Per gradi. Pochi vi dicono che le aspettative della BUNDESBANK – mica pizza e fichi – per l’inflazione tedesca sono più alte per il 2021 rispetto addirittura a quelle degli USA, vedremo l’effetto dei 1900 mld USD immessi nel mercato da Biden per contrastare, come “smart first mover” (…), il COVID, dopo le precedenti due ondate di stimoli economici di Trump. L’Italia a fine anno sarà invece nel pieno del cul de sac, fatto di una crescita negativa nel 2021 – a continuare, con lockdown e vaccini ormai inutili – e di – udite bene – inflazione: dunque, la Germania permetterà – restando nell’euro – ai paesi EU Med ulteriori stimoli economici, in presenza di un così alto rischio inflazione? Superiore al limite del 2% che la Bundesbank ossequia da 40 anni?
2020, al LINK. Notate i pesi di energia, trasporti, salute e cibo
Tradotto, tutti coloro che immaginano per l’Italia artifizi vari per uscire dal cul de sac eurico a basso prezzo, chiamateli miniBOT, CCF o monetizzazione del debito da parte della BCE purtroppo verranno tragicamente delusi.
Parimenti anche le sirene della MMT si spegneranno loro malgrado, per l’Italia. E non solo a causa dell’inflazione, ma a causa del fatto che l’Italia NON ha una propria valuta sovrana, ossia dipende dall’Euro (vedasi oltre, le parole della prof. S. Kelton). Dunque la decisione di immettere liquidità nell’economia via BCE ad esempio, in presenza di inflazione in Germania, condividendo la stessa moneta (€), dipende dalla volontà dei paesi egemoni di voler correre il rischio inflazione, in primis Berlino.
Germania che avendo un’inflazione prospettica oltre il 3%, superiore agli USA, chiaramente tutto lascia presagire che si opporrà.
BANG!
Ma perchè sale l’inflazione anche e soprattutto in Germania? Pochi lo dicono… Prima di tutto l’inflazione fu ridotta al 16% causa COVID: ora la riduzione è finita a fine anno scorso e nel 2021 è tornata al 19%. Poi l’energia verde, la famosa tassa tedesca sentitissima nel 2021, encore, causa la salita indotta dei prezzi percepiti soprattutto di carburanti ed anche energia elettrica. A tale aspettato aggiungetevi una salita generalizzata delle derrate alimentari, mercati del grano, soft commodities in generale, riso ecc., anche di svariate decine di punti percentuali da novembre scorso – dall’elezione di Biden, lo spartiacque, ndr -. Ecco, il gioco è fatto! Tutto esogeno, tutto fattuale, basta che verifichiate gli andamenti.
In cima a tutto la salita del petrolio, in euro, sui mercati globali; ossia del gas naturale e del power in tutta EU, almeno del 30% (il petrolio in dollari è salito di circa del 70-80% dall’elezione del “pro Greta” Joe Biden a novembre scorso, ndr).
Aggiungiamoci la salita delle spese di trasporto, legate all’energia; e quelle della manifattura, più lente ad assimilare i maggiori prezzi delle materie prime, pochi mesi; e poi le spese sanitarie, su a causa del COVID; capite dunque che la tempesta è davvero perfetta. In tutta l’EU (anche il turismo cercherà certamente di recuperare i margini persi con maggiori prezzi, si tende a prevedere, ndr). Con in aggiunta l’aumento trasversale delle derrate alimentari….
A SCANSO DI EQUIVOCI, IN MODO DA OVVIARE PREVENTIVAMENTE ad EVENTUALI VALUTAZIONI NON PERTINENTI, NEL CASO IN SPECIE SI TRATTA DI INFLAZIONE DA FATTORI DI PREZZO/COSTO ESOGENI, lato OFFERTA. Ovvero indipendenti dalla domanda interna soprattutto nell’innesco del fenomeno inflattivo, ad es. le tariffe, il cibo, l’energia, i trasporti/carburanti, la sanità ecc: TRATTASI DI BENI LA CUI DOMANDA E’ SOSTANZIALMENTE ANELASTICA.
In USA si sta discutendo di limitare i sussidi economici causa inflazione; in EU invece si tace sull’inflazione, ben sapendo che si sa che se “parte” fa crollare tutto il castello (ed il benessere dei paesi EU periferici che stanno nell’euro, ndr) – al LINK
In Italia e nei paesi Med EU si aggiungerà un altro fattore, tagico: il crollo economico che ha colpito soprattutto le PMI, preponderanti in tale bacino. Ossia con disoccupazione indotta galoppante, a breve, post sblocco dei licenziamenti.
Insomma, una super tempesta perfetta per i paesi Med EU. Infatti, se in Germania prima ci sarà una salita dell’inflazione che poi facilmente si tradurrà in stagflazione, nei paesi Med EU, in presenza di un Recovery Fund chiaramente insufficiente per risollevare l’economia ad es. dell’Italia, ci sarà l’implosione diretta non appena l’inflazione si farà vedere (il Recovery Fund resta invece utilissimo per supportare “il liquidatore dell’economia italiana”, Mario Draghi, come ebbe a dire F. Cossiga; da qui ad es. “il Ministero del Turismo con PORTAFOGLIO” alla Lega, una assurdità difficile da giustificare se non con la necessità di tenere tutti “zitti e buoni”, pro-progetto globalista che Draghi ben impersonifica, ndr=).
Al LINK
Da quanto sopra deriva anche lo statement – FATTUALE – della Prof. Stefanie Kelton sulla MMT, ossia uno dei massimi rappresentanti mondiali di tale corrente economica, la Modern Monetary Theory; che rileva come oggettivamente, per attuarsi, detta MMT ha bisogno prima di tutto di una moneta sovrana, che l’Italia ed i paesi Euro Med NON hanno! Dunque l’opzione della MMT verrà preclusa all’Italia nell’€ per definizione, potete leggerlo dalle parole della stessa S. Kelton, nell’immagine, sopra.
A meno di prevedere l’evoluzione della MMT in una sorta di tessera annonaria, ossia di sopravvivenza, come sarebbero stati i miniBOT di Borghi, praticamente una fotocopia dei patacones argentini pre-implosione di inizio millennio, vedasi il famoso film “Memoria del Saqueo“, di Pino Solanas.
O un reddito di cittadinanza 2.0 diventato appunto di sopravvivenza ed esteso non solo ai poco abbienti ma a tutti i soggetti fiscali italiani con un reddito famigliare, che so, sotto un certo livello non necessariamente basso (ad es. 100’000 eur/anno lordi, o qualcosa del genere). Per aiutare i consumi, pur restando una goccia nel mare, visto che sarebbe solo un tampone.
Appunto, mica una soluzione, no, solo gestire la povertà in arrivo, ben inteso. Nessuno vi dice infatti che la vera povertà è alle porte, il prossimo inverno, salvo miracoli. Via inflazione, bassa crescita e disoccupazione (in caso di sblocco dei licenziamenti, ndr).
Che resterebbe/resta da fare nel caso? Beh, a parte fare due conti sull’inflazione italiana in arrivo, direi che stando nell’euro di soluzioni non ce ne sono. Se non l’implosione economica, in attesa di sapere gli effetti collaterali dei vaccini mRNA sugli anziani, non sia mai che tali vaccini causino effetti umanamente assai deleteri ma economicamente salvifici, ad esempio per le casse dell’INPS.
Sull’inflazione i conti sono presto fatti: stante l’aumento dell’energia elettrica e del gas sui mercati in Italia (ed in EU) – fattuale – del 30%-40% da novembre scorso; ben sapendo che i prezzi dell’energia regolata con la media mobile usata dall’Autorità (ARERA) la vedremo a partire dal III trimestre 2021; rilevando che l’inflazione andrà calcolata nel trimestre successivo, ossia nel IV trimestre 2021, tutto ciò considerato possiamo giusto rilevare che l’esplosione inflattiva italica, diciamo anche al 3-4% di inflazione in Italia (ma con un PIL atteso negativo in persistenza di COVID e lockdown, al contrario della Germania dove il PIl sarà positivo) avverrà nel bel mezzo del semestre bianco, ossia a fine anno 2021.
Notate infatti che tutti gli aumenti di prezzo sopra indicati sono perfettamente esogeni, ossia non legati alla domanda italiana, ma a fattori INTERNAZIONALI (energia, cibo e sanità in primis).
Proprio in tale momento – IV trimestre 2021 – di apparenza reale dell’inflazione, corrispondente più o meno al momento in cui la Germania vedrà il 3%+ di inflazione nel carro della spesa, ci sarà il redde rationem eurico per l’Italia. ù
Ovvero, ci attendiamo una Germania che circa a fine anno NON vorrà stimolare ulteriormente l’economia EU causa inflazione indotta in Germania, un vero tabù!. Parimenti ci saranno i paesi euro-Med che soffocheranno con inflazione, bassa crescita e salita del Misery Index.
Quale via d’uscita, stante il fatto che con inflazione e assenza di valuta sovrana i paesi Med, e l’Italia in particolare, non potranno applicare nemmeno i surrogati della MMT?
A dir la verità i segnali ci sono, di una non soluzione. Ossia le sirene francesi, allietate da Enrico Letta, filo francese, che ci invitano ad una alleanza strategica con la Francia.
Che casualità! Appena prima della nomina di E. Letta a capo del PD con un voto da partito comunista cinese più che bulgaro e senza primarie, viene fuori questa bella notizia, con annessa visita di Monsieur Beaune in Italia (chiaramente c’è lo zampino francese, che sta cercando di approfittare del caos pseudo militare negli USA post elezioni contestate per convincere gli USA a farsi dare in colonizzazione gestione l’Italia…)
Nel caso, sarà alleanza anche monetaria con Parigi? E soprattutto, sarà solo alleanza Francia-Italia? A dir la verità è probabile: il blocco tedesco certamente non la vedrebbe di buon occhio. E il blocco tedesco comprende ad esempio anche la Spagna, che con la Francia non è mai andata d’accordo (…).
Che si stia puntando dunque ad una valuta Euro Med tra Italia e Francia? Ossia, nel caso, un surrogato del franco CFA usato per colonizzare l’Africa?
Senza contare che tale opzione scatenerebbe senza dubbio le rappresaglie tedesche, trasformando l’Italia in un campo di battaglia conteso da Francia e Germania, con politici cooptati da chi offre di più…
In fondo – ma davvero in fondo alla fila. -, la gente italica, che pagherà il conto naturalmente. Comunque.
Vi rammento, libro di storia alla mano, che chi sta con la Francia ad es. in unione monetaria di norma diventa terzo mondo, (centro) Africa nera francesizzata – ossia colonizzata – docet. Appunto, un neo franco CFA (la valuta controllata da Parigi usata di fatto per fini di colonizzazione dell’Africa centrale francofona da 14 Paesi, LINK, LINK ndr) applicato all’Italia, che effetto avrebbe per la Penisola secondo voi? Io qualche idea ce l’ho….
Ben sapendo che lo Stato francese ha già studiato come applicare una mega imposta patrimoniale per l’Italia (lo giuro, al LINK)(LINK)?. Per ipoteticamente “salvare” la famiglia italica dal crollo economico causato ipoteticamente dall’euro tedesco e non dall’assenza di una valuta sovrana specifica per l’Italia. Magari per il tramite di qualche sovvenzione di politici italiani per vendere tale supposta soluzione al volgo – si, supposta – come panacea.
(Notate, non ho detto Enrico Letta, no, no…)
Vedremo, ma le opzioni per il Club Med EUrico sembrano assai cupe da qui in avanti.
MD
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