Ieri nel decreto fiscale è comparsa una norma interessantissima: dal 1.1.2019 sarà possibile mettere addirittura trojan nei computer e nei cellulari per registrare conversazione a casa propria – anche anche a casa dei cittadini -, anche senza il presupposto necessario, come invece era in precedenza, che si stia compiendo un reato in flagrante. Tradotto: solo col sospetto, per le indagini, si intercetta a casa dei cittadini violando una privacy fino a ieri sacra. E questo in aggiunta alle solite intercettazioni telefoniche, ambientali ecc.
Ossia il governo gialloverde pensa evidentemente di far banco con la supposta evasione fiscale Infatti statisticamente l’evasione fiscale italiana – come da ISTAT – è attorno al 12% del PIL, non lontana dall’evasione tedesca, attorno all’11%. Invece dal 2014, con decisione implementata dal solito Monti su indirizzi precedenti, si è imposto per convenzione con l’EU che il PIL italiano “negro”, ossia no dichiarato, sommerso, fosse attorno al 20%, numero imposto dall’alto (vedasi LINK)
Questa fu una “furbizia” (una delle tante che hanno affossato l’Italia, ndr) ancora di Berlusconi, che volle introdurre nel calcolo del rapporto deficit/PIL l’economia non dichiarata al denominatore per poter fare più debito e quindi deficit. In tale maniera il rapporto debito/PIL può essere sforato più facilmente avendo un PIL più grande grazie all’economia sommersa (gli altri paesi EU invece fecero a gara ad utilizzare un rapporto PIL inclusivo dell’economia non dichiarata il più basso possibile, onde implicare minore economia sommersa nazionale, ndr).
Tradotto, il rapporto debito/PIL dell’Italia oggi escludendo l’economia sommersa, negra, non dichiarata dell’Italia sarebbe oltre al 150%. Ecco spiegato il motivo della fobia, in parte giustificata, dell’EU quando bacchetta l’Italia (alla Grecia fu imposta la troika quando il rapporto debito/PIL senza economia sommersa sforò il 140%, ecco perchè Atene non è amica di Roma in questo frangente).
Dunque, tradotto, l’evasione italiana dall’economia sommersa implicata nei numeri dell’EU è molto più alta (circa il 20%) di quella effettiva calcolata dall’ISTAT (circa il 12%).
Da qui il classico “Il sonno della ragione genera mostri“, di Goyana memoria, introducendo enorme repressione fiscale sulla base di una ipotesi falsa di evasione altissima.
E quindi da tale ipotesi falsata dipartono misure atte a combattere una evasione che in larga parte non esiste essendo quella italiana approssimabile – lo ripeto, punto piì punto meno – a quella tedesca.
Il risultato, nel combinato di intercettazioni, pene fino a 5 anni per dichiarazione infedele (ossia la classica evasione fiscale), fattura elettronica tracciabile, limite ai contanti e possibilità della guardia di finanza di accedere a tutti i dati fiscali (e non) in possesso dell’agenzia delle entrate senza autorizzazione di giudici o tassatori, è che l’Italia si sta trasformando in un inferno fiscale.
In tale contesto enormemente repressivo – incredibilmente – si permette invece con la cd. Legge sui Paperoni ai miliardari italiani (a cui hanno aderito anche politici come Carlo De Benedetti, tessera n. 1 del PD, oltre che all’amico di Renzi, Serra, più molti altri cd. miliardari) di rientrare in Italia pagando aliquote di tassazione bassissime, le più basse del mondo escluso Montecarlo – per redditi esteri – nell’ordine anche meno del punto percentuale. E dunque permettendo ad esempio nel caso Ronaldo, di sdoganare comportamenti che in altri Paesi EU simili all’Italia (come la Spagna) lo avrebbero portato addirittura in galera (Ronaldo rischia il carcere in Spagna dopo aver pagato 13.5 miliardi multa; in Italia potrà – pagando 100’000 euro annui – non pagare null’altro di tasse, che invece in Spagna gli costavano appunto milioni all’anno di imposizione fiscale).
Alcuni illuminati in passato dissero, in tempi non sospetti, affermarono che si stava andando verso un fascismo fiscale finalizzato al pagamento del debito detenuto dall’EU, ossia dagli stessi che impongono la nefasta austerità EUroimposta. Oggi, vista anche l’enorme asimmetria impositiva nel trattare i miliardari come Ronaldo rispetto al resto della popolazione locale sempre più povera, l’Italia non sembra troppo lontana dal summenzionato fascismo fiscale.
Vedremo se tale repressione a 360% che non uguali nel mondo sarà un fattore recessivo o altamente depressivo per il PIL nazionale.
Mitt Dolcino
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