Il Presidente francese Emmanuel Macron sta seguendo le orme del suo predecessore, con sondaggi che segnano minimi sempre più bassi della sua popolarità. L’uomo venuto dal nulla, il cui unico compito era quello d’impedire a Marine Le Pen di vincere, non può che conformarsi alla politica perseguita dai suoi maestri-burattinai.
Le misure che ha preso o che era stato consigliato di prendere hanno incontrato una forte resistenza popolare. E’ solo una questione di tempo il riuscire sapere se i “Gilet Gialli” sono un movimento spontaneo, oppure una manifestazione della lotta per il potere che sta dividendo le élite francesi, o infine un’interferenza esterna, russa o americana che essa sia.
Per un po’ di tempo i problemi del Vecchio Continente sono stati semplicemente messi da parte e, in quanto tali, sono da considerarsi come una bomba a orologeria che aspetta solo una circostanza favorevole per poter esplodere.
Il programma di Quantitative Easing che è stato implementato alcuni anni fa mostra chiaramente che l’Europa si sta privando di uno degli strumenti economici più importanti, ovvero i soldi, perché il denaro stampato a piacimento non può essere correttamente chiamato denaro.
Se a tutto questo aggiungiamo il crollo demografico e l’insorgenza tra gli Stati membri di fazioni in guerra fra loro – che approssimativamente ricadono in due gruppi, quelli che vogliono e quelli che rifiutano di accettare immigrati dal Terzo Mondo – otteniamo il selfie più rappresentativo dell’Europa dei nostri giorni ….. e questo ritratto sembra piuttosto cupo.
Non sappiamo ancora dove e quali delle molte placche tettoniche – politiche, economiche, demografiche – si scontreranno più ferocemente, ma sappiamo senz’altro che il conseguente terremoto rischierà di spazzare via i Governi e di distruggere interamente l’attuale equilibrio di poteri.
Né la Russia, né la Cina, né gli Stati Uniti sono o resteranno inattivi. Approfitteranno di ogni opportunità che un’Europa indebolita offrirà loro su un piatto d’argento per ampliare la loro influenza, nel caso di Washington e Mosca, o per rafforzare il loro punto d’appoggio nel caso di Pechino.
Le élite sono pienamente consapevoli dei violenti cambiamenti che si stanno avvicinando e tuttavia non sono in grado di evitarli. Lo stesso accadde nei decenni precedenti la Rivoluzione di Febbraio e poi di Ottobre in Russia, ma anche nei decenni precedenti la Rivoluzione Francese.
La storia sembra seguire il suo corso senza prestare attenzione ai desideri o ai tentativi dei potenti attori che utilizza nel suo gioco.
Ricordate l’assassinio dell’Arciduca Ferdinando un mese prima dello scoppio della Grande Guerra? La stessa cosa possiamo prevedere per i nostri giorni. Dove sarà sparato il primo colpo? Sarà per una disputa sul denaro? Oppure per un’altra crisi come quella in Grecia? O per il tiro alla fune sulle quote d’immigrati? O infine uno scontro etnico tra “nuovi” e “vecchi” europei?
I problemi interni dell’Unione Europea stanno crescendo rapidamente e i suoi politici di alto rango non hanno alcuna idea su come risolvere la crisi del debito in corso.
Sono piuttosto radicati nella negazione della realtà demografica, che è desolante: entro 80 anni la popolazione mondiale globale crescerà da 7,5 a 11 miliardi ma il numero delle persone più produttive diminuirà di un incredibile 60%.
Tutto questo avrà un drammatico impatto sull’economia in Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente. L’argomento, tuttavia, è un campo minato che scienziati, politici e giornalisti non osano calpestare.
Redazione di Gefira
Link Originale: https://gefira.org/en/2019/02/21/the-dissolution-of-the-european-society/
Scelto e tradotto da Franco