Giuseppe Sandro Mela per Senza Nubi (sintesi)
«Supreme Court Justice Ruth Bader Ginsburg died on Friday due to complications of metastatic pancreas cancer, the court announced. She was 87»
«Ginsburg was appointed in 1993 by President Bill Clinton and in recent years served as the most senior member of the court’s liberal wing, consistently delivering progressive votes on the most divisive social issues of the day, including abortion rights, same-sex marriage, voting rights, immigration, health care and affirmative action»
«A dirla tutta, nel 2015 Barack Obama l’aveva invitata con discrezione a dimettersi per via dell’età avanzata, sperando di farle lasciare il posto a un collega più giovane e di provata fede democratica»
«Ma all’epoca lei aveva fatto finta di non capire e d’altronde l’aveva ripetuto fino all’ultimo: “Il lavoro mi dà la forza di vivere”»
«Sul letto di morte, a Washington, circondata dai suoi familiari, ha però espresso un ultimo desiderio: “La mia ultima e fervente volontà è di non essere rimpiazzata fino a quando non ci sarà un nuovo presidente alla Casa Bianca”»
«Da domani, c’è da giurarci, per la sua poltrona sarà guerra aperta»
«Anche perché quando nel febbraio 2016 morì improvvisamente il Giudice conservatore Antonin Scalia e Barack Obama nominò il giudice Merrick Garland, la maggioranza repubblicana al Senato, guidata dal Senatore del Kentucky Mitch McConnell rifiutò di considerare la candidatura e approvarla sostenendo che Obama era alla fine della sua presidenza (sarebbe scaduta quasi un anno dopo, il 20 gennaio 2017)»
«Solo qualche giorno fa Trump ha annunciato di aver redatto una lista con circa 20 nomi di papabili Giudici Costituzionali. Fra questi gli ultraconservatori senatori Ted Cruz, del Texas e Tom Cotton, dell’Arizona. Alle elezioni manca pochissimo»
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Una cosa è la volontà, l’altra la cocciutaggine.
Sua Giustizia Ruth Bader Ginsburg aveva rifiutato l’offerta di Mr Obama di ritirarsi, per essere sostituita da un altro giudice liberal, ma molto più giovane.
Come tutte le persone alteramente superbe, non ne aveva voluto sapere: supponeva di essere immortale.
Il Presidente Trump ha adesso quaranta giorni a disposizione per cercare di nominare un nuovo giudice nella Corte Suprema, prima che si tengano le elezioni.
Se riuscisse in questa operazione, nel suo quadriennio avrebbe nominato ben tre giudici della Corte Suprema, portando a sei contro tre la componente repubblicana contro quella liberal democratica.
Se poi nominasse un quarantenne, i giudici supremi sono nominati a vita, la Suprema Corte avrebbe una solida maggioranza repubblicana per almeno trenta anni consecutivi. Sarebbe il coup de grâce ai liberal democratici e l’occidente sarebbe completamente mutato.
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La preoccupazione di Repubblica è il nostro conforto – Franco di MD
Aveva 87 anni, nominata da Clinton nel ’93. Femminista, abortista, pro matrimoni gay, era la figura più a sinistra della massima istituzione giudiziaria. E ora, sulla sua successione, si gioca una partita vitale.
La paladina delle donne se n’è andata. La Giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg, 87 anni, non ha resistito oltre.
Il cancro al pancreas di cui soffriva da tempo e l’aveva già fatta finire cinque volte in ospedale, l’ha uccisa ieri sera, lasciando sgomenta l’America democratica che ormai la considerava praticamente immortale.
RGB — l’acronimo con cui tutti qui la chiamavano, reso celebre da una biografia con quel titolo e un documentario premiato dall’Oscar — è invece morta a poche settimane dal voto.
E ora Donald Trump, c’è da giurarci, farà di tutto per eleggere un ennesimo conservatore prima del 3 novembre, ben cosciente del peso elettorale di una scelta che potrebbe spostare definitivamente a destra quella Corte Suprema attualmente formata da 5 Giudici Repubblicani su nove: un sesto, per intenderci, potrebbe influenzare le scelte legislative e sociali di questo paese per le prossime generazioni.
Veterana liberal della Corte Suprema, nominata da Bill Clinton nel 1993, Bader Ginsburg era considerata un’icona femminista: ed era così popolare da avere il suo volto stampato su borse e t-shirt, mentre i suoi celebri colletti ricamati, indossati sulla toga nera, facevano ormai anche quelli tendenza.
Mentre ogni sua uscita pubblica era accolta da standing ovation. ….
A dirla tutta, nel 2015 Barack Obama l’aveva invitata con discrezione a dimettersi, per via dell’età avanzata, sperando di farle lasciare il posto a un collega più giovane e di provata fede democratica.
Ma all’epoca lei aveva fatto finta di non capire e d’altronde l’aveva ripetuto fino all’ultimo: “Il lavoro mi dà la forza di vivere”.
Sul letto di morte, a Washington, circondata dai suoi familiari, ha però espresso un ultimo desiderio: “La mia ultima e fervente volontà è di non essere rimpiazzata fino a quando non ci sarà un nuovo presidente alla Casa Bianca”.
Da domani, c’è da giurarci, per la sua poltrona sarà guerra aperta.
Anche perché, quando nel febbraio 2016 morì improvvisamente il Giudice conservatore Antonin Scalia e Barack Obama nominò il Giudice Merrick Garland, la maggioranza repubblicana al Senato, guidata dal Senatore del Kentucky Mitch McConnell rifiutò di considerare la candidatura e di approvarla, sostenendo che Obama era alla fine della sua presidenza (sarebbe scaduta quasi un anno dopo, il 20 gennaio 2017).
In realtà non esiste nessun regolamento del genere e i repubblicani lo sanno bene.
Solo qualche giorno fa Trump ha annunciato di aver redatto una lista con circa 20 nomi di papabili giudici costituzionali.
Fra questi gli ultraconservatori senatori Ted Cruz, del Texas e Tom Cotton, dell’Arizona. Alle elezioni manca pochissimo. E vedremo chi la spunta.
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Link Originale: https://senzanubi.wordpress.com/2020/09/19/usa-supreme-court-justice-ruth-bader-ginsburg-e-deceduta-venerdi/
Scelto e pubblicato da Franco
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