La Grecia chiederà alla Germania miliardi e miliardi di euro per “riparazioni di guerra”
Parallelamente il parlamento EU ha approvato una mozione per riconoscere i diritti fondamentali degli africani emigrati in EU, aprendo le porte per rifondere i danni del periodo coloniale Europeo agli africani. Trattasi della Risoluzione B8-0212/2019 (2018/2899(RSP)). Tale risoluzione richiede anche la declassificazione degli archivi dei paesi membri in materia di colonialismo. La genesi di tale provvedimento deriva esplicitamente dal caso di Cecile Kyenge, che dice aver lamentato abusi razzisti dopo la sua nomina a ministro in Italia (…). Il caso in questione ben argomenta il paradosso della Germania che fa più soldi con il commercio un bene coloniale tipico, il caffè, di tutti i paesi esportatori di tale prodotto in EU messi assieme. E questo grazie al fatto che l’EU impone alte tariffe di export ai paesi in via di sviluppo esportatori per il caffè torrefatto (7,5-9%) ma zero tariffe per il caffè vergine. Dunque, tutti i paesi produttori esportano in Germania il caffè vergine, lasciando che i tedeschi poi esportino all’estero un prodotto finito a maggior valore aggiunto (…). Questo è il metodo coloniale, copiato bellamente da Londra. Meglio detta, Berlino sta da tempo utilizzando l’EU per sostituirsi alla Gran Bretagna nello sfruttamento dei paesi in via di sviluppo, un progetto lungo 100 anni per cambiare solo il beneficiario formale del colonialismo, non per combatterlo. Per lo meno il metodo è lo stesso. Tanto per capire quale è la vera radice dell’EU. Chiaramente l’obiettivo è come sempre mettere in ginocchio Londra, costringendola a pagare per lo sfruttamento passato dell’Africa; e magari coinvolgendo anche l’Italia con pagamenti a Libya, Etiopia e Somalia. In tale contesto, i due provvedimenti sopra citati, quello greco di danni richiesti alla Germania e quello EU per rifondere i danni ai paesi africani colonizzati, vanno chiaramente in parallelo. Trattasi ora di capire come si concilino. Nel senso, è possibile che la Germania si rifiuti di pagare i danni per l’occupazione di guerra ad Atene mentre richieda ad altri paesi membri EU (inclusa Londra, ancora formalmente nell’EU) di pagare per i danni da occupazione coloniale in Africa del secolo scorso? Vista la faccia di tolla che li contraddistingue, i tedeschi certamente ci proveranno… Ricordate che durante la fuga dei nazisti dalla Penisola l’oro della Banca d’Italia venne razziato e trafugato prima a Fortezza e poi all’estero, scortato dal capitano repubblichino Licio Gelli: un terzo finì in Svizzera per il pagamento di debiti contratti (molto probabilmente in larga parte con gli USA, …), un terzo andò in sparizione a Berlino ed un terzo ritornò dopo un lungo viaggio a Roma. Ovvero, tecnicamente anche l’Italia potrebbe chiedere i danni per l’oro trafugato e finito a Berlino 70 anni fa… Rimane il fatto che la Germania resta il paese più truffaldino negli affari di Stato dell’era moderna. Mitt Dolcino ***** Le immagini, i tweet, e i filmati pubblicati (i contenuti) nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.