Tom Luongo per Gold Goats ‘N Guns
Negli Stati Uniti è in pieno svolgimento la “Rivoluzione Nera”.
Nei prossimi sessanta giorni daremo vita al più grande spettacolo politico sulla Terra, mentre i Democratici e chi li gestisce (The Davos Crowd) inseguono la più grande menzogna dai tempi del Cambiamento Climatico.
Gli eventi del 2020 stanno confluendo verso un unico scenario: elezione contestata e successivo tentativo di “colpo di stato”, conseguenza dei risultati elettorali del 3 novembre.
Ovviamente, una “False Flag” è lo strumento migliore per produrre risultati elettorali [piccole differenze] tali da sostenere questa linea d’azione.
Non sono l’unico a pensarla così. Joaquin Flores, writing for Fort Russ, lo ha scritto la settimana scorsa.
Con i sondaggi che si spostano sempre più verso Donald Trump — i Democratici se ne vanno in giro a raccontare favole e Joe Biden è uscito dalla sua cantina giusto il tempo per far vedere quanto sia mentalmente caduto in basso — sono quasi convinto che questo scenario sia più che possibile.
Le Rivoluzioni Colorate si sviluppano attraverso passaggi del tutto prevedibili:
— Il primo passo è la distruzione dell’economia locale. Questo comporta che la Federal Reserve e il Tesoro degli Stati Uniti ritirino i dollari che avevano reso disponibili, attuando una politica monetaria rigorosa (e sanzioni) per creare disoccupazione di massa.
— Il secondo passo è incoraggiare la violenza dei giovani, colpiti in modo sproporzionato dalla distruzione dell’economia. Le ONG hanno gettato le basi ideologiche per la rivoluzione usando il pretesto migliore, che negli Stati Uniti consiste nel fomentare il razzismo e l’odio verso i “ricchi”.
Scegliete un colore sotto il quale unirli (in questo caso il nero) e date la colpa al Leader (che volete abbattere) per tutte le brutte cose che accadono.
Di solito sono opera di agenti provocatori, attraverso attacchi mirati amplificati dai media.
Se il Leader è stupido si comporta come un qualsiasi paranoico “dittatore da salotto”, reprimendo la violenza in modo tale che i media lo marchino come “dittatore”.
A quel punto, portare una folla di rivoltosi nella Capitale (con tutto il potenziale di violenza necessario a far esplodere un “colpo di stato”) diventa un gioco da ragazzi.
Tuttavia, il gioco funziona solo se gli oligarchi che gestiscono il sistema politico del paese “preso di mira” sono d’accordo.
Negli Stati Uniti, ad esempio, lo sono. E’ facile dedurlo osservando la posizione di tutte le maggiori Corporation.
In queste elezioni, guardando il modo in cui si sono posizionati, è chiaro che i Democratici stanno preparando il campo per il “giorno dopo le elezioni.”
Hanno usato l’isolamento per creare un esercito di ribelli pronti a tutto e con poche speranze per il futuro.
I media hanno alimentato all’infinito la paura del Covid-19 per spingere il maggior numero possibile di elettori a votare per posta (o a creare l’illusione che sarà questo ciò che accadrà), per ritardare la certificazione delle elezioni.
Ma, a suo onore, il Presidente Trump non ha agito come tutti supponevano.
Sta governando questo caos secondo la volontà della maggioranza degli americani: come un Federalista.
Avrebbe l’autorità per poterlo fare, ma non ha inviato truppe federali nelle città in rivolta, mettendo a nudo quanto le Autorità Locali stiano alimentando la violenza.
Non ha ordinato serrate o restrizioni draconiane come conseguenza del Covid-19, ma ha offerto il suo aiuto aspettando che i dati convalidassero le sue opinioni.
Oggi, anche il CDC [Center for Disease Control and Prevention] sta facendo marcia indietro sulla pericolosità del virus e i suoi avversari di New York sembrano delle bugiarde “nonne assassine”, completamente fuori dal mondo.
Alla fine la stanchezza si fa sentire. Le persone si adattano alle nuove circostanze e le parti peggiori delle loro paure si attenuano.
Si rendono conto che i costi sono enormi e che è ora di andare avanti con la nostra vita.
Questo è ciò che sta emergendo dai sondaggi. Mettono Trump al “posto di guida” per le elezioni del 3 novembre.
A partire da oggi, le elezioni sembrano essere nelle sue mani.
Eppure, i Democratici insistono sul fatto che le Elezioni non si risolveranno il giorno delle elezioni.
Stanno preparando la storia che Trump sarà il vincitore la notte delle elezioni, ma che il torrente di schede elettorali “via posta” cambierà l’esito nei giorni successivi.
Questa narrazione, però, è in contraddizione con decenni di statistiche elettorali secondo le quali l’esito delle elezioni diventa palese quando è stato conteggiato il 25% dei voti. Da quel momento è possibile calcolare il dato finale.
Un rapporto di Axios delinea ciò che possiamo aspettarci [A report from Axios outlines what we can expect].
Un’importante Società d’Analisi legata ai Democratici ha detto ad Axios su HBO [TV] che è molto probabile che il Presidente Trump sia il vincitore, anche a valanga, la notte delle elezioni.
Ma quando tutti i voti saranno conteggiati perderà, perché:
“”… voteranno per posta molti più Democratici che Repubblicani per timore del Coronavirus. Ci vorranno giorni, se non settimane, per il risultato finale.
Questo significa che Trump potrebbe ottenere un grande “Collegio Elettorale” la notte delle elezioni. Grazie ai Repubblicani, che votano quasi tutti di persona.
Potrebbe ottenere un vantaggio anche di 408 a 130 voti elettorali, ma conteggiando solo il 15% dei voti per posta (VBM).
Ed è questo ciò che mi preoccupa di più.
Perché, se Trump vincesse nettamente, cosa potrebbero mai fare i Democratici per spostare la dinamica a favore di Biden, ottenendo risultati sufficientemente simili da poter rubare le elezioni?””.
E’ semplice. Usare una violenza ancora maggiore.
Mancano due settimane all’inizio dell’assedio alla Casa Bianca. Comincerà il 17 settembre.
Organizzato da Adbusters [Adbusters], che è una copertura del partner di George Soros, David Brock, [David Brock and Media Matters For America], l’assedio alla Casa Bianca è pianificata per durare 50 giorni consecutivi in piazza Lafayette, Washington D.C., apparentemente per protestare contro il Presidente Trump che “ruba le elezioni”.
Un’orgia di violenza in stile “piazza Maidan” per creare un evento “False Flag” che possa riflettersi negativamente su Trump.
Pensate ai cecchini sui tetti che sparano sia ai manifestanti che ai poliziotti, com’è successo a Kiev nel 2014.
Washington non è uno Stato. Non è governata dalle stesse regole degli Stati, dove ci sono i Governatori.
Trump dovrebbe prendere il controllo di Washington D.C. per ridurre al minimo le possibilità di violenza.
Il Sindaco di Washington Muriel Bowser [Muriel Bowser], dopo le violenze in occasione della “Convenzione Nazionale Repubblicana”, sta esortando i Procuratori degli Stati Uniti d’America a incriminare tutte le persone che la Polizia arresta.
E’ il suo tentativo per impedire a Trump di fare quello che ho appena detto.
Perché, con le città saccheggiate e bruciate, con i Politici Democratici che perdono autorità, i Sindaci non hanno più le “gambe politiche” per stare in piedi.
Il Governatore di New York, Andrew Cuomo, ha detto in conferenza stampa che Trump farebbe meglio a portarsi un esercito se avesse intenzione di metter piede nel suo Stato.
Siamo alla sedizione, accusa estensibile alla maggior parte dei Sindaci Democratici, conseguenza delle dichiarazioni rilasciate negli ultimi sei mesi.
Nel frattempo, Cuomo è indagato dal “Dipartimento di Giustizia” per la sua gestione della pandemia.
Questo linguaggio e quello della Speaker Nancy Pelosi — che chiama i repubblicani “nemici interni dello Stato” — sono un qualcosa da cui non si torna indietro.
I Democratici e il Deep State sono tutti d’accordo nel rimuovere Trump dal suo incarico. Con tutti i mezzi, anche i più illeciti e brutali.
Non credo che dopo Kenosha il peggio sia passato. Penso che il peggio sia ancora davanti a noi.
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Link Originale: https://tomluongo.me/2020/09/05/false-flag-biden-chance-election/
Scelto e tradotto da Franco
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