Inutile negarlo: la Lega è diventata pro euro e pro Germania, come furono i nonni dei padani a capo del paese fantoccio dei nazisti, la famigerata RSI. Che fu anche la causa della guerra civile italiana. Oggi potrebbe essere che, con le spinte secessionistiche mai sopite a rinverdire i fasti di una Lombardia che mai fu stato autonomo, Milano si stia comportando come la Slovenia nella fine della Jugoslavia. O meglio, della Croazia: davvero vogliamo tale epilogo, solo per trasferire il centro dell’arraffo politico a Milano da Roma, non per migliorare la qualità del governo? (Vedasi ad esempio le decennali e sistematiche stecche ai politici emerse nella sanità lombarda, fate una ricerca su google….).
Sta di fatto che la Lega, votata col mandato popolare di sfidare L’EU, ha bellamente tradito i suoi elettori, ora è pro EU e pro Draghi, altro che ITALEXIT e Piano B!. Alla fine Conte era davvero il segnaposto di interessi esterni che volevano l’Italia unita: caduto Conte, ossia caduto Trump, il castello crolla. È notizia di ieri che il gen. Fontana, colui che raggiunse il più alto livello Nato in Europa, lo stesso che presto’ i blindati per sedare la rivolta in 32 carceri italiane contemporaneamente mentre – durante la crisi Covid a Bergamo partita da ospedali e RSA– il vice di Fontana minacciava di trattenere il residuo fiscale lombardo in Regione, lascia il comando dell’Esercito.
È quasi finita, cari miei…. Fa specie che la destra italiana che voleva teoricamente difendere L’Unità del Paese – ma troppo spesso era forse stipendiata dalle aziende del Cavaliere – abbia combattuto Conte, facendo il gioco della balcanizzazione voluta da Berlino per la Penisola, via kapò locali.
Ora non resta che aspettare il semestre bianco: a tal punto Draghi sarà inamovibile, per legge. Dunque una crisi allora imporrà misure inevitabili e tragiche: ad es. far pagare il conto sole famiglie italiane. Ossia una megapatrimoniale.
Manager Magazine, tedesco, proponeva l’anno scorso una patrimoniale del 14%, di TUTTI gli averi italici, delle famiglie. Chiaramente nessuno ve l’ha detto.
Vi lascio immaginare, senza stipendio, post COVID, cosa potrebbe accadere all’Italia se si togliessero anche i risparmi alla gente, si morrebbe di fame. E senza considerare lo sblocco ai licenziamenti…
La proposta “franco-tedesca” parte da lontano (l’articolo in mezzo è di questi giorni, invece…)
Oggi per confondervi vi bombardano cercando di abbaglarvi con simili patrimoniali in Belgio o Spagna: tutte balle! In Belgio ad esempio, dove facilmente risiede Silvio Berlusconi, per altro con una aliquota da applicare minore di quella già esistente in Italia per i conti correnti (0,15%, in Italia per IVIE ed IVAFE è allo 0,20%, oggi, ndr), sappiate che vige il segreto bancario ASSOLUTO per i residenti (anche l’uomo che fu più ricco d’Italia, Michele Ferrero, viveva la’, ndr); quindi in Belgio lo Stato manco sa quanti soldi avete in banca – non scherzo, stessa fonte dei Panama Papers – immaginate voi come potrebbe essere tale imposta patrimoniale belga…….
Mentre in Spagna esiste una franchigia generale di 700’000 euro, coerente, fatto salvo imporre tasse a chi possede patrimoni davvero multimilionari, sembra.
In Italia sappiate che, nel caso, la mega imposta sui patrimoni non sarebbe come in Spagna, ossia non su colpirebbero i VERAMENTE ricchi, no! In Italia deve e dovrà pagare SOLO chi ha poco ma non nulla, ossia le famiglie. Preservando i grandi capitali. Anche Carlo Debenedetti, tornato in Italia con la legge dei peperoni voluta da Renzi e primo dponsor della misura, non la pagherà. Per legge.
Anzi sappiate che l’art.134-135 dello scorso decreto rilancio limita anche a 14’000 ogni patrimoniale finanziaria per i soldi nascosti dentro le srl italiane e depositati all’estero!
Chiaramente per evitare sommosse faranno in modi di applicare la soluzione Capaldo-Cassese, ossia caricare ipoteche di seconda sui vostri beni immobili da saldare alla prima transazione/cessione/eredità, ma per un valore equivalente del bene, magari del 20%. (…)
Sperando non capiate… (probabile)
Da qui la attesa applicazione della proposta di Manager Magazine, con un’imposta del 14% sull’intero patrimonio delle famiglie, ossia per far pagare solo il popolino esentando i grandi capitali. Rischio guerra civile, probabile, insomma….
E’infatti chiaro, lo diciamo da anni, che le strade per l’Italia sono SOLO due, a maggior ragione post-COVID: o rinegoziare la presenza italiana nell’euro o morire poveri E STRATASSATI. Ma con i Don Rodrigo legati alla politica ad approfittare delle vostre sventure, come i kapò di 75 anni fa (ps: Don Rodrigo era lombardo, non cd. “Terrone”)
Auguri a tutti, con la speranza che vi siate segnati nomi e cognomi di coloro che vi hanno tradito. Tutta gente che, se siete stati fessi (…), vi porterà via anche l’aria, letteralmente (…).
MD
*****
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.