Vi presentiamo l’intervista al Professor Randy Schekman, vincitore del Premio Nobel 2013 per la medicina.
Abbiamo voluto capire insieme al Professor Schekman quale fosse il problema legato alle pubblicazioni di base di alcune riviste scientifiche quali Springer Nature o Elsevier.
Questo è un guaio. Infatti – purtroppo – sembra che risultati di molti studi peer reviewed siano alterati, al fine di portare avanti una tesi al posto di un’altra (…).
Ci siamo chiesti: la scienza è a rischio?
Possiamo continuare a fidarci del sistema delle pubblicazioni di base? Possiamo fidarci delle pubblicazioni scientifiche in generale?
Quali sono gli interessi che si nascondono dietro a questa industria?
Questo dilemma sembra che resterà con noi per molto tempo, purtroppo.
Il Professor Randy Schekman ha poi espresso la sua preoccupazione per Anthony Fauci che, sempre secondo il Professore, si è prodigato per il bene dell’umanità e non viene capito a causa di un forte pregiudizio nei confronti della scienza.
Ha usato tale esempio per rispondere alla nostra domanda, riguardante il futuro della scienza, sottolineando che una certa stampa cerca di aizzare e provoca divisione e odio nella popolazione. Prendiamo atto del suo punto di vista.
Sappiate infatti che il Professor Schekman ha appoggiato la vaccinazione anti-Covid ed i benefici che riguardano questo trattamento sanitario.
Encore, prendiamo atto di quanto ci ha detto, anche se non necessariamente condividiamo il suo punto di vista, l’importante è infatti elaborare e comprendere il messaggio che ci è stato dato. Il nostro ruolo infatti non è giudicare, ma analizzare, valutare, spiegare e soprattutto divulgare. Lasciando agli astanti la valutazione finale. Se un Premio Nobel afferma certe cose, così, con tanta sicurezza, è nostro dovere ascoltarlo. E comprendere cosa significhino le sue parole.
E’ questione di metodo, la nostra. Cartesio docet.
Precisiamo per altro che questo sito NON è contro il vaccino COVID nè contro nessun altro vaccino, di principio. Diremmo anzi il contrario, questo sito è pro-vaccini in generale, se gestiti in maniera diciamo canonica dalle autorità competenti (ad es. EMA)..
Quello che noi contestiamo oggi, invece, nella fattispecie, non è il vaccino di per sè ma piuttosto (specificatamente) la gestione della vaccinazione COVID; ovvero ad es. l’associazione di obbligo vaccinale di fatto, in selezionati paesi (ad es. in Italia, necessario addirittura per lavorare) nel contesto di una sperimentazione preventiva sui rischi/effetti collaterali, base reports EMA, che – incompleta – di fatto può far correre agli utenti rischi molto simili a quelli che portarono al disastro della talidomide, circa 50 anni fa (…).
Come capite, noi abbiamo una linea di pensiero assai precisa nel contesto, linea che conoscete bene. E che non stiamo qui a ripetere.
Ciò non significa – e non deve nemmeno significare! – che si debba tacitare chi propone punti di vista differenti. Anzi, diremmo il contrario: un Nobel che ci illustra il suo punto di vista è anche più prezioso, nel contesto, per capire magari aspetti che ci sono sfuggiti. Noi sogniamo un mondo in cui esista la VERA pluralità d’informazione, visto che tifiamo da sempre per la libertà.
Ringraziamo dunque il Professor Schekman per questa intervista, illuminante, che apre ad una visione istruttiva sul metodo scientifico, anche in relazione ad evidenti criticità nelle pubblicazioni peer reveiwed. Analisi – preziosa – elaborata da un Nobel, per altro.
Potrete seguire l’intervista su Rumble:
O su Telegram:
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Nota di redazione
Ci dispiace non poter condividere con YouTube quest’intervista, che sicuramente avrebbe arricchito i contenuti della piattaforma. Ma come sapete siamo stati incredibilmente sospesi per tre mesi, mentre al limite sarebbe dovuta essere solo per una settimana, quanto meno base regole pubblicate. La poca chiarezza di YouTube e la quasi impossibilità di stabilire una comunicazione con l’assistenza per capire come rimediare ci rammarica, perché per noi (e sono sicuro anche per YouTube) la libertà di parola è un fondamento imprescindibile.
Noi, ripeto, teniamo le porte aperte a tutti.
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l’Alessandrino