Solitamente la natura non procede a strappi, salvo eventi accidentali poco prevedibili, l’eruzione di un vulcano, una serie di terremoti molto forti, un meteorite.
Se invece guardiamo l’evoluzione dell’uomo, possiamo notare dei cambiamenti a scalini.
Molte volte dovuta alla scoperta di qualche legge naturale che permette un applicazione pratica, fino a ieri impensabile.
Altre volte, invece, dovuta a qualche lotta di potere che termina con la vittoria di una fazione sull’altra.
Fino a ieri ero abituato a pensare secondo un modello di “democrazia e crescita”, certo non sono mai stato un credulone, ho sempre immaginato che non era una democrazia, per così dire, “perfetta”.
Tutto sommato l’indice di imperfezione faceva parte di quel patto sociale mai scritto, dove dal tavolo del ricco Epulone doveva cadere molto di più di qualche briciola, ed anche il popolo poteva fare festa.
Perchè è bene ricordare che il pane sul tavolo non è del ricco Epulone.
Poi ti svegli una mattina e ti dicono che la tua vita si svolge dalle 5 alle 22, perché c’è un virus e non ti devi assembrare di sera.
Non te lo spieghi un granché, ma continui la tua lotta giornaliera per un risultato economico decente.
Poi ti dicono, con una serie di contraddizioni temporali, continuamente variabili, che non puoi viaggiare se non entro certi limiti di spazio e con certe giustificazioni.
Ed allora ti munisci le tutte le certificazioni necessarie per avere il tuo risultato economico decente.
Poi ti dicono che devi osservare le norme di distanziamento sociale, e allora ti munisci dei dispositivi e delle abitudini adatte alla legge, sempre cercando di ottenere quel che ti serve a sopravvivere.
Ogni tanto ti viene in mente che nel linguaggio c’è una distonia, distanziamento sociale? Cioè devo distanziarmi dalle classi diverse dalla mia?
Non posso frequentare le persone più abbienti? O quelle che, sfortunatamente, sono costretti a trovare qualche verdura negli scarti del mercato rionale?
Dovrò chiedere il 730 del mio ipotetico interlocutore, mostrando il mio, prima di avere un contatto sociale?
Non sarebbe meglio chiamarlo distanzamento fisico o distanziamento e basta?
Mentre continui in questo tunnel onirico, ti rendi conto che molta gente che si alzava ogni giorno, proprio come te, non ce l’ha fatta.
Non ha più raggiunto il suo risultato economico decente… e adesso non lavora più.
Prima sono segnali lontani, poi iniziano ad essere persone che conosci, tuoi clienti, o fornitori, persone oneste, rette, della cui capacità ne sei certo.
Ce qualcosa che non torna, una voce sempre più forte continua a gridarti nella testa: tutto ciò non è logico.
Allora mentre il navigatore ti dice di proseguire dritto, tu accosti, spegni l’auto, spegni il tergicristallo e pensi: “Questa non è una realtà possibile!”
Mi hanno cacciato in un film e non me ne sono accorto.
Vorresti chiamare tutta la tua rubrica per avvertire gli altri, ma sei appena uscito dalla nebbia ed i tuoi pensieri non sono così ordinati da dipingere un quadro vero della realtà.
Sopratutto ti rendi conto che le tue parole suonerebbero come aliene alle menti degli altri che come te stanno vivendo lo stesso film, senza accorgersene.
In effetti non è proprio così, noi di questo sito, lo scriviamo da anni, e abbiamo sempre circostanziato ogni affermazione supportandola con elementi probatori.
Tuttavia questo mio articolo vuole avere un approccio più romantico.
Ma torniamo al filo del discorso:
Allora cosa sta succedendo?
Ce lo spiega Catherine A. Fitts una banchiera d’affari americana, che è stata un funzionario pubblico ed anche amministratore delegato della Dillon, Read & Co.
Ha svolto anche attività come amministratrice pubblica, già ex assistente segretario per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano degli Stati Uniti, mentre presiedeva George H.W. Bush.
All’epoca ha anche commentato il tema della spesa pubblica denunciando diverse casi di frode governativa su larga scala.
Riporto alcune parole di Catherine: “Lockdown da CoVid è stato progettato per introdurre i nuovi sistemi monetari mentre il vecchio sistema monetario sta fallendo”.
“Una parte del piano è mandare in bancarotta le piccole imprese per distruggere il voto populista e aumentare il potere delle élite globaliste.”
“Uno dei vantaggi collaterali della distruzione di piccole imprese creano Zone di opportunità per i ricchi, che possono acquisire proprietà immobiliari a buon mercato, noto anche come Capitalismo dei disastri”.
“Inoltre le élite globaliste guardano alla popolazione umana come al bestiame da utilizzare come risorsa per aumentare i loro profitti e potere, mentre credono di essere superiori.“
Potete approfondire le analisi di Catherine sul suo sito qui: https://home.solari.com
Passerei adesso al filmato, dove la stessa Catherine ci spiega, una trentina di minuti con sottotitoli nella lingua di Dante.
Vale la pena di guardare e capire, non siamo al punto di non ritorno, ma la lotta sarà durissima e non scevra di colpi di scena.
Nel caso vogliate vederlo direttamente sul sito dell’autore ecco il LINK
Adesso prima di rimettere in moto l’auto che avevamo fermato per vedere il film, dobbiamo necessariamente cambiare la mappa del nostro navigatore, partendo da quella chiara espressa da Catherine.
Ed aggiungendo tutte le nostre mappe locali, per ottenere una visione reale dei nostri tempi.
Stiamo vivendo un mondo dominato dal Bi-Pensiero di Orwelliana memoria.
Adesso, però, le idee tornano non c’è più distopia, ora c’è assonanza, questa musica non ci piace, ma adesso lo spartito racconta ciò che le orecchie sentono.
Dobbiamo cambiare lo spartito e anche in fretta.
Una elitè sempre più ristretta ha in mano talmente tanto potere e tanti strumenti scientifici, che è in grado di architettare il nostro futuro ed il futuro del pianeta.
L’elite si è resa conto che può fare a meno dell’umanità o di grossa parte di essa.
Si è resa conto che può escludere l’umanità dai processi economici del nuovo corso.
L’elitè è così transumana che non si rende nemmeno conto che è fatta dalla stessa nostra sostanza, a parte le loro malattie mentali, forse diffuse, perché si sono auto isolati dal resto dei loro fratelli.
Non ci considerano più parte della razza umana, ci vorrebbero trattare come mandria, e quindi marchiare, definire lo spazio per il pascolo di ciascun gruppo, definire l’indice di natalità, tutto in nome di una gestione più efficiente.
Efficiente per chi?
Ma per il loro potere e portafoglio ovviamente.
Tuttavia ora si renderanno conto che noi non siamo mandria e non siamo nemmeno d’accordo.
Glielo stanno notificando a gran voce i patrioti americani, insieme al gruppo che supporta il presidente Trump.
Spero che le notifiche prendano presto voce anche nel resto del mondo.
Anni fa quando dicevo che la crisi è sopratutto antropologica, sembrava una frase da inutile brontolone, neppure saggio, adesso è evidente questa realtà.
Buon 6 Gennaio a tutti, ne abbiamo bisogno.
R.Z.