Redazione: Avevamo già lanciato un allarme, commentando in coda quest’articolo: https://www.mittdolcino.com/2020/07/18/lalleanza-militare-sino-iraniana-minaccia-la-sicurezza-del-medio-oriente/#more-27036
Ci piacerebbe essere ottimisti ma i segnali che arrivano dal Medio Oriente sono proprio brutti.
Si aggiungono a quelli, analoghi, provenienti dalla Libia.
Qualcuno si fermerà per tempo?
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Davide Racca per Ofcs Report — Link: https://ofcs.report/internazionale/medio-oriente-duro-attacco-di-israele-contro-basi-filo-iraniane-in-siria/#gsc.tab=0
Nella serata di ieri le Forze Armate israeliane hanno sferrato un duro attacco contro alcune basi delle milizie filo-iraniane nelle vicinanze di Damasco, in Siria.
L’offensiva è stata condotta con la copertura aerea degli F16 “Knights of the Orange Tail”, attraverso missili teleguidati ed elicotteri da combattimento Apache, che hanno colpito le basi Quds a Mazzeh, Daraya, al Kishwa e al Qunitra — quest’ultima a ridosso del confine nordest d’Israele, sulle alture del Golan.
La decisione di colpire le milizie iraniane è scaturita a seguito delle dettagliate informazioni (ottenute dai Servizi di Sicurezza dello Stato ebraico) relative a una spedizione di armi arrivata per via aerea daTeheran nella tarda mattinata di ieri, presso l’aereoporto di Damasco.
Il raid israeliano ha scatenato la reazione della contraerea di Damasco che ha lanciato numerosi missili terra-aria dalle piattaforme mobili Pantsir S1E e S2, pur senza colpire i bersagli.
Le batterie mobili siriane S-200 Sam di fabbricazione russa, schierate a difesa delle basi più periferiche, hanno a loro volta reagito al raid.
Ma hanno mancato gli obiettivi, centrando invece la zona rurale di Kufr Asad oltre il confine nord della Giordania.
Gli obiettivi selezionati dagli israeliani hanno riportato seri danni.
Risultano feriti anche quattro esperti di targeting/navigazione dei Pasdaran, tra i quali il generale Ali Haj Hussein.
Incolume, invece, il comandante Sardar Ali Hajazadeh, presente durante l’attacco.
Gli specialisti dei Quds rimasti sul terreno sembrerebbero fossero stati addestrati in numerosi stage tenuti in Cina.
Quel Paese è fornitore degli elementi essenziali per l’assemblaggio dei “vettori a lungo raggio”, in aperta violazione dell’embargo internazionale relativo al processo di riarmo dell’Iran
La spedizione fa parte delle forniture di armi destinate a colpire obbiettivi in territorio israeliano.
Sono inviate a cadenza settimanale in Siria, a cura dalla milizia filo-sciita irachena Ḥashd ash-Sha’bi.
Alcune di queste spedizioni vengono effettuate per via aerea, altre utilizzano mezzi refrigerati per alimenti, attraverso itinerari secondari che, partendo dalla zona irakena del lago di Tharthar, giungono nei siti fortificati presso Damasco.
L’operazione dell’Idf, sostenuta dalla copertura aerea e dal rilevamento satellitare, non sarà l’ultima.
Gli sforzi di Teheran per rafforzare la presenza delle milizie sciite, nelle immediate vicinanze del confine con Israele, sono sintomatiche della volontà iraniana di continuare a colpire gli agglomerati urbani ebraici e le infrastrutture dell’approvvigionamento idrico dei centri abitati.
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Debka File – Link: https://www.debka.com/mivzak/report-seven-killed-in-air-raid-near-damascus/
I media siriani riferiscono che le difese aeree hanno risposto a un attacco israeliano su Damasco, nell’ambito del quale sono rimasti uccisi 5 –7 soldati siriani.
“Le nostre difese aeree hanno risposto ai missili lanciati dal nemico israeliano dalla zona di Majdal Shams, nel Golan siriano occupato”, ha scritto un quotidiano.
Fonti dell’opposizione siriana affermano che l’attacco sia stato effettuato con la copertura di aerei israeliani.
Altre fonti indicano che l’obiettivo sia un importante deposito di munizioni dell’IRGC, al confine meridionale della capitale.
Dicono che siano stati uccisi combattenti della milizia filo-iraniana.
Il deposito si trova a Jabal al-Mane, vicino alla città di Kiswa (a sud della capitale), trincea delle Guardie Rivoluzionarie iraniane.
Quest’avamposto iraniano è stato attaccato più di una volta.
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Assieme a cinque militanti iraniani e filo-iraniani, negli attacchi aerei è stato ucciso un terrorista di Hezbollah
Tzvi Joffre per Jerusalem Post (sintesi) – Link: https://www.jpost.com/breaking-news/syria-reports-activation-of-its-air-defense-systems-report-635720
Il movimento terroristico libanese Hezbollah ha annunciato che Ali Kamel Mohsen Jawad, un membro degli Hezbollah, è stato ucciso negli attacchi aerei israeliani a Damasco.
Secondo notizie d’agenzia, Israele è preoccupata per una possibile risposta da parte degli Hezbollah.
Secondo il SOHR, cinque militanti filo-iraniani sono stati uccisi e altri quattro sono stati feriti nel corso degli attacchi.
Le identità sono ancora sconosciute, ma è certo che non siano di nazionalità siriana.
Una fonte militare ha comunicato lunedì sera all’agenzia SANA che sette soldati siriani sono rimasti feriti.
Fanno parte dell’Aeronautica Militare Siriana e due di loro sono in gravi condizioni.
Sempre secondo il SOHR, le difese aeree siriane hanno risposto ai missili israeliani anche ad As-Suwayda, Izraa e Quneitra nel sud della Siria.
Secondo Al-Arabiya, hanno partecipato anche degli elicotteri israeliani, che hanno preso di mira i sistemi di difesa aerea.
Alcuni disertori siriani hanno detto che gli attacchi hanno colpito un importante deposito di munizioni gestito dagli iraniani a Jabal al Mane, vicino alla città di Kiswa, dove le Guardie Rivoluzionarie Iraniane da lungo tempo si sono trincerate.
Altri attacchi hanno colpito le città di Muqaylabiya e Zakiya vicino a Kiswa, dove sono dispiegate le milizie libanesi pro-iraniane di Hezbollah, assieme ad altre milizie pro-Teheran.
Poco dopo l’attacco di lunedì sera, Israele ha chiuso lo spazio aereo sopra le alture del Golan, ad est del fiume Giordano, fino alla fine di luglio.
Gli attacchi sono arrivati dopo una seppur relativa tregua.
Negli ultimi mesi, Israele era stata accusata di aver effettuato decine di attacchi quasi a cadenza settimanale.
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Parti in inglese tradotte da Franco
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