
Mark Angelides per Liberty Nation
Le elezioni del 2020 sono state truccate? Forse non lo scopriremo mai con certezza.
Nonostante centinaia di dichiarazioni giurate, anomalie statistiche che farebbero imprecare Einstein e le ammissioni del CEO della Dominion che “l’errore umano” si è verificato più e più volte, il “quarto potere” resta in gran parte in silenzio.
Peggio ancora, i media sembrano intenzionati a defecare su qualsiasi prova che finanche una piccola cosa possa essere andata male.
La domanda è: perché? La risposta è semplice: la paura.
Tutto o niente
Immaginate un giocatore d’azzardo che ha puntato tutti i soldi che gli restano su una mano di Texas Hold’em.
Tutto il suo futuro, non solo finanziario, è riposto sulla carta giusta per completare il “river slot”.
Per quel disperato giocatore d’azzardo quella carta significa fortuna o fallimento, vita o morte.
Ebbene, questo è ciò a cui l’indecente classe mediatica si è disperatamente aggrappata negli ultimi quattro anni.
Si è trovata di fronte a una scelta. All-in per sostenere Biden o andare in bancarotta.
Il 16 dicembre si è tenuta un’udienza al Senato per interrogare i testimoni delle irregolarità commesse durante le elezioni.
A seguito di quella che un osservatore imparziale avrebbe considerato una sessione accusatoria, i principali media del paese si sono rifiutati di prendere nota finanche di una sola prova a carico (che in realtà erano numerose) e sono andati dritti verso titoli difensivi:
“Nell’udienza al Senato sono state avanzate accuse infondate di brogli elettorali”.
“In che modo i Repubblicani stanno tessendo le loro menzogne elettorali, ora che molti stanno riconoscendo la vittoria di Biden”.
“Le elezioni sono finite, ma Ron Johnson continua con le sue false dichiarazioni di brogli”.
Media NewSpeak
Ma il malessere va molto più in profondità della scrittura di un’allettante “acchiappa click” per il pubblico fedele.
Si è evoluto un nuovo linguaggio attraverso il quale i media riducono gli eventi a un mero strumento di propaganda.
Ad esempio, l’ormai diffuso “nessuna prova di diffusi brogli elettorali”, sentito ogni giorno, ha una pletora d’indicatori orwelliani.
Il termine “diffuso” viene usato in un paio di modi:
— in primo luogo, attraverso la negazione che un qualcosa possa essere “diffuso”, i media impongono un pregiudizio di minimizzazione: il pubblico lo registra inconsciamente come un qualcosa di piccolo;
— in secondo luogo, con quel termine ignorano l’antonimo: “mirato”. Fino ad ora, non un solo caso presentato dai pro-Trump li ha indotti a ritenere che le truffe degli elettori potessero essere “diffuse”. Tutti hanno parlato di truffe “mirate”, che hanno avuto luogo specificamente in alcune grandi città di cinque Stati.
E che dire del termine “nessuna prova”?
In questo caso i media tradizionali hanno creato una definizione ad hoc per indicare qualsiasi informazione che non sia stata accettata come prova da un Tribunale.
Linguisticamente, significa mettere il carro davanti ai buoi e, a tutti gli effetti, è una pratica disonesta.
Tacitare il dissenso

Chi si allontana dalla narrazione è considerato una minaccia e dev’essere contrastato.
I media considerano le voci dissenzienti come un attacco alla propria stabilità, sicurezza e prospettiva futura.
Gli avvocati che sostengono il Presidente vengono derisi e probabilmente non lavoreranno mai più su un grande caso pubblico, tutto per la pavidità dei media.
Come scrisse Platone: “Possiamo facilmente perdonare un bambino che ha paura del buio, ma la vera tragedia della vita è quando sono gli uomini ad aver paura della luce”.
Il Quarto Stato non è più un bambino, deve crescere e lasciare che la “carta finale” del “river slot” sia estratta senza paura.
Il valore di un mezzo di comunicazione consiste nell’essere onesto e coraggioso, nel non aver paura di seguire gli indizi e nel non essere terrorizzato da quello che potrebbe scoprire.
Tutto questo ci rafforzerebbe tutti.
Un giornalismo che vaga come un ladro nella notte lascia il Paese sempre più povero e debole.
(*) nota: https://www.amazon.it/Psych-101-Psychology-Statistics-Quizzes/dp/1440543909
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Link Originale: https://www.libertynation.com/psych-101-why-a-desperate-media-rejects-voter-fraud/
Scelto e tradotto da Franco
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