Redazione: Mai avremmo creduto di dover assistere ad una dissonanza talmente evidente tra l’informazione mainstream e le prove sempre più lampanti che la più grande sperimentazione della storia umana non sta andando come promesso. Un vaccino sperimentale di cui evidentemente non si sapeva proprio niente, tant’è vero che inizialmente con una o due dosi si doveva essere immunizzati a vita, ora c’è il “richiamo” e si comincia a parlare della quarta dose, mentre in Inghilterra si parla già di fare un richiamo ogni tre mesi. E poi ci sono gli effetti collaterali, tanti, troppi, evidenti. Prima le trombosi, che hanno imposto lo stop ad Astrazeneca, poi le centinaia di calciatori ed atleti che hanno iniziato improvvisamente ad accasciarsi tenendosi il petto, per non parlare di bambini e ragazzi, obbligati di fatto alla vaccinazione pur non essendo a rischio coronavirus che ora, come risulta dallo studio statunitense sotto riportato, sono sempre più vittime di miocarditi, pericarditi e attacchi di cuore.
Una dissonanza che rende legittimo un dubbio atroce. Non è che uno dei motivi per arrivare al 100% di copertura vaccinale, anche a sfregio della Costituzione e senza preoccuparsi di esporre i bambini a dei rischi incalcolabili, sia quello di far sparire completamente l’unico “gruppo di controllo” rimasto, quello dei non vaccinati, in modo da poter attribuire gli effetti avversi della sperimentazione ad una nuova opportuna “variante”? (“a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”, cit. Andreotti)
L’American Heart Association ha pubblicato un nuovo studio che ha scoperto che il 98% di tutti i casi di miocardite tra i bambini è dovuto alle iniezioni di mRNA Covid-19.
Il nuovo studio è stato condotto da dozzine di medici e scienziati di diverse università, ospedali pediatrici e scuole di medicina negli Stati Uniti ed è stato pubblicato sulla rivista “Circulation” dell’American Heart Association (AHA) il 6 dicembre 2021.
I ricercatori hanno studiato 139 bambini e giovani adulti con 140 episodi di sospetta miocardite, di cui 49 confermati e 91 probabili. La maggior parte dei pazienti era di sesso maschile (126) e l’età media era di 15,8 anni.
La miocardite è l’infiammazione del muscolo cardiaco, mentre la pericardite è l’infiammazione delle sacche protettive che circondano il cuore. Entrambe sono condizioni estremamente gravi a causa del ruolo vitale che il cuore svolge nel mantenere in vita una persona e del fatto che il muscolo cardiaco non può rigenerarsi. Una grave miocardite può portare all’arresto cardiaco e annientare la vita di una persona.
I risultati mostrano che la sospetta miocardite si è verificata in 136 dei pazienti, pari al 98% di tutti i casi di miocardite. L’iniezione di Pfizer è stata responsabile di 131 (94%) di questi casi, di cui 128 (92%) si sono verificati dopo la seconda dose.
I ricercatori affermano nelle loro scoperte che il sintomo più comune era il dolore toracico, che si è verificato nel 99% dei pazienti e che 26 pazienti (19%) sono stati ricoverati in terapia intensiva a causa dell’evento.
Secondo un recente aggiornamento pubblicato dal MHRA, l’autorità di regolamentazione dei medicinali del Regno Unito, al 17 novembre 21, ci sono stati 686 casi di miocardite e 578 casi di pericardite segnalati come reazioni avverse alle iniezioni di Covid-19. I quali fanno parte dei 18.354 disturbi cardiaci segnalati con 290 decessi.
Tuttavia, è noto che esiste una grave sottostima delle reazioni avverse con la MHRA che ha precedentemente dichiarato che solo il 10% delle reazioni avverse sono riportate.
Il 29 novembre 2021, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (“UKHSA”) ha riconosciuto che i disturbi cardiaci sono un rischio dei vaccini contro il Covid. L’UKHSA ha pubblicato una guida clinica per supportare l’individuazione e la gestione dei casi clinici di miocardite e pericardite associati alle iniezioni di Covid. In particolare, per i bambini e gli under 40.
La prima sezione del consiglio clinico dell’UKHSA – “Background” – elenca alcuni punti importanti. Il quinto è che un’alta percentuale di bambini ricoverati in ospedale soffre di miocardite.
All’inizio di settembre, il Comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione (“JCVI”) non era stato in grado di giustificare l’estensione dell’iniezione sperimentale ai bambini . È noto che i bambini raramente soffrono di gravi malattie da Covid-19, figuriamoci se perdono la vita, e i vaccini contro il Covid-19 non prevengono l’infezione o la trasmissione. La decisione del Chief Medical Officer per l’Inghilterra Chris Whitty e dei suoi colleghi di vaccinare i bambini, e la decisione del governo di attuarla, non hanno precedenti. Prima di questo, il consiglio del JCVI era sempre stato seguito.
Ma ora in nome della variante Omicron il consiglio non è stato seguito e a tutti i bambini di età superiore ai 12 anni verrà messa a disposizione una seconda dose, nonostante le autorità sappiano che i bambini hanno molte più probabilità di soffrire di miocardite dopo la seconda dose, come confermato dal nuovo studio pubblicato dall’American Heart Association.
Scelto e tradotto da RobertoX
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet (Google Image), oltre che – in generale – i contenuti, per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.