Fa sorridere che Armando Siri venga additato a mafioso, o qualcosa di simile. Solo per aver approvato un emendamento. Anzi, alla fine l’emendamento non fu nemmeno approvato. E nemmeno la supposta tangente di 30’000 euro fu intascata, come se fosse un processo alle intenzioni (per approfondimenti vedete il bravo Blondet, come sempre un gigante del giornalismo). Dico questo avendo lavorato per anni nel settore energia e dunque ritenendo di conoscere l’attivismo di certe grandi aziende del settore per adattare la legislazione ai propri interessi – spacciandoli per quelli nazionali -, quasi una prassi.
Armando Siri viene oggi incredibilmente indagato per supposti favori a Niscastri, un sospetto mafioso, con una perquisizione di suoi notabili, per altro detentori di case a Castellamare del Golfo (parlo del prof. Arata, genovese come Siri, già responsabile del settore energia per la Lega, supposto referente – dice la magistratura – del Siri; egli ha una casa proprio in tale luogo, perquisita dalla DIA). Parlo della stessa città del gotha mafioso siciliano e globale dello scorso secolo, basti ricordare la guerra Castellamarese negli USA tra mafiosi oriundi, la Cosa Nostra di esportazione (Joe Bonanno, il vero ed unico boss dei boss, era di Castellamare del Golfo). Va per altro ricordato come una delle famiglie storicamente più in vista di Castellamare del Golfo sia proprio la famiglia Mattarella, memento il fu Bernardo, dove è per altro sepolta la moglie dell’attuale presidente della Repubblica (…)(ci sarebbe molto da scrivere, magari un giorno lo faremo).
Rammento, nelle more dell’affaire Siri, quanto disse il procuratore capo di Roma, Pignatone, ossia che troppo spesso gli inquirenti quando non possono incriminare qualcuno lo “sputtanano”; sembra quasi che la stessa tesi riemerga oggi, inquadrando bene il caso Siri: sembra infatti troppo casuale la puntualità di questa bomba giudiziaria prelettorale. Dunque, potrebbe tranquillamente essere che Siri sia una nuova vittima del “sistema”….
Da votante della Lega mi chiedo: come è possibile candidare una persona che ha fatto quanto QUI descritto? Non ce n’era uno meno “esposto”? Suvvia….
Ora però devo farvi una domanda: che credibilità può avere Armando Siri in tale contesto? Perchè è stato attaccato – proprio lui – con motivazioni che sembrano assolutamente deboli? Ricordo la sua famosa proposta di BTP riservati senza investimenti massicci a supporto, tecnicamente una baggianata talmente enorme – difesa solo da Rinaldi, poi casualmente candidato per la Lega, ndr – che ritengo solo un o sprovveduto poteva tirare fuori.
Resta il fatto che la Lega non si sta comportando in modo troppo diverso dal PD quanto meno sui dossier importati, ne abbiamo già parlato in passato; ad esempio l’ex ministro Valeria Fedeli del PD restò al suo posto nonostante la laurea falsa; stessa cosa fece Siri, nonostante bugie mediatiche mirate a far passare in secondo piano il fatto che accuse simili in EU – di laurea falsa e/o millantata – comportano di norma le dimissioni immediate del soggetto implicato. Invece lui è ancora lì, tutto passato sotto silenzio…
In troppi dimenticano che per fare “partire” Tangentopoli fu necessario sloggiare Cossiga dal Quirinale, che aveva già bloccato con minacce manu militari il CSM alcuni anni prima (…): alla fine Cossiga si dimise con tre mesi d’anticipo da Presidente della Repubblica dopo ben due tentativi di messa in Stato d’accusa (questo dimostra che Tangentopoli fu una sorta di golpe?)
Secondo voi l’Italia arriverà lontana, nelle more della prossima crisi economica là da venire?
Purtroppo la Lega sta facendo un grave errore, non premia la meritocrazia. Il caso Siri lo dimostra. E dunque è gioco facile per la gli avversari politici attaccare nel caso specifico una persona con credibilità bassissima. Secondo chi scrive la domanda che ci si deve porre NON è se la magistratura sia politicizzata – ormai è certo, vedasi oltre – ma perchè nel caso la Lega metta in posizioni apicali soggetti con cotanta bassissima credibilità. Certo, se ne arriva uno in gamba davvero fa sfigurare i lacchè di partito, il problema sta tutto lì…
Se l’Italia vuole sopravvivere bisogna ripartire dalle basi, ossia dal merito. Purtroppo sono basi che la Lega NON ha e NON conosce, base fatti. Il caso Siri lo dimostra. Ed anche nel caso i lacchè di partito che verranno candidati nelle sue fila, vedremo chi saranno [in Italia si fa più carriera a leccare il deretano che a portare risultati].
L’Italia sta già andando selvaggiamente (Irlmaier).
Saluti
Mitt Dolcino
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