Draghi senza il Quirinale se ne andrà da Roma, a breve, lasciando il potere romano in balia degli eventi, solo questione di tempo. Il motivo è semplicissimo: è lui ad aver mandato avanti l’agenda dei vaccini obbligatori e dei Green Pass. Ossia quei famigerati documenti verdi necessari per lavorare, a breve rinnegati dalla Corte Costituzionale (appena qualche giudice illuminato avrà il permesso di fare richiesta di verifica costituzionale alla Consulta, ndr).
Infatti Draghi al Quirinale avrebbe la copertura necessaria per non essere nel caso inseguito dalla giustizia per eventuali crimini legati ad effetti collaterali nefasti dei vaccini non testati canonicamente dall’EMA (…). Ovvero, andrà a coprire un ruolo con esenzione delle responsabilità penali durante il mandato, ad esempio come presidente della Banca Mondiale o dell’FMI. O anche, Presidente della Commissione Europea. O sarà senatore a vita, sebbene propenda per ruoli esterni all’Italia, giocoforza.
Una “colpa potenziale” troppo grande quella dell’ex Presidente BCE, per quanto sopra indicato; dunque sconsigliabile per chiunque tiri le fila renderlo plenipotenziario italico per 7 anni (…).
D’ogni modo, come ben sapete su questo sito, non riteniamo ci sia nulla da salvare della classe politica italiana attuale. NULLA. Dunque inutile remare contro corrente, che si schiantino, è inevitabile che succeda.
Ma il Presidente della Repubblica resta cosa diversa: è l’ancora di salvezza del Paese, che comanda i giudici e soprattutto i Carabinieri, la forza di interdizione militare-poliziesca in grado di gestire praticamente tutto in Italia, se vengono investiti di tale responsabilità. Per dirvi, i Carabinieri furono quelli che arrestarono Mussolini all’uscita dall’incontro con il Re, quando venne esautorato.
E furono gli stessi che, tanto erano temuti, i tedeschi sciolsero come Arma nella famigerata R.S.I., lo stato fantoccio tedesco nel nord Italia; infatti l’amata Arma sopravvisse solo a sud dell’Italia, grazie al padre del compianto gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, Romano, che la ricostituì lontano dai nazisti (o vicino agli USA se preferite).
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L’EU è disposta a tutto per evitare che l’Italia risolva i suoi problemi: perchè questo significherebbe la fine dell’euro!
Il prossimo Presidente della Repubblica dovrebbe essere un novello Quintino Sella, dotato di sano pragmatismo e con capacità tecniche superiori, con grande conoscenza della Storia, soprattutto economica. Anche un “visionario pragmatico”, alla sua maniera, se volete. Ma sempre tecnico.
Perchè – sappiatelo – a fine marzo il COVID e le mascherine “finiranno” come argomento mainstram; il Green prenderà il suo posto, i problemi dell’ecologia intendo. A tal punto il vero problema italiano, oltre agli effetti collaterali dei vaccini inoculati a tanta e forse troppa gente (visto che il vaccino non è testato in modo standard dall’EMA, essendo di fatto tanto sperimentarle quanto fu la talidomide, due casi drammaticamente simili, ndr), emergerà nella sua interezza. E sarà squisitamente economico.
Ovvero far ripartire un Paese bloccato dai decreti liberticidi di Draghi et al. E difendersi dagli attacchi al debito italiano, da ripagare con gli assets delle famiglie della Penisola. Un Paese da troppo tempo oggetto di interessi stranieri/EUropei; all’occorrenza per farlo a pezzi, se possibile, comunque da acquisire per un tozzo di pane dopo averlo fatto apparire povero, per costringerlo alla svendita.
Il prossimo Presidente dovrà avere capacità dialettiche, ma essere fermo, conoscendo benissimo tutti i trucchi economici per far ripartire il Paese. E per difendersi da vicini ingombranti.
Dovrà inoltre essere vicino agli USA come nessuno oggi a Roma, vera ancora di salvezza italiana da quasi 100 anni. Ovvero dovrà saper dialogare con gli nostri oriundi, che ci daranno una mano, statene certi.
Dovrà essere un soggetto capace di dialogare anche con l’EU, ma senza farsi mettere i piedi in testa. E cercando di valorizzare i punti di forza italiani, che sono tanti.
Parimenti dovrà avere il coraggio di sporcarsi le mani mettendo a posto quello che oggi in Italia non funziona, dando impulso forte al Governo, alla Cossiga-Pertini insomma, che guarda caso furono contigui.
Finalmente, il centro destra dovrà poter emergere, dopo i disastri fatti al Paese dalla politica di sinistra o pseudosinistra europeista troppo prona a difendere gli interessi stranieri più che italiani, negli ultimi 10 anni. Sebbene l’aspetto politico abbia poco significato, oggi: assai più importante sarà l’uomo e soprattutto le competenze.
In ultimo due parole su Berlusconi: non sarebbe un buon esempio per i figli, per le giovani e per gli italiani in genere. Chi scrive ha supportato la sua resistenza alla Troika EU nel 2011, avendolo per altro difeso a spada tratta nel contesto. Ma Berlusconi fu sconfitto, dall’EU. Dunque non è un buon candidato per il Quirinale, oggi, comunque.
Oltre a collegare la sua reputazione, grandiosa nel business e nello sport, dubbia a dir poco nella sua vita privata post morte della madre, a quella di un intero Paese.
Andiamo avanti, la speranza c’è di un miracolo in zona Cesarini.
MD
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Image: thanks to Anthony Garand, https://unsplash.com/photos/7rehTDIfR8o