Giuseppe Sandro Mela per Senza Nubi
«Il procuratore di Perugia Raffaele Cantone ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex membro del Csm Palamara e altre 3 persone»
«Stesso provvedimento per l’imprenditore Fabrizio Centofanti, per l’amica del Magistrato Adele Attisani e per Giancarlo Manfredonia, titolare di un’Agenzia di Viaggi»
«La richiesta di rinvio a giudizio è stata formalizzata dal neo Procuratore di Perugia Raffaele Cantone e dai Sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano»
«L’inchiesta è quella che ha scosso il Csm (e portato alle dimissioni diversi Consiglieri), relativa alle intercettazioni di colloqui con esponenti politici, in cui si discutevano le nomine al vertice delle Procure, a cominciare da quella di Roma»
«E’ un momento difficilissimo per tutta la Magistratura e doloroso per non pochi colleghi»
«Il mio pensiero ricorrente va ad una affermazione di Palamara, che ammise pubblicamente che i Magistrati non iscritti a Correnti venivano penalizzati a prescindere dalle loro capacità»
«A fronte di tale constatazione, purtroppo, non ho percepito una reazione adeguata»
«A Perugia Palamara è finito sotto indagine per i suoi rapporti con Centofanti, cui — secondo l’accusa — avrebbe messo a disposizione le sue funzioni di Magistrato in cambio di viaggi e regali».
«L’imprenditore avrebbe anche pagato lavori nell’abitazione della Attisani, che deve rispondere di essere stata istigatrice delle presunte condotte illecite».
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Il 7 marzo 2017 i Magistrati presenti in Italia erano 9.048. Ci si saremmo aspettati 9.048 “rinvii a giudizio”.
Che Palamara abbia agito solo soletto, senza che gli altri ne sapessero nulla, assomiglia alla favola di Biancaneve: la raccontino ad altri.
Per non menzionare infine i politici coinvolti, corrotti e corruttori.
L’omertà della Magistratura è ben più potente dell’immunità parlamentare.
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Caso Palamara, la procura di Perugia ha chiesto il rinvio a giudizio
Il Procuratore di Perugia Raffaele Cantone ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex membro del Csm Palamara e altre 3 persone.
Stesso provvedimento per l’imprenditore Fabrizio Centofanti, l’amica del Magistrato Adele Attisani e Giancarlo Manfredonia, titolare di un’Agenzia di Viaggi.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata formalizzata dal neo Procuratore di Perugia Raffaele Cantone e dai sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano.
L’inchiesta è quella che ha scosso il Csm, portando alle dimissioni di diversi Consiglieri, per le intercettazioni di colloqui in cui con esponenti politici discutevano delle nomine al vertice delle Procure, a cominciare da quella di Roma.
Intercettazioni telefoniche e telematiche (con il trojan) in merito alle quali il Gip di Perugia, in un’apposita udienza, si è riservato di decidere quale far trascrivere.
Decisione che sarà comunicata il 21 settembre quando si tornerà in aula per la nomina del perito per le trascrizioni.
A Perugia Palamara è finito sotto inchiesta per i suoi rapporti con Centofanti, cui — secondo l’accusa — avrebbe messo a disposizione le sue funzioni di Magistrato in cambio di viaggi e regali.
L’imprenditore avrebbe anche pagato lavori nell’abitazione della Attisani, che deve rispondere di essere stata l’istigatrice delle presunte condotte illecite e beneficiaria in parte delle utilità.
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Caso Palamara, Giovannini: “Disse che le toghe senza corrente sono penalizzate”
“E’ un momento difficilissimo per tutta la magistratura e doloroso per non pochi colleghi. Il mio pensiero ricorrente va però ad una affermazione di Palamara che tempo fa ammise pubblicamente che i Magistrati non iscritti a correnti venivano penalizzati a prescindere dalle loro capacità. A fronte di tale constatazione purtroppo non ho percepito una reazione adeguata”.
Lo dice in una dichiarazione Valter Giovannini, Sostituto Procuratore generale di Bologna, dopo la presa di posizione del Giudice Andrea Reale, uno dei creatori di un blog dei Magistrati che non si ritengono appartenenti alle correnti.
Intervistato da Il Riformista, Reale (Gip a Ragusa), ha fatto riferimento alle chat con messaggi, insistenti, da parte di colleghi della corrente Unicost, all’ex Consigliere Csm Luca Palamara, sul tema delle nomine degli Uffici Giudiziari.
Comportamenti che, per Reale, integrerebbero illeciti deontologici.
“C’e’ anche da chiedersi poi” — prosegue Giovannini, anche lui non iscritto a correnti — “se per penalizzazione si intendesse solo l’emarginazione dalle nomine di vertice, oppure anche altro. Solo il dottor Palamara, se lo riterrà, potrà dissipare il dubbio”.
Giovannini, tra l’altro, ha chiesto alla Procura di Perugia di poter visionare eventuali conversazioni che lo riguardano, presenti negli atti dell’inchiesta umbra su Palamara, alla luce del fatto che l’ex Consigliere Csm scrisse la motivazione della Sentenza Disciplinare che inflisse al Magistrato bolognese la sanzione della Censura.
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Link Originale: https://senzanubi.wordpress.com/2020/08/25/palamara-rinviato-a-giudizio-solo-soletto-sembrerebbe-che-nessuno-ne-avesse-saputo-alcunche/
Scelto e pubblicato da Franco
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