Intervento esclusivo del Sen. Marco Rubio su Breitbart
A livello internazionale la Cina sta facendo un gioco a somma zero che ha intenzione di vincere a tutti i costi.
Non sarà questo, ovviamente, il messaggio che il Presidente cinese Xi Jinping rivolgerà ai leader mondiali presenti al secondo “Belt and Road Initiative Forum” che si terrà questa settimana a Pechino, ma è questa la realtà.
Negli ultimi due decenni la Cina ha ingannato il mondo facendogli credere che avrebbe abbracciato l’ordine internazionale fondato sulle regole per diventare alla buon’ora un soggetto responsabile.
Al contrario, ha interpretato la sua appartenenza all’OMC come mero strumento per progredire economicamente a spese degli altri paesi più sviluppati.
Inoltre, ha rafforzato la caratteristica autoritaria del suo sistema aumentando la repressione del dissenso e intensificando la violazione dei diritti umani all’interno dei suoi confini.
Sta anche rafforzando la sua potenza militare portando nuove minacce a Taiwan, al Giappone e agli altri paesi vicini, minacciando infine le forze statunitensi presenti nella regione indo-pacifica per proiettare il suo potere a livello globale.
La Cina sta cercando di nuovo d’ingannare il mondo invogliando i Governi stranieri ad aderire alla sua “Belt and Road Initiative” con stravaganti promesse d’investimenti cinesi per i loro progetti infrastrutturali.
Alcuni paesi hanno già ricevuto delle dure lezioni dalla diplomazia cinese, che si basa sulla “trappola del debito”.
Lo Sri Lanka, ad esempio, ha dovuto cedere ad una compagnia statale cinese il controllo per 99 anni del porto di Hambantota per inadempienza sui prestiti ricevuti mentre il Pakistan, a sua volta, sta cercando di tagliarli drasticamente a fronte di una crescente crisi del debito.
Tuttavia, questi ed altri racconti non sono serviti a scoraggiare proprio tutti visto che, lo scorso Marzo, l’Italia è diventata il primo Paese del G7 a firmare l’iniziativa “Belt and Road”.
In modo altrettanto allarmante il Regno Unito sembra disposto a consentire all’industria cinese dell’hardware di sviluppare la rete 5G sul suo territorio. Altri paesi, sia in Europa che in altre parti del mondo, potrebbero presto seguire l’esempio.
Tuttavia, queste decisioni sono incredibilmente ingenue.
L’obiettivo mercantilista della Cina è palese: vuol minare la concorrenza straniera rubando la proprietà intellettuale e i segreti commerciali, sostenendo artificialmente le sue aziende statali a spese dei suoi “partner” commerciali.
Oltre alla diplomazia basata sulla “trappola del debito”, le tattiche aggressive di Pechino comprendono anche l’acquisto di aziende sia statunitensi che di altri paesi per poterle poi delocalizzare, la violazione delle sanzioni emanate dal Governo statunitense e di qualsiasi altra legge sul controllo delle esportazioni.
Lavora infine con le sue aziende statali, come ad esempio Huawei e ZTE, per rubare segreti commerciali e ottenere ingiusti vantaggi.
L’Ufficio del Rappresentante Commerciale degli Stati Uniti ha riferito che il furto delle proprietà intellettuali da parte della Cina costa al Paese fino a 600 miliardi di dollari l’anno, un importo che supera i profitti cumulati delle prime 50 società della lista “Fortune 500” dello scorso anno.
Il furto da parte dello stato cinese delle opere dell’ingegno americano equivale al più grande trasferimento di ricchezza nella storia dell’umanità.
Le azioni cinesi non sono soltanto una parte dello sforzo senza precedenti per soppiantare il ruolo dell’America come principale potenza economica e militare. Sono anche in contraddizione con i valori più profondamente condivisi dagli Stati Uniti e dalle altre democrazie occidentali.
Queste azioni sono profondamente radicate nella visione della storia tipica del Partito Comunista Cinese: “è la Cina, storicamente, ad essere il Paese più potente sulla terra e gli ultimi cento anni sono solo un’aberrazione”.
Eccola qui la data prevista dal Presidente Xi per cementare il dominio globale cinese: il 2049, il 100 ° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
Negli Stati Uniti stiamo finalmente realizzando, a volte più lentamente di quanto dovremmo, che le minacce a lungo termine alla sicurezza nazionale ed economica portate dalla Cina superano di gran lunga i benefici a breve termine costituiti dai loro investimenti o dalle maggiori esportazioni.
Sfortunatamente, molti paesi in tutto il mondo sembrano inconsapevoli delle minacce a lungo termine portate dalla Cina, o che ignorino intenzionalmente i rischi reali, in cambio dell’accesso ai mercati cinesi, ai prestiti e agli altri benefici economici di breve termine.
In questo secolo l’ascesa della Cina rappresenta la minaccia più significativa non solo alla sicurezza e agli interessi economici dell’America e delle altre democrazie, ma anche ai nostri valori di libertà e apertura mentale.
Il prossimo Forum della “Belt and Road Initiative” a Pechino, ma anche gli altri sforzi per conquistare il mondo, non cambierà la sostanza di queste considerazioni.
Fino a quando la Cina resterà sotto il dominio totalitario del Partito Comunista il mondo libero dovrà tenere gli occhi ben aperti sulla sfida che quel Paese sta portando al nostro faticoso ordine internazionale.
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Link Originale: https://www.breitbart.com/national-security/2019/04/25/exclusive-sen-marco-rubio-at-their-own-peril-countries-embrace-china/
Scelto e tradotto da Franco
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