Come sapete voglio stare rigorosamente ai fatti. Ho pesato le varie affermazioni dei vari contendenti politici al governo, Lega e M5S, analizzandone il contenuto soprattutto in relazione alle implicazioni per l’Italia. Da tale sommaria analisi sembra emergere in modo chiaro come negli attacchi esteri soprattutto a livello economico sia sempre il M5S a tenere botta con gli stranieri che tentato di ingerire a danno dell’Italia e NON la Lega, migranti esclusi naturalmente.
Ossia, sembra esserci uno scollamento nel fronte gialloverde: se coi migranti certamente il Salvini ha ragione a non volerli fare arrivare almeno fino a quando gli altri paesi EU non si prenderanno la quota parte di migranti già arrivati da fine 2015 in avanti (come da accordi EU, chi è formalmente in mora sono gli altri Paesi, NON l’Italia), meno chiara sembra la posizione della Lega sui temi economici. Ossia la Lega sembra lasciare stranamente solo il M5S nella difesa dei diritti economici degli italiani ossia nel portafoglio (l’Italia è costantemente sotto attacco dai potentati stranieri); mentre ad es. nel caso Diciotti i grillini hanno dichiarato all’unisono che la scelta nel non fare sbarcare subito i migranti fu una scelta dell’intero governo!
Il Sole 24 Ore
Agli atti pratici ieri Di Maio ha – encore – detto chiaramente a Gurria (OCSE) di smettere di ingerire come OCSE nei confronti dell’Italia ossia che “l’austerità se la facesse a propria“. Applausi.
Infatti lo stesso FMI ha affermato a più riprese che l’eccesso di austerità in Grecia fu un errore; nonostante ciò Gurria resta sintonizzato su un altro canale.
Startmag
Prima di tale battibecco ricordo quando Di Maio tirò fuori la vena colonialista francese col franco CFA in Africa, analisi corretta che mandò Macron su tutte le furie. Poi, forse esagerando, i grillino/giallo Di Maio incontrò anche i gilet gialli (stesso colore per entrambi), facendo letteralmente imbestialire Macron, che già aveva dato dei “vomitevoli” e dei “lebbrosi” agli italiani che non votano come vorrebbe l’EU, oltre ad aver svalicato a Bardonecchia più volte per restituire migranti ma in flagrante violazione degli accordi Europei. Quanto sopra sono fatti.
Huffington Post
Or dunque, la mia personale considerazione è che, da votante gialloverde sto spostando la mia attenzione e soprattutto simpatia – oltre che il mio voto – verso i grillini, dati alla mano. Resto per altro interdetto dall’atteggiamento salviniano di evitare qualsiasi commento sugli aspetti economici.
Certo, quando Salvini era anti-Euro tale aspetto faceva comunque la differenza. Oggi che ormai il capitano sembra “voler cambiare l’EU dal di dentro” (stesse parole di un altro Matteo, …) il mio interesse per la sua strategia sta scemando drammaticamente, biasimando anche le aperture sulle autonomie regionali che rischiano di portare alla fine dell’Italia Unita.
E’ vero, non c’è alternativa ai gialloverdi, la sinistra e Berlusconi sembrano obiettivamente invotabili per chi punta ad uscire dal cul del sac della crisi euroimposta, via austerità ed euro (che in realtà sono espressioni neocoloniali). Questo però non toglie che sia possibile scegliere tra Gialli e Verdi. Dunque, dati alla mano l’approccio grillino sembra essere – senza essere precisamente quello che vorrei, ad es. sullo stop alle trivelle – più conforme ai miei interessi.
Sulle auto elettriche – che chi scrive considera la più grande truffa globale della storia in termini di supposto (inesistente) ambientalismo, per la dimensione del danno economico fatto – purtroppo sia Salvini che Di Maio supportano lo shift elettrico. Che – ricordatevelo – ammazzerà i terzisti metalmeccanici del nord Italia (purtroppo gli interessati lo capiranno quando sarà troppo tardi)
Mitt Dolcino