Redazione MD:
EDF, la compagnia nucleare francese, fino a metà degli anni duemila proprietà diretta del ministero della difesa francese, azienda che detiene le centrali da cui si ricava il materiale contenente plutonio per le bombe atomiche d’oltralpe, ancora oggi per circa l’83% è di proprietà statale. Più circa il 2% per i dipendenti. Anzi, EDF è una delle aziende contemporaneamente più strategiche e più sindacalizzate di Francia.
Ma i sindacati francesi non sono fessi e svenduti come molti sindacati italiani, no! Sono anzi molto attenti agli equilibri interni francesi ed agli interessi nazionali.
Ossia, visto che EDF garantisce anche le vacanze dei dipendenti in resorts per le maestranze in tutta la Francia, ad EDF i sindacati tengono molto. Dunque, scordatevi che durante una supposta emergenza prezzi energetici in EU i sindacati blocchino le proprie centrali nucleari; emergenza da cui EDF guadagna montagne di denaro per altro (a partire dal 2022, ndr). Visto che il costo dei produzione nucleare è bassissimo, frazioni minime rispetto al prezzo di mercato attuale…
Peccato che incredibilmente leggiamo che la fermata dell’ennesimo reattore nucleare francese dipenderebbe da scioperi.
Ve l’abbiamo già scritto negli scorsi giorni: questa crisi energetica è voluta dall’EU. Ossia in primis dalla Francia, lato energia: prima non riempiendo gli stoccaggi gas, in modo direi apparentemente concordato tra varie aziende a nord del Gottardo. E oggi fermando le centrali nucleari. Fino ad arrivare a gennaio 2022, con la NECESSITA’ di un reset. Ossia di un blocco industriale in selezionati paesi, via stop all’energia fornita (all’estero in primis?). Andrebbe magari verificato come Peugeot operi ad esempio – comparabilmente – negli stabilimenti auto francesi rispetto a quelli italiani. Forse vi è sfuggito che da tempo Mirafiori produce mascherine e non auto?
Più chiaro: stanno preparando i razionamenti/blackout di gennaio prossimo, con regia francese. L’obiettivo primario è – manco a dirlo – l’Italia, da depredare. O lo capite e prendete contromisure (…). O verrete strozzati. Alla fine, lo abbiamo detto: pur di tenere vivo l’euro Parigi e Berlino sono disposte a tutto. A TUTTO. Soprattutto se a pagare il prezzo più caro è l’Italia.
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Tyler Durden per Zero Hedge
La crisi energetica francese è peggiorata nel corso della notte, quando l’ennesima “centrale nucleare” ha dovuto ridurre la produzione.
I prezzi dell’elettricità sono saliti dopo che il Governo ha chiesto a una delle più grandi società del settore di riavviare alcuni reattori nucleari, visto il freddo clima invernale.
La scorsa settimana, dopo aver chiuso due “centrali nucleari” come conseguenza dei controlli di sicurezza che hanno trovato crepe nei reattori nucleari, Électricité de France S.A. (EDF) — un’azienda elettrica francese di proprietà dello Stato — ne ha dovuto chiudere un’altra lunedì.
EDF ha detto che l’interruzione non pianificata della “centrale nucleare” di Bugey, nella Francia orientale, era dovuta a uno sciopero. La produzione del quarto reattore è stata tagliata da 800 a 180 megawatt.
Come conseguenza della chiusura di questa centrale, la rete elettrica francese è ancor più sotto pressione.
Domenica, il prezzo dell’energia elettrica day-ahead è salito al livello più alto dal 2009 — e il lunedì successivo è stato fissato ancora più in alto.
Il gas naturale europeo, a sua volta, è salito sopra i 143 euro.
Almeno il 25% dei 56 reattori atomici di EDF sono offline per manutenzione. Il fatto è davvero insolito in questo periodo dell’anno, considerando che nell’emisfero settentrionale comincia l’inverno.
Un’ondata di freddo ha immerso gran parte del Paese in un gelo profondo e, di conseguenza, è aumentata la domanda di energia.
Come ovunque in Europa, lunedì la crisi energetica francese è peggiorata, con i prezzi dell’energia elettrica dalla Francia alla Germania che sono cresciuti notevolmente.
Lunedì, in Germania, i prezzi hanno raggiunto livelli record.
EUROPEAN ENERGY CRISIS: Day-ahead electricity prices across much of Europe set fresh and frightening record highs. Germany jumps to an incredible €431 per MWh. At current prices, energy-intensive industries will rather shut down and re-sell their power on the spot market pic.twitter.com/GZFaxLEJei
— Javier Blas (@JavierBlas) December 20, 2021
Il Ministro francese dell’Ecologia, Barbara Pompili, ha chiesto a EDF di riavviare alcune “centrali nucleari” per evitare blackout.
“Ho chiesto che i dipendenti di EDF lavorino per accelerare la riapertura, per far fronte ad eventuali carenze”, ha detto la Pompili.
Si prevede che le temperature si aggireranno intorno agli zero °C in diversi Paesi europei, questa settimana, a fronte di una crisi energetica che peggiora sempre più.
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Link: https://www.zerohedge.com/commodities/another-french-nuclear-reactor-cuts-output-due-strike
Scelto e commentato da Mitt Dolcino