Cercherò di essere fattuale e coinciso, anche per gli amici americani che ci seguono. Vediamo oggi il segretario leghista, Matteo Salvini, fare una intervista al Wall Street Journal dove le vediamo prostrarsi con Trump, ora che emerge che il vero vincente nell’elezione presidenziale USA sarà proprio The Donald. Chiaro, fino a ieri il suddetto leghista forse ascoltava il suo sodale, quasi cognato acquisito, Matteo Renzi; il quale da mesi magari lo tranquillizzava dicendogli che il presidente USA sarebbe caduto, tra COVID e crisi economica da -30% di PIL in un trimestre. Ed invece no, Trump – come sosteniamo da tempo, sovvertendo la conventional wisdom – verrà rieletto. Dunque, ecco esplodere le scaramucce tra Firenze e via Bellerio. Positivo direte voi. Io dico invece che Salvini, da dietrofrontista seriale quale è nelle sue promesse non mantenute, è disposto a fare di tutto, ma proprio di tutto, pur di rimanere in sella.
Geraci said: “US should worry about its own debts to China than warn Italy falling into a Debt Trap”- SCMP
Dunque, magari sponsorizzato dalle filiali italiane e francesi di The Atlantic, ecco il baldo padano arrivare all’intervista con il Wall Street Journal, proponendosi con quello che gli viene meglio: fare promesse. L’altra cosa che gli viene benissimo, al Salvini, direi perfettamente, è non mantenere le promesse fatte, senza alcun patema di fare figure barbine, in modo direi quasi comico. Una “macchina da voti” dicono i suoi tifosi, che magari lavorano anche per lui. Io invece dico, encore, che una persona così inaffidabile solo in Italia può essere ancora a galla, all’estero sarebbe già politicamente estinta.
…Ma gli interessi degli USA… (dove Salvini è andato a chiedere aiuto)
Vogliamo ad esempio parlare della Via della Seta? L’accordo con la Cina firmato dall’Italia, unico paese del G7, è stato costruito dal sottosegretario LEGHISTA Geraci. Il quale ha ribadito ripetutamente e senza tema di smentita di essere in quota Lega. Bene, tale Geraci di stanza anche a Pechino, dopo il danno fatto ai rapporti Italia-USA voi direte, è stato allontanato dal partito di Salvini… Magari in preparazione del viaggio di Salvini negli USA dove il segretario leghista si dice pronto a cancellare la Via della Seta….
Assolutamente no, Geraci resta sempre in Lega. Appunto.
Ed anzi Geraci è lo stesso che dopo l’accordo firmato dall’Italia con Pechino, evidentemente infastidito dalle rimostranze USA per il deal geostrategico, addirittura affermò bellamente che gli USA era meglio si preoccupassero del loro loro debito, non di quello che faceva l’Italia con la Cina…
Vi basta? Andiamo avanti…
La Cina, post boicottaggio di Trump del colosso delle TLC cinese Huawei, dovette chiudere una importante sede commerciale e di ricerca dagli USA. Sapete dove è stata a breve giro aperta aperta una delle più grandi sede di ricerca Huawei all’estero, in barba ai proclami USA? Nella Milano Leghista, tra via Lorenteggio e Segrate (non scherzo).
Non è abbastanza?
Salvini filo€ e filo Germania, nei fatti
Andiamo all’ITALEXIT. Beh, qui è facile. Salvini promise – e prese indebitamente il nostro voto, in forza di tale promessa – di uscire l’Italia dall’euro. Poi una volta eletto, saluti…… facile derivare che anche in tale caso si è rinnegato clamorosamente.
Andiamo alla TAV: la Lega era a parole “NO TAV”; sempre per prendere voti viene da dire. Il risultato finale fu invece che la Lega Salviniana votò la TAV assieme a Forza Italia, Renzi e PD facendo un favore enorme ai francesi! E vi dirò di più, Salvini era per firmarla subito, senza aspettare il contraddittorio pentastellato. Ossia disposto ad andare avanti con la Francia anche senza ottenere lo sconto di qualche miliardo di Euro per l’Italia ottenuto dall’EU grazie alle rimostranze grilline, Salvini era invece per accettare tutto subito…
Potrei andare avanti un bel po’ con gli esempi, addirittura citando la promessa di trasferimento dei ministeri via da Roma nei capoluoghi di provincia, promessa anche questa bellamente passata in cavalleria. Ed altre amenità simili, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Ora, secondo voi, un Salvini siffatto che va negli USA e dice: “Se andrò al governo cancellerò la Via della Seta! E azzererò anche i rapporti con l’Iran!” è credibile? O passa per Cetto Laqualunque? E senza ricordare per altro che è stato proprio il Governo Conte a bloccare l’uso di tecnologia 5G Huawei da parte della TIM (LINK), mentre 9 regioni di centrodestra sembra abbiano aperto all’uso della tecnologia cinese.
E qui viene fuori l’improvvisazione del caro leader padano che, al contrario della famiglia di Kim in Corea del Nord, non ha studiato in Svizzera preparandosi a dovere per i ruoli di Statista futuri. No, ci mancherebbe, il Salvini non ha nemmeno terminato gli studi universitari. E senza contare che, restando alla Corea del Nord, è stato anche l’unico leader di partito italiano a viaggiare in Nord Korea addirittura evidenziando quanto tale Paese fosse ordinato e pulito, facendo anche i complimenti al paese di quel “Kim nucleare” che voleva sparare missili atomici contro gli USA.
Senza per altro dimenticare come Salvini fosse il capolista, ai tempi, addirittura della corrente dei comunisti padani in lega: si sa, per “allisciare” il pelo a Bossi ossia per far carriera ai tempi (Bossi era di provenienza PCI), si fa questo ed altro.
No, non è uno scherzo, è tutto fattuale quanto vi ho riportato sopra, ci sono anche le fonti.
Si dice per altro che all’intervista con il WSJ il leader sia arrivato grazie ai buoni uffici, ripeto il “si dice”, delle delegazioni italiane (di stanza a Firenze?) di The Atlantic, un media USA certamente legato agli apparati statunitensi ma non quelli militari, anzi (…); ossia non precisamente pro-Trump. Basti pensare che questo fine settimana è arrivato ad affermare, the Atlantic, che la seconda candidatura al Nobel per la Pace a Trump – notizia quasi TOTALMENTE NASCOSTA dai media italici – era un buon motivo per cancellare il premio Nobel per la Pace in quanto di fatto abusato (The Atlantic invece incensò la stessa candidatura per Barack Obama, ndr).
In tutto questo enorme gioco di specchi mi domando solo cosa penseranno i militari di Trump leggendo l’intervista in inglese del Salvini. Ad esempio il gen. M. Flynn, che circa un mese fa pronunciò un discorso “da militare” da far mettere sull’attenti anche lo scrivente che lo seguiva da tanto lontano, un richiamo ai valori universali della democrazia e del rispetto per il proprio Paese sovrano.
In realtà il governo ha già operato affinchè TIM non usasse Huawei, salvo forse far arrabbiare Geraci…
Spero solo che i patrioti USA prendano con ironia l’intervista del segretario leghista, ci manca ancora che pensino che tale soggetto rappresenti il modo di essere, l’essenza più che la credenza politica, degli italiani in genere.
Da mò lo diciamo, noi da sempre sovranisti a favore dell’uscita dalla moneta unica e del nesso atlantico: la Lega può essere utilissima alla vera causa sovranista, ossia coi valori trumpiani, ci mancherebbe fosse diversamente visto che la base leghista è sana. Ma bisogna cambiare la testa. Noi vedremmo benissimo ad esempio Giulio Tremonti a capo del partito, in veste veramente e finalmente di soggetto filo-Atlantico.
MD
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