Il Professor Glenn Diesen, ospite al Valdai Summit, forum di discussione creato dal Consiglio per la politica estera e di difesa, dal Consiglio russo per gli affari internazionali, dall’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca e dalla Scuola superiore di economia (una delle principali università federali della Russia), ci ha rilasciato un’intervista sui cambiamenti storici che stanno avvenendo in Eurasia e di come la Cina e la Russia stiano crescendo in influenza all’interno di questa regione che comprende praticamente tutta l’Asia.
Inoltre ci ha illustrato del pericolo che corre l’Europa. Se non capisce cos sta succedendo, potrebbe ritrovarsi nella periferia di un mondo nuovo, isolata da ogni innovazione e da ogni decisione importante.
Che cos’è l’Eurasia?
Che rapporti ha la Grande regione Eurasiatica con l’Occidente?
L’UE riuscirà a comprendere pienamente cosa sta succedendo al di fuori dei suoi confini?
Russia e Cina stanno lavorando a stretto contatto; non è un’alleanza quella tra le due potenze, è piuttosto un partenariato nato da una necessità: quella di riuscire a controbilanciare l’ingerenza dell’Occidente.
Nascere da una necessità non significa però vivere della stessa necessità per cui si è venuti al mondo.
La Russia per oltre trecento anni ha provato a integrarsi con l’Occidente. Nel bene o nel male. C’è sempre stata una pulsione russa verso Occidente. Oggi questa tensione sembra essersi dissolta. Oggi la Russia rivolge la sua attenzione alle potenze asiatiche, desiderosa di rimettersi in gioco in uno scacchiere nuovo, sul quale la sua sovranità è rispettata e dove nessuno è meglio di nessuno.
La Cina ha accettato il suo ruolo di “Primus inter pares”. La potenza economica della Cina la rende leader economica incontrastata della regione Eurasiatica. E questo alla Russia può stare bene, purché i suoi interessi nazionali non vengano sovrastati.
Una differenza abissale con l’UE e con il suo modo di intendere le relazioni tra Stati membri, che sembrano sempre meno stati e assomigliano sempre più a colonie.
Cina e Russia sono i due motori principali della Grande Eurasia, sono le potenze promotrici questa iniziativa, sono le due colonne dell’ordine multipolare emergente, che ogni giorno diventa sempre più tangibile.
Un ordine multipolare che è stato latente per decenni, che finalmente trova espressione, non solo nella volontà di Russia e Cina, ma anche dalla miopia di un Occidente che non riesce ad accettare il fatto che ci possano essere altri attori nel dramma internazionale.
Il terzo grande membro della Grande Eurasia è l’Iran. Vitale per il controllo del Sud di questa enorme regione, ha finalmente trovato una sponda in Russia e Cina per svincolarsi dall’oppressione Occidentale.
L’UE farebbe meglio a riconsiderare la sua posizione. Non a rinnegare la sua amicizia storica con gli Stati Uniti. Tutt’altro. Gli Stati Uniti sono partner fondamentali per l’Europa. Il problema è che l’Europa deve ricominciare a camminare con le proprie gambe. Deve cercare una propria indipendenza dall’alleato americano.
Il Professor Glenn Diesen, che ringraziamo, ci ha illustrato le dinamiche geopolitiche che animano il nostro globo in questa bellissima intervista.
Per vedere l’intervista su Rumble, cliccate qui:
O su YouTube:
Abbiamo anche parlato del suo ultimo libro: “Europe as the Western Peninsula of Greater Eurasia
Geoeconomic Regions in a Multipolar World”, libro fondamentale per chi vuole capire meglio che cosa sta accadendo e perché dal punto di vista storico ci troviamo in questa situazione.
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l’Alessandrino