Al 31.05.2021
Ci sono certe situazioni che semplicemente non hanno rimedio. E purtroppo, nonostante le illusioni, il Recovery Fund non potrà mai risollevare le sorti dell’Italia, sigh!. Detta meglio, gli italiani devono diventare poveri, così è stato deciso (e visto che non si ribellano, significa che a loro va bene) Ovvero, dovranno essere spogliati dei loro beni per pagare il debito totale accumulato a causa dell’euro. E’ semplice matematica, che abbiamo ripassato mille volte con voi.
La realtà è che la casta italica fatta da politici, rentiers, barliccatori professionisti, boiardi e ballerine al seguito, sono tutti d’accordo per dare corda al San Mario Draghi. Il motivo? Per restare sul Titanic ancora un po’, ben sapendo che siamo all’ultima corsa. Come evolverà l’implosione italica, voluta dall’EU che sembra abbia mandato Draghi come liquidatore ultimo?
Al 31.05.2021
Che sia chiaro: ho molta stima delle enormi capacità di Draghi, certamente persona intelligente e preparata. Purtroppo Draghi, nato e cresciuto sotto la bandiera dell’EU, con l’esempio della sparizione di Caffè indelebile nella sua memoria (ossia, ben sapendo che “costa” andare con l’EU) ha costruito la sua carriera sull’euro, nei fatti.
Oltre che sulla base di appartenenze a super caste massoniche globali. Ci sta.
Ossia, il problema che ha l’Italia, oggi, è che, a Draghi in primis, è chiarissimo che l’Italia NON è sostenibile. E l’EU ex coloniale non vede l’ora di sbarazzarsi della costruzione anglo voluta da Londra grazie ai consigli di Mazzini, fatta apposta per far perdere ben due guerre mondiali ai tedeschi.
In effetti l’Italia ha avuto il suo ruolo. Che però oggi sembra stia esaurendosi.
Appunto, l’Italia sta tornando ad essere colonia, spezzata in parti, così sembrerebbe almeno. Purtroppo i suoi sudditi non lo capiscono, troppo intenti a bramare di tornare come prima al Luna Park Italia, dunque prontissimi a farsi vaccinare non per prevenire il virus, ma giusto per tornare a fare la vita agiata degli ultimi 50 anni… dolce vita che invece tutto ci indica che non tornerà!
In tal contesto, Draghi rischia di giocare la parte dell’ultimo vicerè.
E’ chiaro ormai che l’Italia nell’euro non può essere contemporaneamente ricca, democratica ed in pace, riprendendo il sillogismo di Della Pergola, uno degli attributi va tolto.
Dunque, visto che Draghi risponde a poteri più grandi di lui, in primis a Trichet, sovrano del gruppo dei 30 e di chissà cos’altro, non può opporsi ai disegni del fato.
L’Italia in particolare non è economicamente – e socialmente – sostenibile! PUNTO. Ed oggi è arrivata anche la mazzata finale, con l’Anpal a certificare che la disoccupazione nazionale è tripla di quanto prima considerato. Ossia oltre 8 milioni di disoccupati, considerati con i canoni europei.
Tutto questo, si badi, PRIMA dello sblocco dei licenziamenti post COVID, che ci sarà nelle prossime settimane.
Cosa significa?
Semplicemente che con circa 2700 mld € di debito, con una crescita che nel IV trimestre 2021 sarà di nuovo negativa, con l’INPS che non sta più in piedi, con prospetticamente 10 milioni di disoccupati a fine anno, con ca. 16 milioni di pensionati da sfamare (con 23 milioni di pensioni, al LINK, MA CON SOLE 22 MILIONI DI PERSONE IMPIEGATE, ndr), con 110 mld € di spese di sanità all’anno, con oltre 100 mld € di contributo all’INPS, con quasi nessuno che pagherà i contributi il prossimo anno, con le aziende svendute all’estero ecc., è solo questione di poco, non di svariati anni, prima che arrivi la troika.
Come si chiama un regime caratterizzato dall’assenza di opposizione? Risposta: Dittatura (riflettete su come finisce alla fin fine per la gente comune, nelle dittature…)
E tutto questo nel bel mezzo di una sfida tra EU, Cina e USA per il predominio geoeconomico, con gli USA a spingere su l’inflazione, ovunque; e con l’EU terrorizzata di rafforzare l’euro per contrastare dette spinte inflattive esogene, in quanto così facendo smetterebbe di esportare nel mondo anglo, il suo miglior cliente per le merci soprattutto tedesche…
Quando si dice che non c’è soluzione….
Insomma, il mondo intero – capitalista – sta saltando, solo che l’Italia salterà per prima.
L’implosione – facile prevederlo -sarà come quella della Grecia: taglio pensioni, taglio stipendi pubblici, patrimoniali al limite della confisca, reddito di cittadinanza. E forze dell’ordine a rivangare gli splendori dell’ultima dittatura, casomai qualcuno volesse ribellarsi alla ragione ufficiale del disastro, il COVID.
In realtà il disastro parte da lontano, ma i politici non vogliono assumersene la responsabilità, quindi ben venga il COVID a prendersi le colpe.
Per tale ragione anche la Lega, da sempre senza progetti, supporta Draghi, ben sapendo di aver mentito ai suoi elettori con la sfida all’EU.
Storicamente cosa vi dicono questi due grafici? Come dite? Ah si, dimenticavo, “Ma questa volta è diverso”, si si….
Per intanto i primi miracoli dell’era Draghi sono qui, davanti a noi: nessuno avrebbe immaginato una curva dei rendimenti obbligazionari da 10 a 25 anni che rende meno in Grecia che in Italia, da quando Draghi è diventato Premier!
E nemmeno la pubblicazione del segreto di Pulcinella, ossia che la disoccupazione italica reale è TRIPLA di quanto indicato in precedenza.
Resta la domanda di fondo: fino a che punto Draghi sarà disposto ad arrivare per tenere l’Italia nella moneta unica? Sarà disposto ad affondare il paese? Sarà disposto a rischiare varianti post vaccinali ad esempio che facciano carne di porco degli anziani vaccinati, quest’inverno?
Ovvero, sarà disposto a mettere in atto una svolta autoritaria?
Come disse il bravo ed attento Marcelo Cantelmi del Clarin argentino, un nostro oriundo che le crisi profonde del cono sud evidentemente le conosce molto bene, alla nomina di Draghi come Premier: l’Italia sembra prona a rischiare un nuovo fascismo in Italia, di fatto per tenere l’Italia nell’euro. Peccato che tale deriva servirebbe SOLO per fare il bene delle caste politiche ed economiche, a danno del 99% della sua popolazione, che finirà a non avere da mangiare…
Mentre la casta fa la sua dittatura del MAGNA-MAGNA, coi fondi del Recovery Fund, più o meno.
A parte la non sostenibilità del modello economico italiano restando nell’euro, tutte le domande scomode, più un QUANDO che un SE a dire la verità, restano al momento sullo sfondo, inclusa l’atteso arrivo della DEPRESSIONE INFLATTIVA, la variante economica della stagflazione in ambito di cambi fissi (euro) di un paese in profonda crisi da assenza di crescita, da lustri (ed in presenza di materie prime che esplodono come prezzi, ossia come succede oggi, ndr).
Ben sapendo che non bisognerà aspettare molto per avere la risposta, 12 mesi al massimo.
MD