Andrew W. Coy per The American Thinker
Semplicemente non lo sappiamo. Non sappiamo cosa possa venire dopo. La Costituzione degli Stati Uniti tace.
Anche se fosse chiaro, dalle verifiche elettorali forensi, che le elezioni presidenziali del 2020 siano state truccate e che il Presidente Trump abbia effettivamente vinto, non sembrerebbe esserci alcun ovvio rimedio indicato dalla Costituzione degli Stati Uniti per correggere questo torto.
Cosa succederà semplicemente non lo sappiamo.
I Padri Fondatori non hanno scritto nella Costituzione un “cosa succede se” per sistemare le cose.
I Padri Fondatori non scrissero nulla nella Costituzione nel caso in cui i voti per corrispondenza (figurarsi quelli pervenuti attraverso Internet, visto che a quei tempi non esisteva) fossero usati per manipolare il risultato elettorale.
La cosa spaventosa è che — considerando che la risposta alle frodi elettorali non sembra essere né nella Costituzione, né nella Legge Federale, né fra i casi da sottoporre alla Corte Suprema — la risposta non potrà venire che da qualche altra parte.
Da dove, esattamente, ancora non lo sappiamo.
I. Quello che sappiamo è che …
* Analizzando le parole della Costituzione, queste non prevedono alcuna “road map” per risolvere possibili frodi elettorali nelle “elezioni presidenziali”.
* La Costituzione non dice nulla sulla riconvocazione del Collegio Elettorale. Storicamente, non si è mai riunito una seconda volta per una certificazione presidenziale.
* Storicamente, il Compromise of 1877 fu fatto prima che il nuovo Presidente entrasse in carica, non 6-12 mesi dopo. È molto difficile pensare che un analogo compromesso possa essere concordato così in ritardo rispetto all’entrata in carica.
* Sappiamo che nei 4 cruciali “stati viola” ci sono state gravi irregolarità elettorali il giorno, la notte e la mattina seguente alle elezioni.
* L’Arizona potrebbe essere sul punto di cambiare il suo risultato e la Georgia sembra probabile che la segua. La Pennsylvania e il Wisconsin potrebbero essere i successivi. In termini di voti del Collegio Elettorale, tutto questo sarebbe sufficiente perché Trump raggiunga i 270 voti richiesti.
* Sappiamo che il Presidente Trump sta progettando qualcosa di molto grande e importante per quest’estate e che l’America potrebbe sembrare molto diversa entro il fine settimana del Labor Day [6 settembre].
II. Quindi, cosa succederebbe se fosse chiara la mancanza dell’integrità elettorale nei quattro Stati contestati?
* Cosa potrebbe fare la Corte Suprema? Si limiterebbe a dire che la Costituzione è muta, dichiarandosi incompetente? Oppure direbbe che non esiste alcuna Legge Federale per correggere il torto?
* Oppure la Corte Suprema rimetterebbe in carica il Presidente Trump?
* Oppure Biden resterebbe Presidente completando il suo mandato, con i sostenitori di Trump che ribollono ma che non fanno niente?
* Biden e il suo Procuratore Generale, Merrick Garland, dopo che la revisione dell’Arizona dimostrasse la frode, fermerebbero “con ogni mezzo necessario” qualsiasi revisione condotta in qualsiasi altro Stato? Ovvero, bloccherebbero completamente tutti i futuri audit statali?
* Garland/Biden si appellerebbero alla supremazia delle Leggi Federali sui “diritti civili”, federalizzando le “guardie statali” per fermare tutti i restanti controlli?
* È possibile che Biden e Kamala Harris vengano entrambi destituiti e che Nancy Pelosi diventi Presidente degli Stati Uniti? Pensate, Nancy Pelosi come Presidente! In effetti, è lei la Speaker della Camera ed è quindi terza nella linea presidenziale. La Costituzione e la Legge Federale sono chiare su chi sia il terzo in linea: il Presidente della Camera. La Pelosi!
* Il Presidente Trump ammetterebbe che non c’è davvero nulla che la Nazione MAGA possa fare, a parte la violenza, e quindi si concentrerebbe sulle elezioni di mid-term per riprendersi la Camera e il Senato? Questa cosa sarebbe costituzionale e legale, ma funzionerebbe solo se non ci fosse un nuovo furto elettorale nel 2022!
III. Quattro entità sono cruciali in relazione a ciò che potrebbe accadere, nel caso di un’evidente frode elettorale.
* La Corte Suprema. Anche se è ovvio che non voglia occuparsi delle elezioni del 2020, questa potrebbe anche prendere delle decisioni difficili sul risultato elettorale. Probabilmente, la grande paura della Corte è che, se si pronunciasse costituzionalmente contro Biden, i progressisti all’interno dello Stato Profondo semplicemente ignorerebbero la Sentenza. La Corte, di conseguenza, verrebbe spettacolarmente neutralizzata. Davvero una grande paura.
* I militari. Cosa farebbero i militari? Soprattutto se i vertici vanno da una parte ma i soldati dall’altra? I Generali sembrano aver già venduto l’anima a Biden. Quindi, nessuno si sorprenderebbe se restassero con Biden/Harris. Ma cosa succederebbe se i veri soldati andassero invece dall’altra parte? (*)
* I progressisti. Considerando quello che hanno fatto, permesso e applaudito durante le mortali rivolte della scorsa estate, abbiamo un’idea abbastanza chiara su come reagirebbero. Abbiamo già visto la violenza che sono disposti a istigare. Sappiamo benissimo fino a che punto i progressisti si spingerebbero se Biden fosse rimosso dalla Corte.
* I sostenitori di Trump. Si preparerebbero per le elezioni mid-term del 2022, in modo che i repubblicani sotto la guida di Trump possano prendere sia la Camera che il Senato, con una maggioranze a prova di ostruzionismo? Aspetterebbero con passione fino alle elezioni presidenziali del 2024 per sostenere Trump, o diventerebbero più simili ai progressisti decidendo di “prendere in mano” la situazione? Direbbero che “quando è troppo è troppo”, cominciando velocemente a “fare sul serio”, specialmente se la Corte Suprema si pronunciasse costituzionalmente a favore di Trump, ma i progressisti dicessero “no”?
Conclusione: semplicemente non lo sappiamo … non sappiamo cosa verrebbe dopo.
Questa è la situazione in cui si trova l’America, quando oltre la metà del popolo americano crede che i risultati delle elezioni siano molto, molto discutibili, a fronte dell’altra metà che mai permetterebbe la rimozione di Biden/Harris, indipendentemente da ciò che i controlli forensi potrebbero chiaramente mostrare.
La Costituzione è muta, la Legge federale tace, le Leggi statali sono incoerenti e le emozioni sono molto alte.
A questo punto, il compromesso è davvero improbabile.
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(*) Irritualmente, si permetta al traduttore di annotare che il Gen. Charles Flynn, fratello del Gen. Charles Flynn, già “Consigliere per la Sicurezza” di Trump e, forse, suo vero “braccio destro”, è stato nominato Capo di Stato Maggiore per l’area del Pacifico, senz’altro la più importante. Di conseguenza, tenderemmo a non credere che tutti i Generali siano dalla parte di Joe Biden, ma che anche il Pentagono rifletta l’attuale divisione della società statunitense.
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Scelto e tradotto da Franco
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