salvini che tradisce se stesso ed i suoi votanti sull’ITALEXIT, con tutte le conseguenze del caso. Per altro da meridionale che vive nel nord dell’Italia….
Dunque, spero abbiate capito l’assurdità della situazione. Alla fine l”ignoranza cosa è – in fondo – se non l’incapacità di comprendere le conseguenze delle proprie azioni, anche sparandosi negli zebedei se volete…
Finisco qui, non senza una grande vergogna di esser rappresentato da gente senza una parola e soprattutto senza criterio, a Roma. Qui stiamo andando diretti verso un nuovo 8 settembre 1943, con il PAESE ALLO SBARAGLIO: chi si troverà a Cefalonia sarà letteralmente fregato… L’unico lato positivo nella separazione dell’Italia in tre o più parti sarà che Roma tornerà al Papato. In questo dò ragione ai leghisti: gli sprechi romani nel caso saranno sovvenzionati direttamente dalla Chiesa e dai cristiani nel mondo e non solo dagli itagliani, se esisterà ancora una Chiesa dopo la “cura” Bergoglio. Ma questa è un’altra storia….
Mitt Dolcino
*****
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun visibile contrassegno di copyright). In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.