di Megas Alexandros
La Commissione europea, in una lettera inviata ai paesi membri, ha annunciato che il Patto di stabilità, sospeso all’indomani dello scoppio della pandemia, continuerà a non venire applicato anche nel 2021. Ma c’è chi, come la Francia, già fa pressing per cancellare le vecchie regole di bilancio, come il tetto al deficit del 3%.“
“Le politiche di bilancio degli Stati membri – si legge in una lettera inviata dai commissari Paolo Gentiloni e Valdis Dombrovskis all’Italia e ai 27 paesi Ue – dovrebbero continuare a sostenere la ripresa per tutto il 2021” e “per prevenire le conseguenze degli sviluppi della pandemia e delle sue conseguenze socio-economiche, la general escape clause (la sospensione del Patto di Stabilità), resterà attiva anche nel 2021″. Quando le condizioni economiche lo consentiranno, scrivono ancora i due commissari Ue, “si potrà perseguire politiche mirate a ottenere posizioni di bilancio prudenti nel medio termine”.“
Appena i leoni da campagna elettorale della Lega metabolizzeranno quanto scritto in questa lettera, cominceranno a grattarsi la testa perche’ viene meno uno dei loro futili e principali argomenti per attaccare l’attuale governo.
Eh si’, cari economisti da teatro, da ora in poi la famosa frase: ” il prossimo anno, quando l’Europa reintrodurra il patto di stabilita’”…… vostro malgrado, non la potrete piu’ usare.
E se foste professionali, almeno quanto sinceri dovreste sapere che siamo arrivati al punto che il patto di stabilita’ non verra’ mai piu’ reintrodotto, a meno che non si voglia veder saltare per aria questa unione monetaria, a voi tanto cara, visto che a piu’ riprese rimarcate il fatto di volerci restare dentro.
Certo, questo la commissione non ce lo puo’ dire apertamente, ma il suo restare vaga (“quando le condizioni economiche lo consentiranno”), su quando verra’ reintrodotto, vale piu’ di una certezza, a conferma dell’impossibilita’ di essere reintrodotto. E noi economisti sappiamo perfettamente che le condizioni economiche per consentirlo non ci saranno piu’, fino al raggiungimento di un boom economico ed una inflazione che ormai mancano da oltre un ventennio. Lo spazio fiscale per continuare con i surplus governativi, che hanno distrutto la nostra economia, oggi e’ esaurito, ed il solo pensare di poterlo fare porterebbe i governi europei ad assumersi le grosse responsabilita’ del completo dissesto sociale.
Ma il sottoscritto, e questo dovete riconoscermelo, cari miei lettori, ve lo sta dicendo da mesi. Siamo al un punto di non ritorno, niente sara’ piu’ come prima.
Addirittura, un gruppo di Paesi guidato dalla Francia sta facendo pressioni da tempo per sfruttare l’occasione della crisi del Covid-19 per riformare gli accordi e le leggi Ue sulle politiche fiscali, puntando più sulla crescita che sull’austerity. Anche perché, come ammesso di recente dal board di esperti della stessa Commissione Ue, il Patto di stabilità ha fallito nell’affrontare la precedente crisi economica. “
E che sia proprio la Francia a capitanare questo cambio di direnzione a 360 gradi non sorprende; se guardiamo ai dati economici i transalpini non sono messi affatto meglio dell’Italia e rischiano un immediato “schianto economico” nel caso che venisse reintrodotto il patto di stabilita’.
Ecco, che riprendendo il titolo, vorrei rimarcare ancora una volta, quanto questo momento sia proprizio per chi ci governa, per intraprendere le scelte giuste, scelte che permetterebbero da subito di risollevare la nostra economia dalla drammatica recessione in cui e’ caduta da oltre 10 anni.
Ma se il momento e’ propizio per chi ci governa e volendos ancora considerare il “bel paese” uno Stato democratico, lo sarebbe ancora piu’ propizio per le opposizioni, per evidenziare in maniera netta quello che il governo non sta facendo, altresi’ indicandone le giuste direttive.
Discutere se i debiti del Recovery Fund sono “senior” o “junior” ha la stessa rilevanza ed interesse di una partita di calcio tra due squadre salve all’ultima giornata.
Ma e’ di questo purtroppo che la nostra politica discute nelle commissioni, nei talk show o nelle dirette socials, dove i sospiri di Bagnai sono molto piu’ veri ed interessanti dei concetti economici che lui, tenta di esprimere.
E’ per questo, certi che per ragioni di scuderia i moschettieri della Lega non lo faranno mai, sogniamo che lo spirito patriotico di Fratelli d’Italia si impossessi definitivamente di Giorgia Meloni, la quale ben istruita ed indottrinata vada in TV, in Parlamento o direttamente sul muso del ministro Gualtieri a dirgli:
“cosa aspetti a fare tutto il deficit necessario per raggiungere la piena occupazione!!!”
sparito il patto di stabilita’, il fiscal compact, il pareggio di bilancio e con una banca centrale, la BCE che, finalmente sta facendo la banca centrale……. ditemi voi, quale altro limite ci puo’ essere ad un deficit infinito:
“NESSUNO!!!!”
perche’ non volerlo fare, vuol dire continuare consapevolmente ad acconsentire a questa distruzione dell’economia reale che lascia sangue sulle mani di chi ha la responsabilita’ ed il potere di farlo.
Tutto il mondo fuori dal sistema-euro lo sta facendo, Gran Bretagna, Giappone, USA…. pensate che alcuni giorni fa il Governatore della FED Powell, ha sdoganato il principale dogma della MMT, affermando che la FED creera’ denaro dal nulla senza minimamente preoccuparsi del tasso di inflazione, ma dando estrema priorita’ al ragiungimento della piena occupazione.
Siamo alla rivincita totale per noi MMters, che per oltre 10 anni venivamo considerati dei visionari prossimi alla pazzia… ma ad oggi, in tutti questi anni nessuno e sottolineo nessuno e’ riuscito a confutare, in maniera seria e definitiva, un assunto e/o spiegazione in materia economica fatta dalla MMT e dal suo padre fondatore Warren Mosler.
Caduto il muro di Bruxelles, ormai indirizzato a digerire la completa mutualizzazione dei debiti degli Stati membri, caduto il muro della BCE, che ormai finanzia direttamente alla luce del sole ed illimitatamente i deficit dei governi, caduto il muro della Commissione europea, che sosteneva i “mantra” dei parametri di Maastricht (patto distabilita’, fiscal compact, pareggio di bilancio, rapporto debito PIL, ecc.), non resta da abbattere che, il muro dell’elite italiana che in perfetta simbiosi con la politica, restano ancora aggrappati con le loro unghie feline a questo sistema-euro che tante soddisfazioni a dato loro negli anni.
Lo ripeto da mesi, oggi se al posto del Ministro Gualtieri e del Governatore della Banca d’italia ci fossero due italiani patrioti con la schiena dritta, competenti in materie economiche/monetarie e naturalmente liberi nelle loro determinazioni, da domani il nostro paese sarebbe salvo.
Potremmo immediatamente intraprendere la strada del risanamento della nostra economia reale facendo tutto il deficit necessario visto che la BCE sarebbe costratta finanziarlo, pena la rottura immediata del sistema euro.
Lo potremmo fare a costo zero, con lo stesso sistema con cui e’ stato finanziato lo scostamento del deficit programmato, che il nostro governo ha fatto da febbbraio a luglio per coprire le mancate entrate fiscali a causa del “lockdown”, e stiamo parlando della bellezza di 103 mld.
Se la BCE stampa 103 miliardi dal nulla a costo zero per pagare stipendi e pensioni ai dipendenti pubblici ed ai pensionati, mi spiegate perche’ per ricostruire la Sanita’ del nostro paese dovremmo ricorrere al MES!!! oppure perche’ dovremmo ricorrere ad uno strumento insufficiente a livello numerico, incerto nella tempistica ed in parte a prestito quale e’ il Recovery Fund, per finanziare la ripresa del nostro sistema produttivo di beni e servizi, martoriato da oltre 10 anni di recessione e dalla pandemia del Covid!!!
Questo vorremmo che una “Giorgia nazionale” urlasse in faccia a chi, ancora dei sui colleghi non vuol capire o fa finta di non capire.
Siamo certi che una volta istruita a dovere non le mancherebbero le capacita’ dialettiche; perche’ questo, a parer mio, purtroppo manca a Giorgia Meloni, una competenza in materia economica che, ferma la sua onesta’ intellettuale, le farebbe fare la differenza.
Fratelli d’Italia oggi e’ un partito pulito a differenza della Lega, un partito coerente lo dimostra anche l’ultima presa di posizione di Giorgia Meloni, per una netta chiusura ad una eventuale partecipazione ad un governo-Draghi.
Pero’, anche come dimostrato dall’ultima tornata elettorale, dove pur con un ottimo risultato che vede un partito in costante aumento, Fratelli d’Italia avrebbe potuto fare molto di piu’, stante la crisi del partito “schizzofrenico” di Salvini, la strada dell’estinzione intrapresa dal M5S e l’azzeramento ormai certificato del partito di Renzi.
Perche nel “bord” di comando del partito di via della Scrofa, non devono fare l’errore di dimenticare che gli elettori che hanno portato al 40% prima Renzi, poi al 35% i grillini ed infine al 35% nei sondaggi la Lega, sono gli elettori a cui e’ stata promessa in campagna elettorale – L’ITALEXIT.
Sono gli elettori, e sono la maggioranza che ne hanno abbastanza delle sofferenze patite per essere stati costretti a vivere un questo paradigma del sistema euro.
“Non dimenticatelo…… ora o mai piu’!!!!”
In conclusione vorrei darvi ancora prova sulla bonta’ di quello che vi sto dicendo e per farlo non posso fare a meno di sottolineare lo scollamento che c’e’ tra chi comanda in BCE e la povera Christine Legarde, la quale passa da fare una figura peggiore dell’altra, con dichiarazioni fatte oggi, prontamente smentite domani e dai fatti. Proprio come e’ avvenuto all’indomani delle dichiarazioni del Governatore della FED.
Questo, non perche’ la Presidentessa della Banca Centrale Europea, non sappia come funziona l’economia monetaria, ma perche’ si trova ad operare in una situazione di estrema emergenza economica, cercando di conciliarla con i paradigmi economici dei trattati EU.
Come non ricordare la prima “uscita a vuoto” della Legarde all’indomani dello scoppio della pandemia sul tema degli “spread”. Ovvero “poverina” Lei stava solo informando il mondo, in maniera corretta, su quelli che erano i limiti dei trattati a cui si sarebbe dovuta attenere.
Ma dicendo la verita’, prima che la riprendessero per i capelli, stava per far saltare tutto i sistema euro, con le seguenti dichiarazioni: “non e’ compito della BCE chiudere gli spread”.
Ma poi, tutti noi sappiamo come e’ finita: con gli spread sigillati e la BCE che compra anche la carta igenica Scottex.
Magari che so, la prossima volta avvertitela prima, ditele che si morda la lingua…. ma, sembra che la lezione non sia servita, perche’ come mostrato sopra, pochi giorni fa, Madame Legarde e’ scivolata di nuovo, su un’altra verita’ della scienza economica: “il tasso di cambio non e’ nel nostro mandato” ha tuonato immediatamente a chi gli chiedeva quale sarebbe stata la contromossa della BCE, di fronte al piu’ che probabile apprezzamento della moneta euro sul dollaro, in ragione della nuova politica della FED improntata alla piena occupazione.
E certo, cosa puo’ fare la “troppo sincera” (per i gusti di chi comanda) Signora francese se i governi non fanno abbastanza deficit per sostenere l’economia reale e quindi l’inflazione.
Lei, Madame Legarde stampa ogni giorno, ma se scambi carta con carta, oppure stampi per pochi eletti, i consumi su cui si basa l’economia moderna, non li vedrai mai salire, questo e’ poco ma e’ sicuro.
Quindi vedete cari miei lettori, basta porci un po’ di attenzione, capire le semplici regole dell’economia, che la verita viene fuori; stanno ancora lottando contro le forze dell’economia. Vogliono far andare avanti una locomotiva con gli ingranggi montati all’incontro, facendola tirare dai cavalli, e la fine, come potete ben immaginare, e’ segnata; perche’ i cavalli prima o poi si stancheranno e la locomotiva tornera’ indietro; allora non sarebbe piu’ semplice rimontare gli ingranaggi nel verso giusto.
Nota finale, direttamente dagli amici di FEF Academy, la scuola di Warren Mosler in Italia, che finalmente, oggi postano un grafico con tanto di commento a conferma di quello che sto dicendo da tempo:
ecco il commento:
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