Rod Dreher per The American Conservative (sintesi)
A questo punto, decisamente, mi stanno trollando:
L'industria dei fumetti, negli ultimi anni, ha lavorato per aumentare la rappresentazione LGBTQ+ e, nel 2021, DC Comics ha fatto un importante passo in avanti. IGN può rivelare in esclusiva che l'attuale Superman, Jon Kent, farà coming out come bisessuale nel prossimo “Superman: Son of Kal-El #5”. Per coloro che non sono aggiornati sull'attuale linea di DC Comics, Jon ha ufficialmente ereditato il mantello di Superman da suo padre, dopo gli eventi del “The Future State Crossover”. Mentre Action Comics esplorava le avventure di Clark Kent fuori dal mondo, il recente “Superman: Son of Kal-El” è focalizzato sul diciassettenne Jon, alle prese con la più grande responsabilità della sua giovane vita. Ma, almeno, ha di nuovo qualcuno con cui condividere quella vita. I fan della serie, probabilmente, non saranno sorpresi dal fatto che Jon stia entrando in relazione con Jay Nakamura, un hacktivista che idolatra la madre di Jon (Lois) e che ha già dato una mano al suo nuovo amico. E, come mostra l’immagine del titolo, i due amici diventeranno qualcosa di più quando condivideranno il loro primo bacio.
Ricordate quest’estate, quando Robin (della serie “Batman”) ha dichiarato di essere bisessuale?
Ebbene, chi ha chiesto questo sviluppo? Chi ha chiesto che i supereroi avessero una vita sessuale, o una vita sessuale gay?
Tutto questo comporta la colonizzazione ideologica del genere super-eroistico, la mitologia moderna dei nostri tempi? Significa che la trasgressione sessuale è diventata la caratteristica definitiva delle figure divine della cultura pop?
Ci piaccia o meno, per un secolo l’identità di Superman si è legata a quella dell’America.
Da un articolo di USA Today del 2013, in occasione del 75° anniversario di Superman:
"Sono del Kansas. Più o meno, è quanto di più americano possa esistere".
Superman (Henry Cavill), nel nuovo film “Man of Steel” di Zack Snyder, racconta della sua educazione nel Midwest, dopo aver lasciato il pianeta Krypton.
Con queste parole, dà agli spettatori anche una piccola lezione di storia sul fatto che egli sia stato, probabilmente, il supereroe più iconico di questo Paese negli ultimi 75 anni.
Certamente, la ricerca dell'identità è un concetto molto umano. Ma ciò che rende Superman e il suo alter ego, Clark Kent, l'eroe americano per eccellenza è che fin dalla sua prima apparizione (1938) riflette la nostra cultura e la nostra società.
Il suo atterraggio di fortuna in un campo di grano e la sua crescita per mano di due agricoltori del Kansas sono, in un certo senso, la storia dell'immigrato americano.
Nella cultura popolare americana, Superman è l’ultimo portatore di virtù eroica. Da oggi, questa virtù include il desiderio omosessuale. Nel bene e nel male, questo è ciò che l’America è nel 2021.
Con questo in mente, dovete leggere questo grande pezzo di N.S. Lyons sulla persona sociologicamente più influente in Cina (anche se non avete mai sentito parlare). Si tratta di Wang Huning, il guru intellettuale degli ultimi tre Presidenti Cinesi, compreso Xi Jinping.
Lyons dice che ci sia proprio Wang dietro l’attuale giro di vite moralista di Xi. Leggete qui:
Nel 1988, Wang (diventato con una rapidità senza precedenti il più giovane professore ordinario della Fudan, Università di Shanghai) vinse un'ambita borsa di studio (facilitata dall'American Political Science Association) per trascorrere sei mesi negli Stati Uniti come visiting scholar. Profondamente curioso dell'America, Wang ne approfittò per girare il Paese come una sorta di Alexis de Tocqueville cinese, visitando più di 30 città e quasi 20 Università. Quello che vide lo disturbò profondamente, cambiando permanentemente la sua visione dell'Occidente e, di conseguenza, le sue idee. Wang registrò le sue osservazioni in un memoir che sarebbe diventato il suo lavoro più famoso: il libro del 1991 “America Against America”. Nel libro, espresse la sua meraviglia per gli accampamenti di senzatetto nelle strade di Washington DC, del fenomeno della droga fuori controllo nei poveri quartieri neri di New York e San Francisco e, infine, delle Multinazionali che sembrano essersi fuse e aver preso la responsabilità del Governo. Alla fine, Wang concluse che l'America stava affrontando una "inarrestabile crisi sotterranea" prodotta dalle sue contraddizioni sociali fra ricchi e poveri, bianchi e neri, potere democratico e oligarchico, egalitarismo e privilegi di classe, diritti individuali e responsabilità collettive, tradizioni culturali e modernità liquida. Nonostante gli americani -- egli dice -- percepiscano di essere di fronte a "intricati problemi sociali e culturali" essi, tuttavia, "tendono a pensarli come problemi scientifici e tecnologici" da risolvere separatamente. Questo non li porta da nessuna parte -- egli sostiene -- perché i loro problemi sono in realtà inestricabilmente interconnessi e hanno la stessa causa principale: un individualismo radicale e nichilista nel cuore del moderno liberalismo americano. Wang sostiene che "La vera cellula della società statunitense è l'individuo perché la cellula fondante della società, la famiglia, si è disintegrata". Nel frattempo, nel sistema americano, "… tutto ha una duplice natura e abbonda il fascino della mercificazione. La carne umana, il sesso, la conoscenza, la politica, il potere e la legge possono tutti diventare un obiettivo della mercificazione che, in molti modi, corrompe la società e porta a una serie di gravi problemi sociali". Alla fine, "… il sistema economico americano ha creato come suoi prodotti principali la solitudine e la disuguaglianza. Come risultato, il nichilismo è diventato il modus-vivendi americano, ovvero uno shock fatale per lo sviluppo culturale e spirituale americano". Inoltre, a parere di Wang, lo spirito americano sta affrontando una serie di sfide da parte di nuovi concorrenti ideali. Riflettendo sulle Università che aveva visitato e citando (con approvazione) “The Closing of the American Mind” di Allan Bloom, nota una crescente tensione tra il razionalismo liberale illuminista e una "giovane generazione ignorante dei tradizionali valori occidentali, che rifiuta attivamente la sua eredità culturale”. "Se il sistema di valori crolla" -- si chiede -- "come può essere sostenuto il sistema sociale? In definitiva Wang sostiene che, di fronte a questioni sociali come la tossicodipendenza, la società americana atomizzata, sradicata e scoraggiata si è trovata con "un problema insormontabile" perché non ha più una base concettuale coerente da cui partire per opporre resistenza. Già sostenitore accanito dell'America, all'inizio del 1989 il giovane Wang torna in Cina e, promosso Decano del Dipartimento di Politica Internazionale della Fudan, diventa uno dei principali oppositori del liberalismo.
Lyons scrive che oggi, quando i cinesi guardano agli Stati Uniti, non vedono un faro di speranza ma, piuttosto, quello che Wang osservò nel suo viaggio in America: una società decadente che sembra non avere i mezzi per invertire il proprio declino.
Ecco ciò che rende il saggio di Lyons degno di essere letto … il rapido aumento della ricchezza, in Cina, ha portato in quel Paese molti degli stessi problemi che Wang aveva visto in America:
Così, mentre hanno ormai rinunciato al vecchio sogno di liberalizzare la Cina, gli americani dovrebbero forse guardare quel Paese un po' più da vicino.
È vero che la Cina non si è mai, nemmeno lontanamente, liberalizzata -- se si considera che il liberalismo è tutto ciò che riguarda elezioni democratiche, stampa libera e rispetto dei diritti umani.
Ma molti pensatori politici sosterrebbero che c'è parecchio più di questo nella definizione completa del liberalismo moderno.
Scopo essenziale del liberalismo è liberare l'individuo da tutti i legami (limitanti) di luogo, tradizione, religione e associazione -- insieme a tutti i limiti materiali della natura -- nel perseguimento dell'autonomia radicale del “moderno consumatore".
Da questa prospettiva, la Cina è stata completamente liberalizzata e il quadro di ciò che sta accadendo alla società cinese comincia ad assomigliare sempre più all'incubo di Wang: una cultura liberista consumata dall'individualismo nichilista e dalla mercificazione.
Lyons riferisce che Wang, di conseguenza, abbia convinto Xi Jinping a reprimere il liberalismo culturale cinese e, quindi:
… è il motivo per cui celebrità come Zhao Wei sono scomparse, perché ai minori cinesi è stato vietato di giocare all'”oppio spirituale” dei videogiochi per più di tre ore alla settimana, perché i gruppi LGBT sono stati cancellati da Internet e perché le restrizioni sull'aborto sono state notevolmente rafforzate. Come ha spiegato un articolo nazionalista promosso dai media statali, se il “divertimento per le tette" dell'Occidente liberale riuscirà a far perdere alle giovani generazioni cinesi "la loro durezza e virilità, allora cadremo ... proprio come l'Unione Sovietica". Lo scopo della "profonda trasformazione" di Xi è quello di garantire che "… le notizie e l'opinione pubblica non siano più in adorazione della cultura occidentale".
Alcuni critici stanno paragonando questa nuova campagna al ritorno della Rivoluzione Culturale. Ebbene, in America (e in senso opposto), è il Wokeness la Rivoluzione Culturale.
È sicuramente molto, molto significativo che le due nazioni più potenti del mondo stiano subendo simultaneamente Rivoluzioni Culturali opposte, dall’alto verso il basso.
Il classico lavoro del sociologo di Harvard Carl C. Zimmerman, “Family And Civilization”, sostiene che il crollo degli Imperi Greco e Romano abbia avuto a che fare con quello delle forze sociali che formavano le famiglie.
Il divorzio dilagante e l’omosessualità non sono stati, in senso stretto, le cause del crollo di quegli Imperi ma, piuttosto, i sintomi della perdita del “senso della famiglia” come nucleo della civiltà.
Quando una civiltà smette di dare alla luce il suo futuro — e cessa di capire perché sia importante farlo — allora è nei guai.
E’ questa la vera crisi globale del mondo industrializzato: il crollo della fertilità.
La lettura del saggio di Lyons, alla luce dell’analisi di Zimmerman, fa sospettare che molti leader stiano trattando i sintomi come se fossero la malattia.
Intuitivamente, la domanda mi sembra sia questa: le società senza religione sono in grado di riprodursi nel lungo periodo?
*****
Link: https://www.theamericanconservative.com/dreher/lgbt-superman-hero-for-woke-america/
Scelto e tradotto da Franco