Quando le TV in Svizzera hanno annunciato lo spiegamento di forze per il nuovo meeting Russia-USA di Ginevra ho ascoltato molto attentamente. Ha colpito la mia attenzione il fatto che sia stato citato espressamente l’arrivo, oltre a forze di difesa enormi, jet, elicotteri, auto, mezzi terrestri ecc. lato americano, anche di due Air Force One. Avete capito, quello che è stato riportato in TV è stato, due Air Force One. IN effetti le immagini ci dicono che tale aspetto dovrebbe essere ben analizzato.
Aggiungeteci il fatto che NON si sa quando Putin sia arrivato in quanto incredibilmente ha rifiutato il tipico protocollo d’arrivo e ben capite che tutto è possibile (come fosse di fretta?)….
Noi ci limitiamo ai fatti, con un post che vuole essere assolutamente telegrafico, solo informazioni riportate e messe in fila. Certo è che le date, gli orari, la prassi negata, le strane causalità, dimostrerebbero che forse non è tutto come sembra. Ossia che forse siamo prossimi a grandi cambiamenti, magari da collegare al di fatto dietro front rispetto alle prassi vaccinali italiane ipotizzate dallo stesso Mario Draghi negli scorsi giorni, uomo che nonostante le indubbie capacità, sa che la cadrega del potere va pur sempre “mantenuta” nei modi opportuni e sapienti, anche coi dietro front se necessario. Forse – e sottolineo il forse – qualcosa è lì lì per cambiare….
Resta la constatazione che tra l’arrivo di Putin e del primo Air Force One e quello di Biden ci sono 4-5 ore buone di buco, una enormità a certi livelli.
(Io fossi in voi non scommetterei sulla volontà della vera America di fare una guerra nucleare alla Russia; mentre per la Cina e l’Iran il discorso sembra diverso, visto che è direttamente il fato che sembra accanirsi senza soluzione di continuità su grandi dighe e centrali nucleari costruite senza rispettare i criteri di sicurezza basilari, verrebbe da dire…)
Resta la constatazione a latere che a valle dell’incontro ipotetico nel buco tra l’arrivo dei voli aerei in Svizzera da Mosca e dalla base militare di Andrews, il mercato finanziario è impazzito, letteralmente.
Nel senso che ha stravolto le regole della logica, del capitalismo e forse anche del vivere civile.
Ossia a fronte di inflazione USA in forte ascesa fino al 10%, di tassi in forte discesa negli scorsi giorni soprattutto sul decennale e sul trentennale, di una liquidità enorme generata dal nulla dalla Fed, liquidità smisurata ed incredibile (dollari creati dal nulla), a fronte di un paese – gli USA – certamente in crisi interna quanto meno prospettica, ecco invece il dollaro incredibilmente salire. Anzi, inopinatamente salire (e non vi dico nulla dell’oro…).
Gli addetti ai lavori lo sanno, la guerra attuale è prima di tutto economica: se il dollaro scende – come dovrebbe per un paese che sta con due piedi nell’inflazione più struggente e con una stampa di moneta che va verso il Botswana – anche il mondo globalista crolla perchè non ha clienti a sufficienza, svelando l’essenza parassitaria e anomala di tale movimento che succhia linfa a vantaggio di pochissimi a danno dell’intero sistema economico e sociale, conducendo inevitabilmente ad una sorta di neofeudalesimo (…). Quindi “qualcuno” sembra disposto a tutto per difenderlo, il globalismo, dunque a manipolare il mercato, “no problem”.
Certo che, in tutto questo, l’asse anti-Yalta, ossia quello che sta sfidando gli equilibri post WWII oltre a quelli dell’economia capitalistica, è sempre più palese: Cina-Germania-Iran-Turchia.
Che poi era in gran parte l’asse fu nazista, con l’aggiunta del nord Italia della R.S.I. di Salò. Che infatti… Tutto sembra tornare, (vedremo…)
Sappiate che quando capitano queste cose, mani pesanti versano o ritirano dal mercato enormi quantità di moneta, chiamasi anche manipolazione. E che quando capitano così, spudoratamente, anticipano grandi eventi…
Che l’eventuale ghost meeting di Ginevra abbia fatto davvero paura? A cui guarda caso sono seguite le parole bellicose del gen. Michael Flynn, supporter di Trump, che ha appena detto che, a breve – qualche settimana – le cose saranno chiare in Arizona e dunque negli altri Stati contestati? Ben ricordando come il fratello Charles Flynn è stato APPENA nominato capo della difesa militare USA sul fronte verso la Cina, quello Pacifico…
Mai come oggi vale il più classico, “nulla è come sembra”, chissà se i traditori dei sovranismo anche e soprattutto Italiano lo percepiscono….
MD
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