Avete letto bene: il debito di Roma, 12 miliardi, verrà pagato con le tasse di tutti gli italiani. Quando ho letto il numero intero, con tutti gli zeri, non ci volevo credere. Io, nordista, ho subito chiamato un amico Siculo, poi uno Calabrese, poi un Molisano. Anche loro increduli. Il Siciliano, la cui vena ironica è innata, mi ha anche fatto ridere: pensava fossero almeno 15…
Il Nord e Sud Italia sono sulla stessa barca: sono schiavi di Roma. La capitale, oltre ad essere il luogo dove si concordano i grandi raggiri repubblicani che abbiamo visto sui tutti i giornali in passato (Mafia Capitale è solo la punta dell’iceberg, il caso IMI-SIR un altro esempio, molto “edificante”, ma ce ne sono a dozzine), è anche quello dove risiedono i Ministeri, le Corti di Giustizia, il potere a tutto tondo. E dove – da tempo immemore – le sentenze pesanti tardano decenni ad arrivare a giudizio, vedasi sopra.
Cotanta concentrazione di asimmetrica ricchezza (e di potere) è contraria ai bisogni dell’Italia attuale, anche perchè la maggior dei romani tirano effettivamente la cinghia. Infatti, fortunatamente, la Lega ha annunciato che vuole spostare i ministeri da Roma. Ed ha anche candidato un romano suppostamente per farlo, Antonio Maria Rinaldi, stando ad indiscrezioni di stampa. Un romano per spostare via i ministeri da Roma, geniale (…).
Anche Rinaldi – se come sembra sarà candidato – sarà nostro osservato speciale, nel mantenimento delle promesse leghiste
Ma da dove arriva tale debito? Dalla sindaca Raggi? Sentiamo cosa dice Nicola Porro sul suo blog:
“… Il debito pubblico dell’Uganda, nazione del centro Africa con 34 milioni di abitanti, ammonta a circa 11 miliardi di dollari, un miliardo in meno del comune di Roma che ad oggi conta circa 12 miliardi di debiti. La parte più consistente sono di carattere finanziario (9 miliardi), i restanti commerciali accumulati in anni di cattiva amministrazione da giunte di tutti i colori politici consapevoli di amministrare un comune too big to fail che ha portato a una gestione sconsiderata dei bilanci comunali. …”
A parte che ci terremo a verificare se alla proposta di Salvini verrà dato seguito, statene certi che saremo attentissimi (sui migranti il vicepremier lombardo – con attinenze nord europee – ha mantenuto le sue promesse nel non farli arrivaref ma per ora ne ha rimandati a casa pochissimi, …) resta il problema di fondo: sono circa 150 anni che l’integrazione dell’Italia Unita è un fallimento. E sono poco più di 100 anni che si versano i soldi a Roma, il nord, mentre il sud riceve poco o nulla di quello che il resto degli italiani pagano. Invece Roma, quella della bella vita, anzi della Dolce Vita, gongola.
Si, perchè Roma è bellissima, non c’è dubbio. Tanto bella che – secondo chi scrive – potrebbe vivere di solo turismo e del Quirinale, forse della Corte Costituzionale e del Ministero degli Esteri. Tutto il resto dell’apparto statale dovrebbe essere riallocato nei capoluoghi di regione italiani, Roma dovrebbe stare in piedi col turismo.ù
Salvini voleva cacciare Ignazio Marino: oggi Marino è stato assolto per i reati di malversazione da sindaco “perchè il fatto non sussiste”…
Questa sì che sarebbe una vera mossa Unitaria, a vantaggio del Paese. Salvini in tal caso ci avrebbe azzeccato. In realtà il condottiero leghista ci ha azzeccato anche sul NO TAV, sul NO EURO, ci aveva davvero azzeccato su tante cose. Alla fine però troppe parole vengono dette sperando che vengano ragionevolmente dimenticate, vale anche per Lui. In questo internet è implacabile, non perdona: dici una fesseria e, zac, ecco che riaffiora.
Bravo Salvini, sai che ti vogliamo bene e ti abbiamo votato, stai certo che – nel caso – daremo conto della consistenza dei tuoi propositi – diciamo anche promesse – pre-elettorali. Per inciso, penso che se il vicepremier leghista manterrà tutte le sue promesse sarà un eroe. Se invece scopriremo – dopo cotanta aspettativa – che se ne frega, ed anzi se ne va in EUropa per cambiarla “da dentro” ciao…. Anche perchè, sia chiaro, l’EU è una sovrastruttura neo-coloniale, non può essere emendata, questione di DNA (…).
Sappiate che a livello storico esiste un esempio molto vicino a noi che giustifica la mossa di spostare i ministeri e le Corti dalla capitale per evitare eccessiva concentrazione di potere, ossia connivenze, fratellanze romanze, inciuci: è il caso della Germania dopo la seconda guerra mondiale. La struttura tedesca federalista fu infatti imposta non dai tedeschi ma forzosamente dai militari USA che imposero i laender e la gestione decentrata, oltre che lo spostamento della capitale a Bonn, unitamente al trasloco delle Corti di giustizia via da Berlino. Il motivo era semplice: evitare che la concentrazione di potere economico e politico potesse costituire un pericolo per l’Europa, dopo due guerre mondiali scatenate e poi perse (sì, i tedeschi hanno sulla loro coscienza un uno-due da 50 milioni di morti europei).
Per l’Italia il motivo è invece leggermente diverso: spostare gran parte dei ministeri e le corti di giustizia da Roma per evitare che la stessa Roma distrugga se stessa ed il paese a cui appartiene a forza di sperperi.
Ci sono 12 miliardi di ragioni a supporto della mia tesi!
Cosa ne pensate? Se siete d’accordo cercate sul sito del Senato e della Camera il vostro rappresentante locale eletto nella vostra circoscrizione e mandategli una mail chiedendo di agire in tal senso.
Mitt Dolcino
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