Tyler Durden per Zero Hedge
Le elezioni euro-parlamentari della scorsa settimana hanno segnato in assoluto il peggior risultato della CDU in un’elezione di tipo nazionale.
Il fatto che CDU/CSU abbiano perso il ruolo di più grande Partito [in Europa] del più grande paese dell’UE rappresenta l’ultima goccia per la Cancelliera Angela Merkel che, secondo quanto riferito, si rammarica della decisione dello scorso anno di farsi da parte come leader del Partito, per aprire la strada al successore che lei stessa aveva scelto, Annegret Kramp-Karrenbauer, ovvero AKK.
Secondo i media tedeschi, la Merkel è tal punta irritata con AKK per la serie di passi falsi compiuti come leader della CDU, da decidere di ritirarle il sostegno politico, gettando alle ortiche i ben definiti piani di successione.
La convinzione della Merkel che AKK come Cancelliera non sia “all’altezza del compito”, è apparsa chiara quando alcuni esponenti della CDU hanno fatto pressioni perché si dimettesse rapidamente, per dare ad AKK migliori possibilità di ottenere un mandato a tempo pieno nel 2021.
Anche se la sua capacità d’influenzare il Partito, dopo averne consegnato il controllo, è ovviamente limitata, la Merkel può ancora frapporre un ostacolo enorme decidendo di non spendere più il suo capitale politico nell’aiutare AKK, le cui possibilità di ottenere il cancellierato stanno svanendo sempre di più.
La decisione della Merkel di ritirare il sostegno alla sua ex protetta è solo l’ultimo segnale della sua decisione di restare Cancelliera almeno fino al 2021, quando il suo mandato scadrà – e questo nonostante le crescenti pressioni di AKK e di altri membri del Partito perché si faccia da parte prima delle prossime votazioni.
L’ultimo conflitto fra le due donne è scoppiato dopo che la settimana scorsa AKK ha tenuto un’estemporanea conferenza stampa per esaminare gli scarsi risultati della CDU nelle euro-votazioni, un conflitto che a detta di molti “produrrà momenti di grande imbarazzo tra la Merkel e AKK”.
E poi, chi lo sa? Se i contrasti fra le due leader conservatrici continuassero ad intensificarsi, la Merkel potrebbe di nuovo cambiare idea e decidere di competere per un senza precedenti quinto mandato. Ha certamente la popolarità per farla diventare una cosa credibile.
In questo momento la Merkel ha molti incentivi a rinviare il suo ritiro da leader della CDU. Il Partito non solo è stato preso a sberle nelle ultime due elezioni nazionali, ma il tasso d’approvazione di AKK è recentemente sceso di tre punti, al 36%, secondo l’emittente ARD.
E’ il livello più basso da quando è diventata leader della CDU ed inoltre è di quasi 20 punti inferiore a quello della Merkel. La posizione di AKK è stata compromessa da una serie di gaffe, fra le quali una battuta osé sui transessuali che le ha alienato molti moderati.
In questo modo ha aggiunto al danno della popolarità in calo la beffa della crescita dei Verdi, che la scorsa settimana hanno raddoppiato i voti rispetto alle elezioni europee del 2014, toccando il 20%.
Comunque, se insistesse con questa sua intenzione [quinto mandato], non saremmo sorpresi nel vedere Angel Merkel paragonata ad altri famigerati leader autoritari tedeschi.
Presto sarà il momento di ricordare alla Merkel che, restare “imperatrice tedesca”, sarebbe come se Trump perdesse le presidenziali del 2020 per poi rifiutarsi di rinunciare alla Casa Bianca o, peggio ancora, se nel 2020 vincesse le elezioni per poi candidarsi ad un terzo mandato.
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Link Originale: https://www.zerohedge.com/news/2019-05-28/merkel-unretires-chancellor-determined-remain-power-until-2021-succession-plan
Scelto e tradotto da Franco
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