I fatti sono quelli che toccano davvero sul vivo. E da quando Draghi è andato al potere i tassi di interesse sul BTP decennale sono esplosi. Solo fatti. E la colpa di chi è? Di Draghi? O del Fato? O degli italiani, soprattutto se cd. “vax-COVID-scettici“?
Mi limito ad osservare quanto segue: l’inflazione italiana sta decollando, idem parte di quella EU (ma quella italiana sembra davvero taroccata, vedasi oltre). I panieri sembrano chiaramente corrotti nel loro significato (dovrebbero riflettere la salita dei prezzi per le famiglie, dovrebbero…). Diciamo pure taroccati se volete, vedasi di seguito.
Un esempio? L’ISTAT negli scorsi giorni ha annunciato che si è di fatto “dimenticata” di inserire nel paniere dei costi delle famiglie il gas nel mercato libero, sebbene tale mercato sia ormai preponderante. Dunque ha inserito tale voce a gennaio 2022.
Due problemi.
Il primo: il gas nel mercato libero rispetto a fine 2020, per il 2021, ha visto prezzi aumentare anche di 10 volte, dipende quando lo si è valutato. L’ISTAT ha colto ZERO di tale salita dei prezzi, semplicemente perchè la voce mancava dal paniere. A gennaio 2022, raggiunto il picco, è stato inserito nel paniere. Ossia generando una tanto probabile quanto fittizia probabile decrescita del paniere inflattivo, per la quota parte relativa al gas nel mercato libero.
Ovvero, vista la salita straordinaria, prima si è evitato di registrare detta enorme crescita dei prezzi del gas/mercato libero nell’inflazione ISTAT, ossia maggiori costi per le famiglie; ora invece si vogliono registrare le probabili riduzioni. Una follia!
Meglio, un tarocco, direi.
*****
Il secondo e maggiore problema: a mentire sull’inflazione si fregano i babbioni italiani, non i mercati. Che infatti non si bevono l’inflazione bassa, dunque scommettono su tassi più elevati, a maggior ragione nei paesi più traballanti ovvero più opportunisti nel dare i dati farlocchi. Dunque ecco che soprattutto i BTP crollano.
Facile no?
A questo aggiungeteci che Draghi non ha fatto nulla per parare il colpo inflattivo – da mesi, lo avvertiamo da prima della scorsa estate, niente, fanno finta di non sentire a Roma -. Ed anzi sotto Draghi si è accumulato maggiore debito, senza spiegarci come fare a ripagarlo.
Ed anzi, senza ricordarsi – evidentemente – che a maggiore inflazione inevitabile, corrisponderà un costo maggiore per le pensioni, indicizzate circa al 97% per le pensioni fino a 3 volte il minimo se ricordo bene. Ovvero, base spesa di 300+ mld EUR di pensione, capiamo che una indicizzazione del 5% di inflazione significherà avere uno scostamento nei costi dello Stato di fatto, di 15 miliardi di euro, in deficit.
Tic Tac Tic Tac….
Ossia, buona parte dell’ipoteticamente salvifico PNRR per l’Italia andrà per pagare l’aggiornamento all’inflazione delle pensioni….
Non vanno per altro dimenticati i commenti di Isabel Schnabel, Executive Board della BCE, “Looking through higher energy prices? Monetary policy and the green transition”, 8.Jan.2022, al LINK, in cui è stato proposto un ragionamento che ha dell’incredibile, a giustificazione dei prezzi elevati dell’energia per favorire la transizione verde – e dunque giustificando anche l’inflazione risultante, come se gli aumenti dei prezzi energetici in EU fossero voluti, ndr -. Fra qualche mese tale ragionamento pro-aumento dei prezzi energetici da parte della BCE diretta da M.me Lagarde rischia di essere alla base del fracasso dell’area euro (…).
Insomma, non se ne esce purtroppo.
E il BTP in crollo per ora è giusto il campanello d’allarme. Se poi nei prossimi mesi verrà confermato che l’EU, nonostante i conti asfittici post COVID, affossati soprattutto dalle folli misure restrittive sui non vaccinati et. al. di Draghi et al., vorrà richiedere il rientro dal debito e/o austerità per l’Italia, allora ci sarà il crack italiano.
A quel punto sarà crack voluto, lampante.
Passando appunto per il decollo dello spread dei BTP. E qui torniamo al dilettantismo nella gestione della BCE da parte della corrente direzione a Francoforte.
In poche parole: Draghi e la banda dei banchieri EU hanno fatto un disastro, soprattutto in Italia. Ora si tratterà di capire se vorranno instaurare un regime autoritario nella Penisola per tenere a bada la popolazione, a fronte di enormi ed inqualificabili riduzioni della libertà per fini che ormai non sono più sanitari. O si farà direttamente default/controlli di capitale, come risultato dell’incapacità di Draghi come statista e della politica romana tutta, quella degli ultimi 10 anni.
Tertium non datur.
E’ una Penisola ormai pronta ad esplodere (che provino a non pagare le pensioni…).
Tempi interessanti.
MD