Partiamo da un assunto: chiunque in EU per uscire dall’eurozona ha bisogno degli USA a supporto. Effettivamente, dopo l’uscita di ieri in TV di Salvini da zero in economia – e qui si metta una pietra tombale sulle sue velleità di guidare un qualsiasi governo,soprattutto di questi tempi – ci siamo presi lo sghiribizzo di andare a verificare le migliori performances salviniane non “de relato” ma in diretta. Almeno non ci sono ambiguità ne’ dubbi sull’opportunità per i votanti italici di mandare tale ambiguo personaggio a Palazzo Chigi. Notate che chi dice questo non è il solito piddino, ossia non fa parte dei sostenitori del del partito che ha creato l’attuale disastro italico, mai dimenticarlo. Infatti chi dice questo è persona che come pochi altri ha supportato codesto leghista al governo, leghista su cui molti di noi, fedeli all’ITALEXIT, hanno riposto le loro speranze.
Mentre in passato gliele facevamo passate queste “intemperanze”, anche per amor Patrio, ben sapendo che non era ne è una cima, dopo il tradimento dell’ITALEXIT tanto vale fare tabula rasa: riteniamo infatti che l’Italia si salva solo sostituendo Salvini con un competente. Che purtroppo non può arrivare dagli economisti suo partito, che di fatto hanno avallato – tacendo, come referenti economici – le idiozie che questo soggetto sta pubblicamente estrinsecando.
ECCO DUNQUE SALVINI QUANDO DICEVA PUBBLICAMENTE CHE VOLEVA USCIRE DALLA NATO (salvo lamentarsi perchè gli USA non lo ricevevano in visita…).
Or dunque, sapete quanto lo scrivente tenga al nesso atlantico, unica militanza che ci permette di sperare – come forse sta succedendo – di uscire dal giogo della moneta unica. Noi, i pro ITALEXIT, riusciamo evidentemente a dire questo perchè non abbiamo nulla da difendere se non quello che abbiamo e che siamo. Ossia non rischiamo cadreghe. Infatti i politici che abbiamo eletto, dunque tra i sovranisti, alla fine si sono dimostrati come i peggior piddini, nel senso che hanno tradito completamente gli ideali per cui erano stati votati. Vedasi ad esempio l’ITALEXIT diventato, senza chiedere il permesso ai suoi elettori, “CAMBIARE L’EU DA DI DENTRO”.
Mai dimenticare il 3%+ di deficit con Salvini al Governo, diventato prima 2,4% e poi ridotto al tragico 2.04%
Ma questo non è tutto, anzi non è nulla: pur non avendo fatto il militare a Cuneo sappiamo tutti che i politici italiani mantengono le promesso solo incidentalmente. Diciamo questo sulla base della bassissima preparazione dei politici italiani, soprattutto attuali, discorso valido anche e soprattutto leghisti. Ieri abbiamo infatti visto cosa ha detto Salvini sull’economia e sulle misure pro-COVID19, fesserie letteralmente galattiche.
Oggi, davvero stufi di cotanta impreparazione – anche i sovranisti si meritano di meglio, – riteniamo che il vaso sia colmo.
Dunque tanto vale chiarire il vero spessore del traditore dell’ITALEXIT che abbiamo votato. E’ proprio in questo atteggiamento che si differenziano coloro che credono in qualcosa; e che non che stanno dentro solo all’ideale da rincorrere in cerchio come fosse uno stendardo, riprendendo l’immagine di Dante Alighieri nel girone degli Ignavi.
Ovvero, bisogna difendere la linea ma poi, quando si capisce che si va completamente a ramengo, si dice anche basta. Se tutti fossero così forse gli eccessi della storia sarebbero stati smussati, eccessi ben inteso anche peggiori di Salvini (non è detto però: se un cotanto gonzo dovesse andare al potere temo potrebbe anche diventare pericoloso, mai dire mai).
Come accade da troppo tempo siamo qui ad implorare che Salvini venga sostituito a questo punto a capo della Lega, con un competente. Come ben sapete, da uomini di centro destra, noi vedremmo molto bene Giulio Tremonti, assai preparato, assai supportato ed assai “strategico”, con cui potremmo magari finemente disquisire sulla linea seguita ma mai ci permetteremmo di mettere in discussione in relazione ai valori fondanti e fondamentali della strategia scelta. Tale svolta permetterebbe, che so, anche di far arrivare Tremonti al ministero dell’economia assieme a Giuseppe Conte: il primo ministro sa infatti benissimo che per sfidare l’EU una persona come i prof. Giulio, in un governo di unità nazionale (che Salvini guarda caso non vuole, ndr) sarebbe preziosissimo.
MD
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