Andrea Widburg per The American Thincker
Ci sono alcuni ingenui Democratici, là fuori, che probabilmente pensano di aver votato per Joe Biden.
La maggior parte, però, ha capito che il vero candidato presidenziale era Kamala Harris, una donna la cui mancanza di principi e di competenza è controbilanciata dalla sua fedeltà alla sinistra “dura e pura” e al suo sponsor, Barack Obama.
La grande domanda, quindi, è come Biden verrà fatto uscire di scena.
In un’intervista alla CNN lo stesso Biden ha spiegato cosa succederà se dovesse entrare alla Casa Bianca.
Biden è in giro dal 1972. Non riesce nemmeno più a far di conto. È corrotto moralmente e, come abbiamo appreso dal computer di Hunter Biden, lo è anche finanziariamente.
E questo è il nostro presunto prossimo Presidente. Kamala Harris, invece, è meno conosciuta.
Ecco un promemoria su ciò che porterebbe alla Casa Bianca.
La Harris cominciò la sua carriera politica andando a letto con l’allora Sindaco di San Francisco, Willie Brown, uno degli uomini più potenti della scena politica (democratica) della California.
Tulsi Gabbard aveva assolutamente ragione a sparare sulla Harris quando era Procuratore Generale della California.
Per mantenere la sua posizione la donna, che prima minimizzava l’uso della marijuana, mise in prigione più di 1.500 persone per crimini legati a quella sostanza.
Non solo, Kamala ha deliberatamente tenuto un uomo nel “braccio della morte” anche se aveva le prove per tirarlo fuori di lì — e ha usato sistematicamente i prigionieri come manodopera a basso costo.
Se tornate indietro nel tempo, a quando era Procuratore Distrettuale di San Francisco, la sua fedina penale diventa ancora più brutta.
Ma la Harris era comunque la candidata ideale della sinistra per il suo perfetto curriculum progressista.
La Harris è talmente priva di fascino da essere costretta ad abbandonare la corsa alla nomination presidenziale del 2020 perché non piaceva a nessuno. Proprio a nessuno.
La ragione per cui è stata scelta come candidata alla Vicepresidenza è perché incontrava la metrica politica dell’identità (è donna e non-bianca) e perché era la “protetta” di Obama e Soros, che l’hanno preparata a lungo per la presidenza.
Insomma, la Harris è un’amorale che gli elettori non sopportano, ma dai protettori incredibilmente potenti che da anni pianificano di farla entrare nello Studio Ovale.
Visto che Kamala non ce l’ha fatta per conto suo, ha dovuto attaccarsi a qualcuno che ne sarebbe uscito rapidamente. Quella persona è Biden.
La domanda che molti si son posti, però, è quale sia il piano per rimuoverlo dalla presidenza.
Dopotutto, è dal 1987 che cerca di ottenere la “poltrona grande” dello Studio Ovale.
Biden, che assomiglia sempre più a Skeletor, ha sorpreso tutti dandoci egli stesso la risposta durante un’intervista con Jake Tapper della CNN.
Se ci fossero problemi — e potete scommettere che ci saranno — si limiterà a dire che è malato e che per questo deve dimettersi:
Ho sentito usare parole come “scherzo” o “battuta” in relazione a quest’affermazione.
Ho letto report come questo: “In una bizzarra intervista Biden ha detto, scherzando, che avrebbe finto una malattia e che si sarebbe dimesso”.
Oppure come quest’altro: “Biden fa battute sulle sue dimissioni, che avranno luogo dopo che avrà sviluppato una malattia”.
Credete fosse una battuta? Io no.
Considerando l’equilibrio di potere esistente in quel rapporto (uno è un vecchio corrotto e l’altra è una donna giovane, viziosa e immorale, con potenti protettori), quella era una dichiarazione d’intenti.
Dopotutto, un conto è una Vicepresidente che, scherzando, sostiene che se lei litigasse con il Presidente lui fingerebbe una malattia per dimettersi con stile, piuttosto che affrontare un umiliante licenziamento … un’altra cosa è che il presunto Presidente annunci che si ritirerà se lui e la sua Vicepresidente non andassero d’accordo.
Coloro che erano preoccupati da una presidenza Biden non dovrebbero esserlo.
Ciò di cui dobbiamo preoccuparci è della presidenza di Kamala Harris. Biden è un burattino. E’ la Harris la vera protagonista.
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Scelto e tradotto da Franco
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