di Megas Alexandros
Cosa rimarrà per certo dopo la giornata di mercoledì, ovvero due elenchi di nomi: “I patrioti e i vermi”. Queste sono le parole finali del leghista Claudio Borghi in risposta alle domande del giornalista Nicola Porro in riferimento alla tanto attesa votazione sulla riforma del MES che potrebbe apporre la parola fine a questo governo.
Gli fa eco il suo compare Alberto Bagnai nel suo monologo quotidiano intriso di “smorfie narcise”, attraverso i suoi socials. Rendendo chiara quella che e’ la strategia del momento del loro partito.
Vogliono riappropriarsi del titolo di “patrioti” disonorevolmente perso sul campo del tradimento. E non lo fanno come ci si aspetterebbe facesse un traditore, chiedendo scusa ai loro elettori e dimostrando serio e sincero pentimento sull’interessato abbandono del tema ITALEXIT. Ma lo fanno puntando il dito sui loro avversari politici in quella che e’ la piu’ inutile battaglia, intrapresa sul tema piu’ irrilevante rispetto alle reali cause che da anni stanno distruggendo il tessuto economico del nostro paese.
Parlo della “questione-MES”
Discutere del MES volendo rimanere all’interno del “sistema euro”, equivale a discutere di cosa si mangia stasera al ristorante con lo stupratore.
Semplice, a cena fuori con lo stupratore non ci andiamo… punto!!!!!
I leader della Lega, ed in questo purtroppo e direi anche inaspettatamente seguiti da Giorgia Meloni, cercano con questa mossa di confondere nuovamente i loro elettori, ma gli italiani non sono stupidi. Del resto come potrebbero fidarsi e credere in un sincero pentimento, di chi, ha la sfrontatezza di dichiararsi patriota ed allo stesso tempo essere disposti a sostenere la carica di premier, per quello che e’ stato il “Re dei Traditori”, al secolo Mario Draghi.
Oltretto, per certificare la loro falsita’ e faziosita’, e’ sufficiente analizzare le loro argomentazioni, prive di logica, essenza economica e mai finalizzate ad affrontare e risolvere quello che e’ il punto centrale della questione.
Basta andare a leggere le risposte che Borghi proferisce alle domande di Porro. Andiamo ad analizzarle insieme:
1. Domani si voterà per la riforma del Mes. Onorevole Borghi, ci spiega cos’è?
Il trattato del Mes è un sistema per far fallire i debiti pubblici dei Paesi dell’eurozona modello Grecia, per dare un’idea.
Che vuol dire “far fallire i debiti pubblici”…. a questa frase, solo nella testa di Borghi si puo’ trovare una spiegazione, come se un debito potesse fallire… magari puo’ fallire il debitore ma non il debito. Ma in questo caso il debitore e’ lo Stato italiano, e gli stati, come ben sappiamo falliscono solo quando non sono dotati di sovranita’ monetaria, quindi se Borghi volesse veramente fare il patriota e gli interessi del popolo italiano si batterebbe con tutte le sue forze per farci recuperare la nostra sovranita’ monetaria e non per il MES; il quale poi caro Borghi non interviene per far fallire uno Stato, ma casomai interviene quando questo Stato (privo di sovranita’ monetaria) e’ gia’ fallito, sfruttando la sua impossibilita’ di accesso ai mercati…. per colonizzarlo definitivamente.
2. In che cosa consiste la riforma del trattato del Mes?
La riforma del Mes è un sistema che oltre a garantire il fallimento dei Paesi dell’eurozona, ma in particolare l’Italia, assicura anche che l’Italia eventualmente debba pagare i fallimenti delle banche tedesche.
Ancora con il MES che contribuisce al fallimento dei Paesi dell’eurozona ed in particolare a quello dell’Italia. Ed ancora devo ribadire a Borghi, che i Paesi dell’eurozona sono sottoposti al fallimento non perche’ esiste il MES, ma perche’ appartenendo ad un sistema di cambi fissi, con un debito pubblico denominato in moneta straniera ed una banca centrale non direttamente controllata dai loro governi, hanno perso la famosa “ability to pay”…. cioe’ il poter stampare moneta illimitatamente per far fronte ai loro impegni. Per quanto riguarda invece il fatto che accedendo al MES si salverebbero le banche tedesche, questo puo’ essere vero, visto che e’ gia’ successo in passato con la Grecia; ma vorrei ricordare a Borghi che tali trasferimenti sono avvenuti con un meccanismo, per il quale le banche tedesche e francesi sono state salvate non solo con i soldi dei cittadini greci, ma anche con i soldi dei cittadini italiani… benche’ l’Italia al MES non avesse fatto accesso. Quindi non e’ il MES la causa principale dell’esproprio del risparmio dei cittadini italiani, ma bensi, e lo ripeto ancora…. l’appartenere al sistema-euro.
3. Cosa comporta l’attivazione del Mes prima e dopo la riforma?
L’attivazione del Mes comporta per il Paese che la richiede la sottoscrizione di un debito con un creditore privilegiato. Prima della riforma si crea il problema di segmentazione del debito, ovvero un creditore che salta davanti a tutti gli altri risparmiatori – e no, non è mai una buona idea. Dopo la riforma sarai costretto a farlo.
Si, i prestiti contratti con il MES sono privilegiati e questo li pone davanti ad altri creditori nel rimborso. Premesso che per il sottoscritto di MES non se ne parlerebbe per i motivi spiegati sopra, ad oggi l’aspetto dei debiti senior e junior sottolineato da Borghi, secondo il mio modesto parere e quello “meno modesto” di Warren Mosler: e’ irrilevante…!!!! proprio perche’ in virtu’ dei volumi di debito pubblico italiano che la BCE si sta mettendo in pancia per mezzo dei famosi programmi, si rendera’ in futuro sempre piu’ improbabile un fallimento con la conseguente ristrutturazione del debito del nostro paese. Questo perche’ logica vuole porterebbe a quell’evento, che noi tutti vorremmo, ma che per i poteri europei sarebbe una autentica sciagura, cioe’ al rottura dell’euro. Borghi pero’ tralascia quello che e’ l’aspetto piu’ deleterio che una sottoscrizione del MES comporterebbe per il nostro paese, vale a dire l’essere sottoposti alla famosa “sorveglianza rafforzata”… praticamente la TROIKA ufficializzata a Roma, con tanto di ufficio e potere decisionale. Quindi il MES resta quello strumento per le finalita’ per cui e’ stato creato, cioe’ uno strumento per completare la definitiva colonizzazione degli Stati appartenenti all’unione europea, da parte dell’elite che la comanda, ma che ha come presupposto essenziale per essere messo in atto, l’appartenenza stessa di uno Stato a questa unione monetaria. Quindi, e sono ripetitivo!!! non basta dire no al MES per considerarsi patrioti, lasciando poi l’italia dentro il “paradigma-euro”.
4. L’Istituto del Mes è connesso all’Ue?
È una finanziaria indipendente basata in Lussemburgo e non sottoposta a nessuna legislazione.
Su questo niente da dire, tranne una nota per voi amici. Mi spiegate che senso ha, contribuire con i nostri soldi a patrimonializzare un organismo privato, salvo poi quando abbiamo bisogno di soldi, farseli prestare da questo stesso organismo, mettere nelle sue mani tutti i nostri beni e concedergli tutto il potere decisionale sulla nostra vita???!!! Ecco l’organismo privato del MES, e’ un’altra delle immense frodi che questa unione europea ha perpretato ai danni degli stati membri e dei loro popoli. Solo il fatto che i nostri politici e gli economisti main stream ne parlano da mesi quotidianamente, mi fa venire il voltastomaco.
5. Se l’Italia non dovesse opporsi alla riforma, in caso di dissoluzione dell’Ue o Italexit, negli anni futuri questo trattato che fine farebbe?
In caso di dissoluzione dell’Ue continuerebbe a essere in vigore perché non è un trattato dell’Ue: saremmo paradossalmente vincolati a esso.
Qui l’ipocrisia di Borghi, assuefatta dall’essere perennemente in campagna elettorale, raggiunge gli “inferi”. Caro Borghi se usciamo dalla EU… e sottolineo magari accadesse!!!! con le carte del MES e della riforma del MES.. lo sai cosa ci facciamo???? ce li mettiamo sottobraccio e poi come faceva il babbo del comico Benigni….. “scendiamo in campo”… credo di essere stato chiaro e metaforicamente evitato di essere volgare. Recuperata la nostra sovranita’ qualora ci fosse una pendenza non avremmo nessuna difficolta’ a saldarla con una banca centrale al nostro servizio.
6. Veniamo ora alla votazione di domani: riuscirete a impedire che l’Italia sia svenduta anche questa volta? Ci sarà una presa di coscienza del Pd e del M5s?
Non dipende da me: sicuramente dal Pd non c’è d’aspettarsi nulla, nel M5s qualcuno che considera la misura colma c’è, staremo a vedere.
Qui ci sarebbe da mandare a quel paese sia chi fa la domanda che chi risponde….. cari lor signori, se casomai non ve ne foste accorti, l’Italia e’ da tempo che e’ stata svenduta e questi due soggetti dovrebbero avere il buon gusto e l’onesta’ intellettuale di non prendere in giro gli italiani facendo una domanda senza senso dall’alto dei loro stipendi e delle loro poltrone. Il fatto che Borghi parlamentare dica che non dipenda da lui…. e’ chiarificatore in maniera definitiva sulle sue reali intenzioni, cioe’ non fare niente per far uscire il nostro paese da questa “gabbia” che per noi rappresenta l’unione europea.
7. Conosce il Ciae? Quello che vuole riunire Roberto Gualtieri per il Recovery fund?
Misteri della scienza, non conosco il Ciae. Ho visto che Conte vuole fare una task force da 300 e, come gli ho detto altre volte, può farne una da 600 e una da 300, così la chiama Camera Conte e Senato Conte, dopodiché è a posto, si trova un bel Parlamento ma con la differenza che lo nomina lui.
NO comment…… schermaglie politiche di cui sono consapevoli e complici entrambe le parti, schermaglie che vedono come vittima esclusiva il popolo italiano.
8. Ma Gualtieri dice: “Tutta l’Europa ha bisogno che il Next Generation Eu parta”. Lei cosa ne pensa?
Penso che il Next Generation Eu sia una bolla mediatica, creata sul nulla: vengono spacciati per centinaia di miliardi dei prestiti e alla fine tutto si riduce a un aumento del bilancio dell’Ue, con 80 miliardi per l’Italia che verranno ripagati dall’Italia stessa. Un’altra ideona insomma…
Qui si parla del Recovery Fund e su questo mi sono gia’ espresso molte volte. Ad oggi il RF non esiste e quandunque esistesse, se facciamo riferimento ai numeri apparsi, sarebbe altamente insufficiente per fronteggiare la ripresa economica di un paese che viene da oltre 30 anni di surplus governativi ed una depressione economica sempre piu’ profonda aggravata dalle misure intraprese dal governo per far fronte alla pandemia. Basti pensare che se il RF tra prestiti e grants dovrebbe raggiungere la cifra di 209 mld, da marzo ad oggi il nostro governo ha gia’ fatto un extra deficit, completamente finanziato dalla BCE, di quasi 180 mld.
Come vedete ci prendono in giro, dalla Lega a Fratelli d’Italia, dal M5S al PD, passando per i partiti di Forza Italia ed Italia Viva, tutti sempre piu’ assimilabili ai “clan” che operano per interessi personali piu’ che ad organismi fondanti del motore della democrazia. Nessuno del panorama politico italiano ed aggiungerei anche della maggior parte della stampa nazionale, ha il diritto di qualificarsi davanti agli occhi del popolo italiano come dei patrioti. Sono solo ed esclusivamente dei traditori-seriali, figli delle loro poltrone e delle loro pagnotte, gente che quando si guarda allo specchio la mattina vede il “nulla” e quando guardano negli occhi i loro figli vedono la “vergogna” piu’ totale.
Quello che manca nel nostro paese e’ un vero statista patriota, un uomo che abbia il coraggio di pronunciare la seguente frase:
“The Future Belongs To “Patriots”, Not “Globalists”
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