Bisogna vedere attraverso i fatti. Il video sopra dice tutto, ma proprio tutto ad un occhio attento. Ovvero, Trump ha già vinto le presidenziali, lasciamo perdere che gli venga concessa la vittoria o meno, certo è che se la vittoria sarà di ampie dimensioni i Dem sono finiti. Ed anche in Italia ci sarà temo gente che scappa in Cina come Michele Geraci, magari col codazzo fiorentino. E politici italiani che, avendo giocato sporco contro l’Uomo di Trump, ossia Giuseppe Conte, semplicemente verranno travolti, assieme alla loro malafede non solo nel voler tenere lo stesso piede in tre scarpe (quello EU, quello di Berlusconi e quello della menzogna sull’Italexit).
Ora, perchè le prossime elezioni USA sono le più importanti probabilmente della storia USA?
Il motivo è che oggi arriviamo alla sfida finale al mondo anglo-USA dopo 120 anni, con un sistema di intrecci ed infiltrazioni oltre che di intrallazzi all’uopo predisposti atti a minare – dall’Europa – la base strutturale degli USA non solo nel suo potere globale ma anche nella sua esistenza.
La ragione di essere di tale sfida è sempre la solita: l’Europa avida, che colonizzò non solo gli USA, giusto per essere abbandonata da oltreoceano quando si dovette scontrare con un popolo divenuto “sovrano americano” che quindi non accettava le ingerenze straniere.
La guerra civile USA ne fu la santificazione, scoppiata a seguito delle influenze esterne post emancipazione, una pagina tutto sommato ancora da scrivere (per molti versi diciamo europei), ma che potrebbe non essere tanto diversa da quella attuale: i poteri – ossia i soldi – stranieri ad “ungere” – PAGANDO – i politici locali statunitensi. Per scontrarsi tra di loro, tra americani negli USA, e/o per difendere interessi particolari non necessariamente americani (qualcuno mi spieghi cosa ci guadagna l’America nel fomentare scontri popolari tra neri e non neri, forse il caos è utile a qualche “potere straniero”? Sebbene sia chiaramente un lavoro da insider, e di cinesi e russi non ce ne sono abbastanza negli USA, dunque…).
Ben ricordando che la maggioranza della popolazione USA fu storicamente tedesca ed inglese negli USA, come frutto dell’emigrazione dei secoli passati, la terra promessa dell’Occidente.
Va per altro detto che, per fortuna, un tedesco dopo una generazione che è emigrato, visto che emigrazione significa anche tradimento da parte del luogo natio che non ha permesso al germanofono di avere quello che riteneva fosse dovuto (là la pensano più o meno così…), costui si dimentica di essere tedesco. Ma il metodo innato che sta nella cultura resta. E le radici, nel caso, anche.
Con le radici culturali vengono ad esempio anche le affiliazioni non solo religiose ma anche massoniche e paramassoniche, affiliazioni spesso esoteriche nate in Europa, lo ricordo. Ed oggi fortissime a cavallo tra Parigi, Berlino, Londra e Bruxelles/Stoccolma, sempre sullo sfondo del progetto elitario che il nazismo seppe dipingere così bene.
Insomma la lotta di classe “topdown” ossia elitaria contro il resto del mondo non può che essere neoaristocratica, ossia Europea, ovvero superiore alla massoneria regolare, infatti si va ben oltre. In tale contesto le innervature tra USA ed EU elitario-revansciste sono evidenti, oggi.
Già ai tempi di Roosevelt, Prescott Bush, nonno dell’ultimo Bush, aveva inizialmente il ruolo di tenere gli USA fuori dalla guerra permettendo ai tedeschi di impossessarsi dell’Europa, anzi ottenendo finanziamenti USA per la Opel e dunque per i camion nazisti che agli albori delle azioni belliche, lo ricordo, avevano motori General Motors.
Anche l’eugenetica fu un progetto che nacque sule due sponde dell’atlantico, si sa che dopo le grandi crisi, se non si trova soluzione economica ai problemi, ci si butta sulle follie, ad esempio eliminare gli improduttivi: durante il nazismo erano i malati di mente (gli ebrei, si noti, erano ricchissimi e bravissimi nei loro lavori, quindi andavano semplicemente depredati; l’uccisione di massa venne dopo, forse per nascondere tali nefandezze, anche per averli depredati fino all’estremo, anche come forza di lavoro gratis poi consumatasi, ndr). Domani magari i vecchi, da annientare coi virus…
In tale contesto nasce l’alleanza forzata ma perenne con gli USA, voluta più da Berlino che da Washington: i tedeschi di Germania sentono gli USA come naturale sponda figliale, a fronte di tanti oriundi tedeschi (in USA non si parla tedesco solo per un voto mi sembra di ricordare, ai tempi della Costituzione USA, ndr). Peccato che gli USA, dalla rivolta del The di Boston, hanno fatto capire che non ne vogliono sapere di essere schiavizzati, loro restano uomini liberi e sovrani, un popolo multi etnico per definizione.
Da qui la lontananza statunitense nei modi e nei fini più che nella cultura, rispetto ai colonizzatori Europei, stretti in un continente “piccolo” e bellicamente depravato per le nefandezze compiute in 1000 anni, libri di storia alla mano.
Da tale atto di ribellione in quel di Boston partì l’emancipazione USA, la libertà di essere sovrani a tutti i livelli. Precisamente in tale contesto in USA è potuto nascere un Trump che ha ribaltato completamente le leve del potere costituito; infatti resta un fenomeno politico osteggiato dall’EU e dai suoi sodali USA elitari, dove si vorrebbe sempre i soliti a comandare (i grandi potentati tedeschi sono più o meno gli stessi dell’epoca Guglielmina, ndr).
Dopo aver menzionato, in ultimo, che Frau Van der Leyen oggi a capo dell’EU è erede di una famiglia nobile di proprietari terrieri che furono schiavisti negli USA – e che tifa Dem – arriviamo al sunto: riteniamo che Trump vincerà diventando di nuovo presidente USA, il più importante degli ultimi 100 anni, sempre che non lo uccidano o succeda qualcosa di equivalente. Il motivo è semplice: tutte le innervature storiche di cui sopra, atte ad indebolire gli USA, sono arrivate alla sfida finale, la terza, dopo il tentativo di costituzione di un polo di potere globale europeo non anglosassone (WWI), dopo il tentativo di un alleanza con un potere asiatico per scalzare gli anglo dal dominio globale, facendo leva sula nuova tecnologia emergente ai tempi (l’uso del petrolio).
Ossia siamo arrivati al redde rationem: se i tedeschi non riescono questa volta ci cinesi a carro a prendere il potere verranno disintegrati.
Non può essere altrimenti: la Germania resta un paese povero di risorse e considerato nemico dai vicini, se perde questo treno – oggi a letto con la Cina – vedrà annientate le sue fortune in quanto incompatibili con una convivenza pacifica a livello globale con gli USA.
Trump ha molte frecce al suo arco: una maggioranza conservatrice mai vista in 50 anni nella Corte Suprema, che Roosevelt si sognava a suo supporto, ad esempio. Un Obamagate in cui si nascondono colpe smisurate dei Dem, solo a volerle fare emergere. Ruberie enormi sempre dei governi Dem con governi stranieri, ad es. iraniani; il pedogate, che molti ritengono colleghi le massonerie deviate sulle due sponde dell’atlantico; e la possibilità di mettere in evidenza brogli elettorali ripetuti da parte Dem per far votare chi non aveva diritto, ossia golpe striscianti.
Capite che se Trump vince a novembre tenendo il Senato dalla sua, il gioco è fatto!
Salvini pro MES con due articoli che devono sparire…. come al solito non capisce
Dunque, se vincerà Trump, come riteniamo, tutto il castello globalista, anche coi rappresentanti italiani (stile Renzi), è destinato ad implodere. Anzi, deve implodere, le colpe andranno infatti assolutamente perseguite. Resteranno in piedi gli uomini di Trump, a capo, e gli ignavi alla Salvini, che fino a ieri han tifato Dem ossia contro Trump ed ora cercano di rivendersi al vincente, una figura da mezza patacca, inequivocabilmente. E con una Giorgia Meloni purtroppo non in grado di essere all’altezza di governare un Paese. In più un Cavaliere dimezzato che vivrà più delle opportunità di diventare statista che ha inopinatamente scialacquato, che delle sue innumerevoli prestazioni amorose (quando ri-incontrerà sua madre dopo la su dipartita terrena saranno tutti cavoli suoi, …).
Dimenticavo il motivo della vittoria di Trump, che in Italia sarà anche la vittoria del bravo Giuseppe Conte, il suo uomo (che, lo ricordo, non ha lavorato nelle tenebre, no, infatti il MES NON lo ha firmato, come invece volevano dagli ignavi falsi sovranisti panzer incluso, ndr), sta tutto nel video sopra….
Vedete, cantare YMCA dei Village People in America, sul palco presidenziale, non è come cantare Gloria Gaynor, che è un po’ il simbolo della vitalità USA. No, cantare YMCA significa sposare gli ideali di eguaglianza e di integrazioni dei valori gay USA da parte di un presidente che i Dem dicono esser all’opposto. In realtà, come vedrete prossimamente, Trump non ha nulla di razzista, anzi i razzisti sono quelli dall’altra parte che manipolano le masse nere povere con quattro soldi per spingerli contro il Presidente USA al fine non di migliorare il livello di vita dei neri ma solo per usarli per prendere il potere e poi gettarli via.
Washingtontimes.com
Sappiate per altro che il primo sintomo della presa finale di potere di Trump sarà nel caso la malattia di George Soros, che già oggi sembra venire dato per malato da alcuni media, più o meno gravemente.
Dunque un Trump che canta e balla YMCA significa che ha già vinto, ossia ha accolto nel suo alveo politico le minoranze non nere ma ha conservato i voti repubblicani, per altro con una nomina letteralmente “spaziale” alla Corte Suprema, quella Amy Coney Barrett che ieri mi ha letteralmente incantato nell’hearing al Senato USA per la sua bravura, per la sua solarità, per la sua competenza, per la usa grande memoria, per la sua rispettosa fede religiosa (i Dem hanno provato in tutti i modo a metterla alle strette, letteralmente impossibile metterla nell’angolo, commovente).
Dunque lasciate fanfaronare i sondaggi e le scommesse, che la Brexit e elezioni del 2016 hanno dimostrato essere abbondamene manipolati.
Abbiate fede e freddezza.
E cercate di stare nel giusto. Il resto arriverà da solo, speriamo assieme alla spada di San Michele. Vedremo se avremo ragione.
MD
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