Come al solito la Svizzera brilla per correttezza e trasparenza in relazione ai propri stessi concittadini ed utenti. In una lettera del 13.8.2021 ha precisamente indicato che “Swissmedic ha verificato tutti i dati disponibili ed è giunta alla conclusione che potrebbe esistere quantomeno la possibilità di un nesso causale tra i vaccini COVID-19 a mRNA e l’insorgenza di miocardite e pericardite. Le rubriche «Avvertenze e misure precauzionali» ed «Effetti indesiderati» dell’informazione professionale verranno aggiornate di conseguenza. I testi aggiornati relativi ai medicamenti saranno pubblicati su www.swissmedicinfo.ch.“
Dunque, notizia direi importantissima, in quanto toglie complottismo ai dubbi che molti potevano nel caso avere (…). Di seguito abbiamo anche ottenuto accesso, sempre su siti pubblici, al documento completo del vaccino Pfizer, con tutte le caratteristiche e tutti i test fatti sul vaccino, oltre – soprattutto – a quelli non fatti (…). Pubblichiamo di seguito link e documenti, per trasparenza
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In fondo quello che manca oggi è proprio la trasparenza, che ingenera quindi inutili dubbi, sospetti e finanche paura. Ringraziamo dunque le autorità svizzere per aver dato accesso pubblico (basta sapere dove cercare) a tale documentazione, sintomo di grande onestà intellettuale.
Riteniamo infatti che il vaccino debba essere una scelta personale, per chi lo desidera, consapevolmente. E senza nascondere nel caso gli effetti collaterali ed i test fatti e non fatti. TRASPARENZA. I documenti seguono.
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Ad esempio sulla possibilità dei vaccini COVID sopra citati di causare il cancro, riportiamo quanto nel documento di cui al sito (Studi Preclinici/vaccino Pfizer) (LINK, LINK):
Genotossicità/cancerogenicità
“Non sono stati effettuati studi di genotossicità né di cancerogenicità. Non si prevede che i componenti del vaccino (lipidi e mRNA) abbiano un potenziale genotossico.“
Ossia sulla cancerogenicità il vaccino non è stato testato. Punto (dunque i dubbi di Montagnier nel contesto sono legittimi).
In particolare reiteriamo l’aspetto, sotto, che sembrerebbe poter collegare il vaccino Pfizer ad un rischio talidomide, come più volte evidenziato in passato. Ossia un possibile danno al feto e dunque al nascituro (…); sembra infatti che tale indagine sul nascituro non sia stata completata, quanto meno in termini di trasferimento del principio attivo per via placentare e/o via latte materno, disconoscendo gli effetti per il piccolo. Spero, personalmente, se i medici che hanno eventualmente, nel caso consigliato questo medicamento alle gestanti, che abbiano letto bene il documento, sotto. Per completezza riportiamo una parte delle indicazioni che dovrebbero essere quanto meno approfondite (Studi Preclinici/vaccino Pfizer):
Tossicità per la riproduzione e lo sviluppo
“… Non sono disponibili dati su Comirnaty relativi al trasferimento placentare o all’escrezione nel latte materno del vaccino.”
Seguire il LINK per il documento completo
Restiamo dunque basiti sull’atteggiamento italiano di, di fatto, imporre alla popolazione anche se surretiziamente un medicamento con cotante lacune nei test (obbligo vaccino per le mense aziendali; il personale scolastico dovrà essere vaccinato obbligatoriamente? C’è obbligo per i medici di vaccino? Il Green Pass considerato discriminatorio in EU, sulla base dei degli stessi regolamenti EU, viene addirittura vietato in Spagna dalle corti di tutte le regioni autonomiche; mentre in Italia è legge…)
Chiaramente il vaccino COVID è nato da poco e dunque resta impossibile verificare tutti i rischi, si comprende. Ma, parimenti, proprio per i rischi esistenti non verificati a dovere causa tempo, ossia in forza di quanto sopra, imporre in qualche modo tale vaccino alla popolazione rischia di essere non solo sbagliato ma anche potenzialmente perseguibile a termini di legge (…).
Mi chiedo infatti come sia possibile che venga di fatto imposto codesto vaccino se esistono così tanti dubbi sui danni che potrebbero essere ingenerati dallo stesso, visto che dichiaratamente molti rischi non sono stati esclusi nei test ufficiali…
In tutto questo resta l’aspetto allarmante di cui al titolo, emerso poco fa. Riportiamo, sotto:
“Sono state descritte miocarditi e pericarditi associate ai vaccini COVID-19 a mRNA. Swissmedic ha verificato tutti i dati disponibili ed è giunta alla conclusione che potrebbe esistere quantomeno la possibilità di un nesso causale tra i vaccini COVID-19 a mRNA e l’insorgenza di miocardite e pericardite.“.
Forse la spiegazione per quei tanti infarti inspiegabili ed apparentemente incurabili/fatali, che troppo spesso portano alla morte, verificatisi negli ultimi mesi, potrebbero essere da collegare ai vaccini COVID, stando a quanto indicato nel documento allegato.
Work in progress
MD