Mentre nella traviata Penisola si pensa alla terza dose – oltre che all’elezione del presidente della Repubblica, la vera posta in palio -, la Svizzera va in direzione opposta, sul COVID: pensa al prolungamento del Pass a 18 mesi.
“Scellerati politici svizzeri!“, verrebbe da dire a chi guarda solo la pessima TV italica, “non hanno a cuore la propria stessa gente?” A Berna non temono forse il virus?
Direi il contrario: oggi i vaccinati ricoverati, si vede in tutto il mondo, sono sempre di più; ovvero il vaccino non copre dal contagio. Più andremo avanti e più questo sarà evidente, al di fuori degli effetti collaterali del vaccino, invece sempre più mainstream.
In fondo si sapeva già, dall’inizio: il coronavirus è di fatto il virus del raffreddore, che non è mai stato vaccinato in quanto muta troppo rapidamente, ogni vaccinazione sarebbe pressochè inutile. Virus del raffreddore che era pericolosissimo secoli fa, oggi diventato pressochè innocuo a seguito di svariate mutazioni…
In tale contesto ricordo che finora la Svizzera le ha prese tutte, in anticipo, sul COVID: non ha mai fermato le scuole, non ha imposto obblighi vaccinali ai bambini, nè le mascherine nelle scuole elementari. Ecc. ecc.. E nemmeno l’obbligo vaccinale surrettizio.
Eppure, a pochi chilometri dal confine, sono ancora vivi e vegeti (senza dimenticare che il COVID uccide ormai pochissimo! All’inizio uccideva molto perchè si sbagliavano le cure e si vietavano le autopsie, ndr).
Sarà dunque un virus diverso, quello svizzero? Nel caso, si tratta certamente del virus dell’ignoranza politica, in Italia, una constatazione.
Nel senso, ormai è lampante che il COVID Pass, in Italia inspiegabilmente chiamato “Green Pass”, quasi a voler sublimare nel cervello degli italiani quello che verrà dopo (la follia Green dopo la follia COVID?), serva per fini ECONOMICI e non sanitari.
Ossia il Green Pass Italiano, un assurdo nei termini, nei tempi e nei modi, oltre che nel contesto (obbligo surrettizio a farsi vaccinare, ndr) è finalizzato a qualcos’altro. Che per adesso è celato.
Vado ripetendo indirettamente all’Arma dei Carabinieri, una istituzione sana, che alla fine dei conti saranno proprio – appunto – le Istituzioni sane a fare da arbitro. Nel senso, va bene ubbidire agli ordini, senza dubbio per un militare è fondamentale. Ma cosa succederà se e quando le politiche governative dovessero mettere a rischio non solo l’unità dello Stato, non solo la sopravvivenza dello Stato, non solo la sanità pubblica, ma addirittura se si arrivasse a richiedere azioni drastiche contro la popolazione, azioni anche violente, nella sostanza? Ossia minare anche la Costituzione su cui si è giurato….
E’ una domanda che bisogna iniziare a porsi, purtroppo.
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Non c’è da dilungarsi troppo sulla Svizzera e sulle sue sagge decisioni: ha ragione!
Mentre l’Italia vuole la terza dose anche per i vaccinati da circa 6 mesi, la Svizzera pensa alla proroga di 12 mesi, con una durata totale del Pass a 18 mesi. Visto che l’OMS sta in Svizzera, sono certo che a Berna sanno precisamente cosa fare.
Dico questo dopo che la Svizzera ha incredibilmente anticipato di una decina di giorni le conclusioni del G20 di Roma sul clima, in anticipo sul COP26 di Glasgow; ossia neutralizzazione del carbonio ma solo dal 2050, come facevano a saperlo in anticipo è una domanda che secondo noi non va posta (…).
Lo dico da tempo, sull’Italia: quando gli italiani accettarono Tangentopoli, ossia mettere in galera persone per farle parlare (tecnicamente si chiama tortura, ndr), stessa cosa accaduta nel biennio 2012-2014 per eliminare per via giudiziaria anche i residuati “capaci” e “non al sodo” della Prima Repubblica, a Matteoli e Buonanno andò anche peggio, si fece un errore enorme: infatti fu fatto capire a chi tirava le fila dall’estero che in Italia non ci sono leggi, non c’è stato di diritto, si può fare qualsiasi cosa, senza etica, solo tanti conti Ugolino. Basta pagare. Anzi, “comprare”.
Terra di nessuno insomma.
Oggi si pagano le conseguenze, un luogo “ameno” dove anche i miliardari scomodi vengono liquidati in loco (…), forse sapendo già dall’inizio che le istituzioni non arriveranno mai a fare giustizia (o i servizi segreti locali al soldo di chi paga anche nel caso dall’estero per fare qualche lavoro sporco, chissà; l’esempio di “Faccia da Mostro” è dirimente, un poliziotto in servizio attivo che uccideva per la mafia e anche per lo stato, come si legge nero su bianco nel recente omonimo libro di Lirio Abbate…).
Oggi l’Italia sembra diventata un enome laboratorio delle stesse degenarazioni di 80 anni fa, di nuovo, anche oggi, contro gli interessi della popolazione: che infatti sia un abuso il Green Pass italico per lavorare, al di fuori della follia del nome, sta nella legge EU che ne nega la discriminazione. Vi ricordo che in Italia le cd. Istituzioni nazionali arrivarono addirittura a tradurre in modo sbagliato la legge EU, forse per far passare in sordina tale previsione legislativa sovranazionale “ingombrante“, evidentemente sapendo cosa sarebbe successo “dopo“.
La conseguenza sta tutta nelle contingenze attuali, una situazione irrisolvibile per via diciamo democratica: chiaramente non lo avete notato ma si è già in una forma di dittatura, un certo totalitarismo. Oggi siete giusto in attesa della formalizzazione del sangue, come fu per le leggi razziali tanti anni fa, forse…
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Non tutti gli italiani accettano la deriva nazionale
Se mi permettete, chi scrive si toglie dalla mischia. Infatti, non ho mai accettato la deriva italica, tanto da avere una famiglia straniera e vivere all’estero, per farvi capire il progetto, partito da come intuivo sarebbe finita, tempo decenni fa. Nel senso, ritengo che da qui in avanti il leviatano italiano farà di nuovo scuola, nel mondo. La vedo malissimo per i connazionali residenti.
Italiani residenti che in larga parte hanno colpe enormi: in primis, accettare di farsi mettere i piedi in testa, ovvero accettando il non mantenimento delle promesse. Anche mancando lato popolo per altro, se volete, direi di cultura sul metodo (anche nel tenere il popolo italico ignorante c’è stato del metodo, durante decenni).
E poi, per non avere il coraggio di rifiutare di essere presi in giro: chi scrive ricorda gli attacchi che ricevemmo quando ammonivamo pubblicamente che Salvini era un traditore della causa per cui fu eletto. Oggi che dicono quelli che criticavano tale sostanziata osservazione già ai tempi?
Agli italiani evidentemente piace farsi raccontare le fiabe, la realtà dei fatti non è quasi mai importante.
Per molti che se ne sono andati la faccenda è invece molto diversa. Come è diversa per gli stranieri interessati al caos italico: mai accetterebbero la stessa deriva attuale italiana applicata al proprio Paese…
Appunto, oggi la fiaba – come da attese – è diventata incubo.
E, puff, non si sa come uscirne (la prossima fiaba che diventerà incubo, segnatevelo, è quella dell’inflazione negata dai peones della controinformazione in rete ed n TV, con un esercito assoldato a negare l’evidenza: vi annuncio che sarà lo stesso del tradimento salviniano, starà poi a voi prendere nel caso a calci nel sedere chi vi ha illuso e vi ha fatto fare fallimento personale e famigliare, qui resti il presente statement).
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D’ogni modo siate consci che quanto capita innanzi a voi, oggi, non è un caso!
Vista l’assenza di reazione forte e strutturata, posso solo annunciare il più classico “E allora avanti fino alle estreme conseguenze“.
Di per sè davvero estreme, se si intende far vaccinare tutti con vaccini mRNA, a prescindere. Per un fine sconosciuto. Che potrebbe essere, che so, ad es. – prima di tutto – eliminare gli anziani percettori di pensione al fine di salvare l’INPS; o attaccare la salute anche dei giovanissimi per una magari programmata sostituzione etnica degli italiani con stranieri – un lusso vivere nella bellissima Italia, che però è stata costruita dagli italiani stessi-.
Quelle sopra sono ipotesi assolutamente “a caso”, ipotetiche, ben inteso, solo per farvi capire la sostanza (…).
Notate ad esempio la magistratura italiana, oggi: non funziona per difendere le istanze dei cittadini, che manco possono arrivare direttamente in Corte Costituzionale, non è permesso dalle stessi leggi dello Stato (…). Ossia la magistratura NON affronta il problema imperante dell’asimmetria di metodo nella gestione ad es. del Green Pass vs. EU, passando per l’obbligo surrettizio di vaccinazione per lavorare. Ossia per vivere, caso unico al mondo.
E facendo passare in secondo piano il vero aspetto dirimente, indiscutibile: fin da Norimberga è stata esclusa la possibilità di test di medicinali sperimentali sull’uomo. Ed il vaccino COVID sembra avere tali caratteristiche; anzi ha tutte le caratteristiche della fu talidomide, che fece un disastro globale: basti questo per giustificare TUTTI gli scettici al vaccino che rifiutano l’inoculazione fino al termine delle fasi canoniche di sperimentazione previste dall’EMA (…).
Possiamo dunque concludere che gli italiani, oggi, sono semplicemente vittime della loro stessa ignavia, sigh!
In attesa di istituzioni a propria difesa, non resta che scappare dall’Italia, come fecero gli esuli post 1938. Sperando che questa follia abbia presto fine.
MD
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