Come ben sapete, ormai lo spread più importante per l’Italia è quello che indica quanto siamo lontani dei tassi di finanziamento a 10 anni della Grecia rispetto al Bund tedesco. Ad oggi Atene, in rappresentanza di uno Stato di fatto fallito, dove la Troika ha razziato tutto, anche le pensioni, paga si’ più dell’Italia ma giusto un nonnulla: 0.35%. A gennaio l’Italia pagava, più o meno a parità di tassi tedeschi, l’ 1,6% in meno, ossia c’è stato un tracollo nella fiducia verso il nostro paese. Cosa sta sbagliando l’Italia?
Non c’è molto da aggiungere: quando l’Italia pagherà più per finanziarsi della Grecia, allora diventerà un paese fallito (di questo passo succederà entro il viaggio in America di Salvini, la prossima settimana). Anzi, il vero paese fallito dell’Occidente sarà Roma a capo della Penisola Unita, visto che a tal punto la Grecia sarà sulla via della redenzione. La colpa in tale caso è sempre dei governanti. Cosa stanno sbagliando i gialloverdi? Come ben sapete chi scrive ritiene che aver ritenuto che l’uscita dall’euro non fosse più un obiettivo perseguibile, lato Lega (con un voltafaccia visto poche volte nella storia Repubblicana), è stato un errore ciclopico. Al pari della firma con la Cina dell’accordo sulla Via della Seta, sempre con sponda leghista (vedasi Centinaio che firma i pre-accordi con Albaba, …, nel dicembre 2018, oltre all’accordo turistico a gennaio 2019, ndr).
Secondo chi scrive il vero nuovo errore marchiano a livello politico sta però altrove; ossia oggi è pensare che l’Italia sia troppo importante è grande per fallire, corrente di pensiero tanto di moda in quel di Roma dove evidentemente ancora pensano di essere Caput Mundi, dopo ben 2000 anni passati a lustrare le scarpe del potente di turno.
Sta volta ci facciamo male davvero: tutto il mondo occidentale sembra coalizzato contro l’Italia, per ognuno prenderne un pezzo (e l’Italia scelleratamente litiga con tutti). Infatti i “nostri” stanno purtroppo litigando con EU, Germania, Francia, anche con gli USA. Pensate che Salvini, nonostante il grasso successo sovranista delle elezioni di domenica, NON verrà incontrato da Trump la prossima settimana, il leader leghista vedrà solo Pence, il vice senza potere (non vedrà nemmeno Pompeo). Pence che comunque gli chiederà di tornare indietro rispetto agli accordi con Pechino, non si scappa.
Auguri a tutti, temo il futuro dell’Italia starà nella risposta ad una semplice domanda la prossima settimana (forse il Capitano dovrebbe rivedere la sua decisione di appoggiarsi a propri a consulenti “linguistici” interni – di fatto interessati principalmente a far carriera -, consulenti che a forza di lingua e zero merito rischiano di affondare il Paese, oltre che Salvini stesso…)
Mitt Dolcino