Giuseppe Sandro Mela per Senza Nubi
Avevamo già notato questo fenomeno.
Monte dei Pegni. Lunghe code di indigenti che impegnano per qualche euro.
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«Con la pandemia da Coronavirus cresce la ricerca di canali alternativi per trovare liquidità, con aumenti delle richieste che sfiorano il 40% nei primi sei mesi del 2020»
«C’è sicuramente una netta accelerazione dei volumi se andiamo a fare un confronto con lo scorso anno»
«Sul fronte dei volumi, al 30 giugno, la crescita è aumentata del 39% sull’anno precedente, con oltre 10,6 milioni erogati nel periodo e un totale di pegni che ammonta a 13,3 milioni»
«Il mercato, nel 2019, valeva fra i 900 milioni e il miliardo di euro e solamente il 5% degli articoli finisce poi all’asta, mentre il 95% (ma oltre il 99% per la società del gruppo Banca Sistema) viene riscattato»
«Nel solo mese di maggio, tuttavia, è cresciuto del 18% il numero di operazioni registrate dal gruppo rispetto a febbraio»
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Le parole sono facili da dirsi e da dimenticarsene.
Ma sono immediate le conseguenze, nel bene e nel male, dei macro-dati economici.
Che la gente normale debba rivolgersi al “Monte dei Pegni” per tirare avanti, anche per cifre piccole, è un segno tangibile di quanto la popolazione italiana stia soffrendo.
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Sempre più italiani si rivolgono al “Credito su Pegno” e ai “Compro Oro”.
Con la pandemia da Coronavirus cresce la ricerca di canali alternativi per trovare liquidità, con un aumento delle richieste che ha sfiorato il 40% nei primi sei mesi del 2020.
Complice la crisi legata alla pandemia da Coronavirus, sono molti gli italiani che stanno cercando forme di credito alternative ai classici prestiti bancari o alla “cessione del quinto”.
Negli ultimi mesi, a partire dal lockdown, è cresciuto nettamente il numero di persone che si rivolge al “Credito su Pegno” o che cerca di ottenere liquidità vendendo i propri oggetti preziosi ai “Compro Oro”.
“Banca Sistema”, tramite la propria controllata “Pronto Pegno”, è fra i principali operatori italiani del settore e, recentemente, ha perfezionato anche l’acquisizione delle “attività di pegno” di Intesa Sanpaolo.
“C’è sicuramente una netta accelerazione dei volumise andiamo a fare un confronto con lo scorso anno”, spiega all’AGI il Direttore di Pronto Pegno, Giuseppe Gentile, partendo dai dati semestrali del gruppo.
I dati dei primi sei mesi
“Sul fronte dei volumi, al 30 giugno, la crescita è aumentata del 39% sull’anno precedente, con oltre 10,6 milioni erogati nel periodo e un totale di pegni che ammonta a 13,3 milioni”, dice Gentile, che osserva come a crescere siano sia “i pegni emessi che quelli rinnovati”.
“Se a marzo e ad aprile, con il lockdown, vedevamo solo un forte impulso sui nuovi pegni, a maggio e giugno abbiamo visto un’accelerazione anche dei rinnovi e dei riscatti”, racconta il Direttore di Pronto Pegno.
Il mercato, nel 2019, valeva fra i 900 milioni e il miliardo di euro e solamente il 5% degli articoli finiva all’asta, mentre il 95% (oltre il 99% per la società del gruppo Banca Sistema) veniva riscattato.
“Dobbiamo vedere cosa succederà a ottobre”, continua Gentile.
Se gli effetti negativi (della pandemia) sull’economia dovessero prolungarsi, potremmo assistere a un’ulteriore crescita, dopo un luglio (che storicamente è un buon mese per questo tipo di attività) a +15%.
“Affide”, fra i principali operatori italiani ed europei, non fornisce numeri aggiornati: nel solo mese di maggio, tuttavia, è cresciuto del 18% il numero di operazioni registrate dal gruppo rispetto a febbraio.
I Compro Oro
Un netto aumento delle attività, secondo il Presidente di “Antico” (Associazione Nazionale Tutela Comparto dell’Oro), Nunzio Ragno, si registra anche presso i ‘Compro Oro’.
“Tengo a precisare che è un’attività molto diversa dal credito su pegno” — premette – “In ogni caso c’è un aumento delle richieste rispetto al periodo pre-Covid del 30-40%, con un’impennata dovuta a una fase di ristrettezze economico finanziarie”.
A spingere verso i “Compro Oro” anche le quotazioni ai massimi storici del metallo prezioso.
“Anche persone che non hanno bisogno di venderlo, ma che sono consapevoli di avere degli oggetti in disuso, lo propongono ai negozi o anche ai gioiellieri, magari sotto forma di permuta”, conclude Ragno.
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Link Originale: https://senzanubi.wordpress.com/2020/08/13/italia-che-cresce-monte-pegni-39-compro-oro-40/
Scelto e pubblicato da Franco
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