Gli italiani sono pigri, vogliono che gli si spieghi tutto, si sa che non vogliono pensare. Spiegare è facile oggi, che non c’è calcio, che non c’è distrazione alcuna, solo restare in casa, sono tutti attenti. A parte la genesi della crisi, iniziata quasi in modo complottistico per come è deflagrata, bene è spiegare la natura del vero problema italiano prossimo venturo: la depressione con inflazione che seguirà.
Dunque, detta “strana depressione” porterà due conseguenze:
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- la prima, l’Italia rifiuterà qualsiasi forma di austerità EU, aumentando deficit e debito come non ci fosse un domani, fregandosene dell’EU.
- La seconda, si dovrà combattere prima l’assenza di domande interna e le aziende che chiudono; poi la domanda della gente che finalmente ri-inizierà ad uscire di casa. Ossia crescita poca, ma con inflazione a seguire. Si chiama stagflazione cari miei, la malattia più temuta del capitalismo. Proprio perchè NON ci sono medicine se non la distruzione creativa.
Ma, distruzione creativa di cosa? O di città ed infrastrutture, una guerra per intenderci, speriamo di no ma non è da escludere, nemmeno un conflitto locale, ad esempio; o distruzione di debito, bruciandolo appunto con l’inflazione, impossibile stando nell’euro.
Nel mezzo milioni di disoccupati. Da tale contingenza deriverà la necessità di enucleare il caso italiano da quello EUropeo: la Germania ha accumulato surplus di bilancio per 10anni, pari a oltre 1 trilione di euro di avanzo commerciale; ossia le imprese tedesche dovranno iniziare ad investire,sebbene senza la certezza di consumi obbligati dalle regole EU (tipo cambiare l’auto EURO6 per forza anche su inquina pochissimo, ndr).
I paesi periferici invece dovranno fare debito e basta, non avendo più aziende che possano investire oggi per creare valore domani. E qui capite come Ursula Von der Leyen abbia concesso tutto e di più all’Italia in termini di sforamento di debito stando nell’euro, per poi risferrare l’attacco quando Trump non dovesse essere confermato alla Presidenza USA. Infatti l’UNICO modo – radicale – per risolvere il problema italiano della bassa crescita, alto debito, valuta troppo forte e tasse altissime è, chiaramente, uscire dalla moneta unica; ossia dallo schema euroaustero ed ordoliberista che sta alla base della Costituzione EUropea nipote di Vichy. Schema tanto caro anche agli imprenditori del nord ex RSI della zona di Salò.
Ossia l’ITALEXIT è secondo noi inevitabile.
Il progetto verrà per assurdo portato avanti proprio da Conte e Mattarella, non propriamente sovranisti ma che sono e saranno tenuti a preservare lo Stato Unitario, con il supporto USA. Pena la sparizione dell’Italia per come la conosciamo oggi. Mentre i post sovranisti, nei fatti pro Euro ed allineati agli interessi padano-tedeschi, resteranno per assurdo per “cambiare l’EU dal di dentro“.
Per inciso, la presente crisi è talmente profonda che lo Stato dovrà giocoforza avocare a se tutte le misure e tutti gli interventi, esautorando le Regioni dalle scelte strategiche e dalla gestione straordinaria. Le Regioni che non si adegueranno dovranno essere commissariate, anche con l’invio dei carabinieri a preservare l’ordine, manu militare se necessario (onde evitare che spunti un altro carro armato nella Piazza di San Marco: chi tentò tale strada si è fatto 20 anni di galera, ndr).
Inutile nascondere che tutto quanto sta accadendo è assolutamente desiderato. Infatti sia la Cina che l’EU hanno svalutato la loro valuta per 10 anni a danno del dollaro, per rendere più competitive le proprie merci a danno di quelle americane. Nel momento in cui l’inflazione salirà in EUropa per il doppio colpo,
[riduzione produttiva<->accumulo di domanda inevasa, alla fine del coronavirus],
sarà impossibile tenere i tassi bassi; dunque l’euro esploderà terminando l’EU, che è infatti una entità che si sorregge sull’euro debole: se la moneta unica si rivaluta l’EU termina. E lì la Germania tornerà al marco, con una rivalutazione anche del 50% sull’euro originario, nel breve. Con una implosione sociale ed economica da mediare con le potenze globali, pronte ad una nuova Yalta.
Come capite il mondo sta cambiando e l’EU è nel mezzo di una rivoluzione copernicana. L’Italia pure, ma con le 110 basi USA è messa meglio. Nel senso che può sempre uscire dall’euro.
La cosa buffa è che nella ricostruzione data, chi ci porterà/porterebbe fuori dall’euro saranno il filo USA Conte unitamente all’ineluttabilità dell’essere filo USA di Mattarella., visto che il PdR è di Castellamare del Golfo (…)..
I perdenti saranno invece coloro che accarezzavano un’Europa affrancata dagli USA, facendo separare l’Italia del nord, da aggregare all’impero di Berlino.
Questa è la nostra visione delle cose, ad oggi. Che però non è definitiva. E come potrebbe?
MD
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