Il governo tace sugli aumenti dell’energia elettrica e gas per il 2022. C’è tempo, siamo solo al 29.12!
Questi burloni di romani-politici, vorranno fare uno scherzo!! Anzi, la sorpresona! In effetti la tecnica “alla Goebbels italicus” sarebbe sopraffina: non parlare degli aumenti, poi quando li riceveranno in bolletta a fine gennaio, “Carramba che sorpresa!” In effetti il punto è forse solo quello di far eleggere prelevandolo dalla super-casta il Presidente della Repubblica, senza traumi: e se non dicessero nulla degli aumenti colossali- stile Zimbabwe – fino a tale data?
Dei geni!
Sappiate che ci impegniamo a fare le pulci ai prezzi delle ricariche elettriche de 2022 vs. diesel! Per un’auto classe media-alta e per una piccola. Faremo i conti assieme, cari lettori!
Diesel vs. elettrica.
Per intanto abbiamo letto bene i contratti ad esempio di Enel X, che sembrerebbe collegare la ricarica alla fornitura casalinga con ENEL Energia (…). Abbiamo visto penali anche sul tempo di ricarica di altri operatori. CI siamo fatti una cultura su quanto tempo (tanto) sia necessario per ricaricare un’auto elettrica in base al costo di ricarica…
E abbiamo rilevato che, prendendo per buone le stime di Nomisma, il prezzo al kWh per la fornitura elettrica classica a gennaio prossimo dovrebbe attestarsi per una normalissima utenza domestica, contratto di Enel Servizio Elettrico, a 0.41 euro/kWh.
(L’operatore BeCharge stima OGGI offerte senza particolari abbonamenti per le ricariche elettriche anche superiori a 0,7 €/kWh, annunciate nelle scorse settimane: chissà se e di quanto aumenteranno tali prezzi da gennaio/febbraio 2022!)
Intanto le industrie italiane addirittura si rifiutano di aprire i battenti a gennaio, tanto è enorme la salita di prezzo, senza un aiuto di Stato. Aiuto che, stante la bolletta energetica circa triplicata (da ca. 30 a ca. 90-100 miliardi di euro, 2021 vs. 2022, con gas e power a prezzi di mercato, ndr), sembra difficile, le imprese mi sa che non possono sperare in molto. A meno di usare il fantasmagorico prestito a se stessi del PNRR (all’80% circa sono soldi degli italiani, che andranno restituiti, ndr) non per fare crescita ma per salvare dalle bollette pazze la grande industria….
(Ovvero per aumentare il debito statale italiano)
Auguri!
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Dunque, visto che per le auto elettriche si suppone di dover necessariamente avere una infrastruttura aggiuntiva oggi inesistente, dunque da costruire/da pagare/da finanziare, o colonnine o svariate migliaia di euro ognuna delle prese di corrente in locale, è chiaro che il prezzo per la ricarica dell’auto elettrica – stante il prezzo 2022 dell’energia per le utenze ad es. residenziali a 3kW, resti già ampiamente ammortizzate – questo non potrà che essere decisamente superiore della fornitura casalinga!
O meglio, se tale prezzo di ricarica fosse inferiore ad una utenza domestica sarebbe un incentivo, direi anche indebito se non risultasse sostenibile (…). O anche un cd. dumping se volete… Chissà!
Questione di logica. Vedremo comunque, tempo al tempo.
Dateci 2-3 settimane, aspettiamo gli aggiornamenti del prezzo dell’energia elettrica residenziale, prima dell’ARERA/l’Autorità. E poi i costi quelli delle centraline di ricarica per auto: vi sottoporremo la nostra analisi, per i vostri commenti.
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Facciamo presente che ad oggi, onde evitare di avere conflitti di interesse, questo sito non dà la possibilità di fare donazioni, ossia nessuno può versarci dei soldi privatamente.
Questo per garantire piena trasparenza sul metodo. Sui fatti e sui dati, ovvero sugli argomenti, quelli dell’analisi annunciata sopra intendo, diesel vs. elettrico, saranno i lettori a valutare i fatti.
Le fonti saranno fonti pubbliche, visto che la matematica è poca cosa.
Ah, un dettaglio: questo sito è prettamente composto da ingegneri o equivalenti, con la collaborazione di fisici, economisti ecc. Metteremo in piedi un team di livello per fare detta valutazione, statene certi.
Nel contesto, chi ci legge sa benissimo che riteniamo la transizione green praticamente un furto soprattutto a danno delle gente dei paesi europeriferici; ovvero che non sia sostenibile nei termini che ci sono stati dipinti da Bruxelles (la supposta “zero emission” delle auto elettriche è tutt’altro che zero per altro, vedasi LINK). Dunque, avendo imparato per altro dal ns. Meridione come un certo nord affama/ha affamato un certo sud, gli autori sono per lo più diciamo alpini, state certi che riteniamo di sapere con che metodo e con quale attenzione andrà giocata questa partita.
Per l’Italia.
MD