Facciamo fin fatica a riportare questa notizia, per quanto è sconvolgente ed apparentemente incredibile. E fa impressione anche solo leggerla riportata. Ma la fonte è davvero importante: Newsweek, uno dei settimanali storici americani in lingua inglese, assieme al Time. Dunque, riportiamo la tesi pubblicata solo ieri da detta testata USA: la nave Evergreen, con i segni marittimi ufficiali (“signs”) – come riportato dalla stessa fonte – uguali alle iniziali della candidata USA nelle elezioni presidenziali 2016, Hillary Rodnam Clinton, trasporterebbe bambini, in un traffico di minori globale che coinvolgerebbe il clan Clinton (il condizionale è d’obbligo). Secondo Newsweek la fonte sarebbe Qanon, elemento di disturbo mediatico negli scorsi mesi – che in alcune occasioni però “ci ha anche preso” – che sembra essere emerso essere prossimo all’intelligence militare USA (…). Ripeto, non ci fosse di mezzo Newsweek, con sua reputazione e la sua storia, non avremmo avuto il coraggio di riportare quanto sopra.
Al LINK il tweet sopra, stesso tweet riportato su Newsweek.
Mai come in questi casi la cautela è d’obbligo, sia chiaro.
Come è chiaro che questa – anche e soprattutto la sua pubblicazione su un settimanale così importante, guardate la proprietà attuale del settimanale, chi è, … – è roba da intelligence al più alto livello. Ben ricordando come l’evento Evergreen sia coinciso con la conclusione delle elezioni israeliane, terminate finalmente con un vantaggio relativamente chiaro di una fazione, quella di Benjamin Netanyhau (che è anche il beneficiario principe della clamorosa apertura a Tel Aviv del mondo arabo avvenuta sotto Trump, ndr). Ossia a capo del paese che di fatto condivide in qualche modo il transito nel Sinai, Israele, essendo ad un tiro di schioppo (letteralmente) dal canale di Suez.
Ben sapendo come Al Sisi, il ras egiziano, da parte di madre sia ebreo algerino, o quanto meno ciò è quanto tutti sembrano sapere in Egitto (ri-BANG, non è vero…?). Egitto che – la ragnatela dei fatti continua – ospita il canale di Suez, quello inaugurato nel 1869 con la suggestione dell’opera forse più famosa di Giuseppe Verdi, inscenata tra le Piramidi, l’Aida.
Canale di collegamento tra Oriente ed Europa da decenni supervisionato nella sua accessibilità da Isreale per conto USA, a garanzia dei commerci mondiali (si noti: dalla sua inaugurazione il canale di Suez è stato invece sotto la “supervisione” – ed il finanziamento, per la sua costruzione – dei poteri coloniali europei, ossia dei franco-inglesi; poi, dopo la fine della seconda guerra mondiale, a pena di forti scossoni nell’area, ci fu il “changeover” a favore di Washington, con Tel Aviv diciamo sentinella, ndr).
Che sia chiaro: vero o falso che sia quanto sopra riportato dalla testata USA, con gli occhi del mondo sulla nave Evergreen che blocca i traffici commerciali mondiali, questo sarà un game changer.
Nel video e nell’immagine sopra l’intasamento di navi nel canale di Suez
Nel senso che comunque Newsweek, se la notizia si rivelerà falsa, è una testata destinata a chiudere (preciso: noi riportiamo giusto la notizia di Newsweek, esplosiva, in forza dell’importanza e della storia del settimanale USA, ndr).[Newsweek, settimanale fondato nel 1933, “passato” per il gruppo Washington Post, è un settimanale USA in lingua inglese che secondo Wikipedia, come circolazione, ha più di 100 milioni di “users”mensili, ndr].
Ben ricordando che – basta chiedere ad un addetto ai lavori – bloccando “così” il canale di Suez, nel modo in cui vediamo sui media, con una nave così grande incagliata pesantemente nel canale, il blocco dei traffici commerciali durerà settimane se non mesi, con innegabili effetti inflattivi sull’economia mondiale. Ossia quanto accaduto non è solo inusuale, è quasi impossibile in assenza di eventi imprevedibili. E con conseguenze economiche tutte da decifrare (…).
Quali possano essere stati gli eventi imprevedibili che hanno causato la deriva della enorme nave, in tal guisa, non mi azzardo ad immaginarli, men che meno a citarli. Visto che la scusa ufficiale di una folata di vento sembra davvero peregrina.
Mai come in questi casi – ripeto – intimare ai lettori la massima cautela è un obbligo, dunque è anche nostro obbligo (per farvi capire: una notizia del genere pubblicata in USA da Newsweek corrisponde ad una notizia sconvolgente riportata da uno dei principali quotidiani e/o periodici italiani; notizia che il tale caso non sarebbe potuta essere trascurata, ossia verrebbe comunque quanto meno riportata nella sua interezza).
Ripetiamo, mai come in questi casi il “work in progress” è necessario, invitando i lettori a verificare non la fonte, direi al di sopra di ogni sospetto, ma la veridicità stessa della notizia, seguendo cosa accadrà nel post evento (ad esempio cosa capiterà dove attraccherà la nave).
MD
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