Pubblichiamo dal sito dell’Organizzazione Mondiale per la Vita, una notizia che dovrebbe far riflettere tutti noi. È quanto sta accadendo in Colombia. Stato laboratorio di questo grande esperimento socioeconomico del quale noi stessi siamo le cavie.
Gravi tensioni attraversano il Sud America. Gravi tensioni attraversano l’Europa. La civiltà è scossa sin dalle fondamenta. Ma per capire l’ovvio, noi Europei, abbiamo dovuto sperimentare di persona. E tuttora molti di noi, ancora non sono consapevoli.
Che cosa sta succedendo?
Siamo pronti ad affrontare quello che si prevede essere un momento di prova per la nostra società?
Quello che sta succedendo in Sud America, succederà anche in Europa, in Italia – la cosiddetta terra dell’ “Andrà tutto bene”?
Credete che il potere si fermi di fronte a voi, perché avete rispettato tutte le regole o perché siete dei cittadini responsabili?
Aprite gli occhi. Perché il Male esiste.
Quanto ci proteggerà quella bolla nella quale siamo rifugiati e per la quale siamo disposti a vendere l’innocenza dei nostri figli?
Cosa succederà quando il Male busserà alle nostre porte?
Lo lasceremo entrare?
O forse è già tra noi e non ce ne siamo ancora accorti?
Quanto ci vorrà per aprire gli occhi?
Quale sarà il prezzo del sonno della ragione nel quale siamo immersi?
Siamo impegnati a creare un polo di comunicazione nazionale e internazionale, che raggruppi esperti di ogni tipo, al fine di bloccare l’avanzata inesorabile di un potere pervasivo e virulento, al fine di dare al mondo uno strumento attraverso il quale leggere il mondo, differente dal filtro astuto e malevolo dei media soprannominati manistream.
Ringraziamo l’Organizzazione Mondiale per la Vita, nostro partner fondamentale in questa lotta, e corroboriamo il nostro impegno a collaborare con loro, al fine di superare questa notte oscura, nella quale tante anime sembrano essersi perse.
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Di Silvia Pedrazzini (OMV)
Da alcuni documenti ufficiali, la Colombia sta attraversando un momento di forti tensioni sociali e numerose testimonianze riportano azioni di repressione militare armata contro i cittadini e contro i manifestanti.
Da un osservatorio si parla di oltre 40 morti e molte testimonianze parlano di abusi sessuali da parte dei militari nei confronti di donne e bambine.
La Colombia sta vivendo nelle ultime ore momenti di estrema tensione nella popolazione a causa dell’eccesso di forza da parte di militari e di polizia.
Molti giovani disarmati affrontano i militari ed a distanza ravvicinata vengono colpiti direttamente da proiettili e gas lacrimogeni; la stima parziale è di oltre 40 morti .
All’interno della polizia nazionale c’è un gruppo identificato come ESMAD.
L’ESMAD è stato creato per controllare le marce e le rivolte dei cittadini ma il più delle volte questo gruppo militare è molto aggressivo.
L ‘Osservatorio Nazionale colombiano Comunale sui Diritti Umani ha inviato una lettera al Presidente della Colombia nella quale si evince che vi è necessità di un piano di emergenza sociale.
Dalla lettera si evince altresì che ” vi è una disgregazione territoriale nelle mani dei gruppi di forze armate di fronte alla risposta irregolare dello Stato a questo conflitto, vi è corruzione politica, amministrativa e istituzionale, situazione aggravata dalla pandemia.
Questo è stato assunto come pretesto del suo governo per dichiarare lo stato di emergenza al fine di beneficiare di ingenti capitali dalle banche e grandi corporazioni che co-governano, ma che non hanno affrontato le questioni essenziali della salute o cura della popolazione”.
Nella lettera si fa riferimento anche alle manifestazioni che si sono svolte dal 28 aprile al 3 maggio ” anche se in alcuni casi hanno assunto toni degradati da atti vandalici, sono soprattutto l’espressione di indignazione e disperazione delle maggioranze nazionali che non vedono prospettive di futuro”.
Si evidenzia che le persone manifestano per la riforma fiscale, riforma delle pensioni, riforma del lavoro e della salute.
Il Presidente Duque ha ordinato la vigilanza militare nelle città . In Valle del Cauca molti comuni sono senza elettricità o internet e i cittadini non possono caricare i video degli abusi subiti da parte dell’esercito; in molte città l’esercito ha intimidito i cittadini usando la violenza e in alcuni casi usando violenza sessuale sulle bambine.
Per tali motivi la lettera al Presidente prosegue “Tantomeno la soluzione potrebbe risiedere nell’invio dell’esercito contro la popolazione civile, che porterebbe immediatamente ad una guerra civile dalle conseguenze imprevedibili, perché lo hanno fatto milioni di colombiani nel mezzo della loro disperazione per la sopravvivenza e per la paura della repressione armata. Il momento attuale esige, come molti hanno sostenuto soluzioni sostanziali urgenti”.
Un’altra lettera è stata inviata da diverse Organizzazioni per i Diritti Umani alla commissione interamericana per i diritti umani, nella quale è stata richiesta una visita in loco da parte di un gruppo investigativo speciale che dovrebbe investigare sulla protesta sociale in Colombia.
Dalla lettera si evince che “L’ufficio del procuratore generale della nazione ha mostrato un comportamento asimmetrico e di parte nell’indagine incentrata sulle denunce di agenti statali e omettendo, come in precedenti occasioni, le proprie funzioni in relazione alle denunce di aggressioni ai manifestanti.
Da parte sua, il difensore civico ha mancato di adempiere ai suoi obblighi di controllo dell’esercizio dei diritti nelle marce e ai suoi doveri di garante dei diritti della popolazione”.
Per questo motivo, le organizzazioni ritengono conveniente promuovere e formare un Gruppo Speciale di Investigazione sulle violazioni dei Diritti Umani e sui gravi crimini commessi dalle forze di sicurezza in ambienti di protesta e manifestazioni sociali.
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Link originale: https://www.worldlifeo.com/news/colombia-repressione-armata-contro-i-cittadini-in-protesta-ed-oltre-40-morti-alcuni-dei-quali-minorenni#.YJVv65C3Pn0.whatsapp
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l’Alessandrino
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