Scrivemmo sugli eventi attuali, in anticipo, in tempi non sospetti; chi ha saputo seguirci sono certo che ci leggerà per anni, essendo stato ampiamente diciamo remunerato (…).
Quello che ci preme, ora, è specificare quanto sta bollendo in pentola; in primis che in Ucraina è l’EU a voler una guerra, non i militari USA (che rappresentano il potere di ultima istanza, là, in periodi di grandi turbolenze interne). Tale guerra deve arrivare, a breve. Infatti da novembre prossimo, post elezioni Midterm USA, sarà impossibile, visto che Biden non comanderà più nulla, nemmeno formalmente. Dunque, ritengo vedrete a breve la guerra nel Donbass, in realtà una marchetta del Deep State USA a favore dei loro referenti storici europei, da cui deriva tutta la storia, dall’Operazione Paperclip in avanti diciamo (…).
Stiamo parlando dell’anima nazista ora estesa al mondo occidentale, radice malsana che non fu eradicata a dovere 75 anni fa, per ragioni che non stiamo qui a specificare (…).
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Oggi l’EU è il fulcro del piano globalista, visto che il globalismo ha ormai base in EU. Come ebbe specificamente a dire Obama nell’ultimo suo viaggio in EU prima di essere spodestato da Trump, delegando appunto lo scettro del globalismo ad Angela Merkel, dichiaratamente così fu annunciato.
Abbiamo visto come i germanici non si siano tirati indietro, anzi hanno boicottato a dovere – dal giorno uno – la presidenza trumpiana, fino forse ad arrivare ad un epilogo che non è ancora stato pagato a dovere come colpe (…).
In tale contesto Trump che ancora fa ricorsi per la presidenza USA diciamo “rubata” è un segnale. Forte.
Sono pronto a scommettere che la guerra calda in EU verrà abbandonata dagli USA, tempo ad es. un ricorso fatale in Corte Suprema che lo riporti in sella, lasciando Parigi e Berlino in brace di tela. O qualcosa del genere che sortisca gli stessi effetti.
Si sa da tempo che il VERO problema USA è la sfida cinese, a letto con l’EU, contro l’ex alleato americano (gli USA in due guerre mondiali MAI sono stati alleati della Germania, ndr). Chiaramente, da un lato, a livello metodologico, gli USA prima vincono sempre le guerre per via economica, solo dopo per via militare, in subordine. Dunque, si attacca prima l’anello debole, in questo caso l’EU franco-tedesca, attacco in corso per via inflattiva/euro debole.
Di seguito i vari altri punti di attacco, colpendo nello stesso solco, vedremo a breve (…). Ma estendendoli ad est, come effetti, staremo a verificare nei prossimi mesi.
E’ chiaro per altro che il piano COVID fosse negli interessi USA, parzialmente. E’ infatti sotto gli occhi di tutti coloro che non vogliono essere totalmente ciechi che i sistemi previdenziali occidentali sono al collasso, a maggior ragione quelli soprasaturi di anziani, ossia i sistemi economici EUropei prima di tutto.
Mandare avanti un’agenda che da una parte permetta una distruzione creativa della popolazione, e dall’altra annichilire la base sociale del proprio avversario, ossia prima l’EU e poi la Cina, no può che essere un caposaldo di un paese imperialistico.
Dunque, se gli USA non hanno osteggiato il piano COVID, diciamo la gestione del COVID per essere politically correct, significa che era anche nell’interesse di Washington che ciò succedesse.
In fondo, anche gli USA hanno deficit, non di pensioni statali, ma di pensioni private, lo sanno anche i sassi che esistono enormi buchi previdenziali nei grandi fondi pensione USA. Dunque, la medicina amara è stata ingurgitata, un po’ da tutti in Occidente; fatto salvo che per certi paesi tale medicina significherà annichilire la propria nazione, per gli USA la medicina COVID rappresenterà al massimo giusto un po’ di “pulizia”.
A leggere bene gli eventi e la storia, quanto stiamo vivendo sembra vieppiù un retaggio della guerra fredda e delle bombe atomiche: in assenza di conflitti, che se grandi porterebbero all’annichilimento reciproco dei contendenti per via nucleare, si tende ad accumulare persone deboli in seno alle società occidentali. Con costi impossibili da sostenere nel lungo termine.
Prima di tutto i vecchi, i deboli ed i malati, che in guerra morivano tanto come i tedeschi sul fronte russo, per inedia (se non direttamente eliminati dai nazisti del tempo col piano Aktion T4).
Dunque l’accumulo di anziani improduttivi è il vero elemento che manca nel beneficio correlato alla teoria di Schumpeter, della distruzione creativa. Distruzione che si divide per definizione in distruzione sociale (cancellazione di popolazione non produttiva, a maggior ragione se come oggi associata a elevati pagamenti pensionistici, ricordo infatti che ai tempi di Schumpeter non c’era welfare di massa, ndr) e materiale (ricostruzione successiva).
Restando a bomba, è illusione pensare che l’EU, oggi, possa sopravvivere con così tanti anziani. Parossismo nel parossismo, il paese con più anziani in proporzione alla forza lavoro ed alle pensioni pagate, probabilmente nel mondo, vede non a caso il massimo sforzo vaccinale anche obbligatorio: l’Italia.
Non è un caso.
Si sappia infatti che in Italia oggi ci sono più pensioni pagate che persone (impiegate) che versano contributi. E parlo del 2019: non oso pensare cosa succederà fra qualche mese quando l’inflazione energetica costringerà a fermare gran parte dell’apparato produttivo italiano, ossia azzerando per qualche mese l’occupazione (paga l’INPS?).
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In tal contesto, per chi non è completamente fesso, è chiaro che la crisi energetica, SOLO IN EU, IN NESSUNA ALTRA PARTE DEL MONDO, è stata voluta. Da Bruxelles, alla fin fine.
Il mezzo: non riempire gli stoccaggi lo scorso anno, deliberatamente; poi fermare le centrali elettriche nucleari francesi con la scusa di scioperi; in ultimo far decollare i prezzi di power e gas in borsa con annunci shock tipo, a fine anno 2021, quello tedesco che si inventava di voler chiudere, tempo qualche settimana, la gran parte della generazione nucleare tedesca.
E’ chiaro: i fatti, i dati, gli atti e le dichiarazioni ci dicono, anzi ci urlano, che l’EU voleva la crisi energetica.
In quanto necessaria. Da una parte si costringevano così i paesi EU con i sistemi pensionistici appunto al collasso (come l’Italia) a perseguire l’agenda, anche se dolorosa, di eliminare i propri anziani (temo lo vedremo a breve, come effetto teoricamente non voluto dei eri non testati a dovere per il COVID), pena sfacelo dei conti e soprattutto delle cadreghe dei governanti, tutti placebizzati a Roma evidentemente (cfr. i kapò).
Dall’altra, lato EU, si è spinto per l’Agenda Green, che dovrebbe a termine, negando la fisica, sostituire il petrolio made in USA, anzi i cui prezzi sono controllati di fatto dagli USA; con il petroldollaro arabo espresso appunto in dollari americani. A meno di annunciare innovazioni energetiche radicali, lato EU, che però avrebbero la conseguenza diciamo diretta a tal punto (…) di far deflagrare una guerra preventiva ben peggiore di quella che si sta cucinando in Ucraina, … , ndr).
Si sta dunque ingenerando una diciamo “necessaria” salita dell’oil, conseguenza benedetta sempre lato l’EU. Si ricordi infatti che senza una salvifica salita del petrolio, l’auto elettrica – ossia la vera ed unica PIETRA ANGOLARE dell’Agenda Green dell’EU, agenda creata ad arte anche per annichilire paesi intrinsecamente “termici” e NON elettrici come l’Italia, ndr – sarebbe condannata , come costi relativi, rispetto all’euro termica (LINK).
E tutto questo in attesa che con la scusa della guerra in Donbass, si fermi “causa guerra” la tubazione di gas che porta il gas russo in Europa, portando in dote i salvifici blackout (già mi vedo il Corrierone della Sera annunciare: “Ha stato Putin!!!”).
Guerra che nei piani EUropei per altro avrebbe dovuto portare, e forse porterà, alla fine di questa NATO, in Europa; lasciando, nei sogni pangermanici, campo libero agli EUropei, finalmente sciolti dal vincolo americano. Questo almeno è il loro sogno, onde esercitare proiezione di potenza nel nord Africa e poi verso il Medio oriente (illusi?).
Da qui la genesi – appunto – della guerra in terra di Kiev, un disastro 3D pianificato da gente che, inevitabilmente, non può che avere geni nazisti nel suo sangue, per arrivare a tanto (a corollario si ricordi che l’area dove ha sede l’EU oggi era la base delle Waffen SS a Bruxelles, stessa via, ndr).
In tale contesto, l’errore fatale fatto dai franco-tedeschi, oggi alleati come ai tempi Vichy, ritengo sia duplice: da una parte, in USA non comanda Biden, ma i militari, alla fine dei conti. E ce ne accorgeremo tutti certamente a novembre prossimo, alla bisogna fra qualche settimana (…).
Dall’altra, alla fine è Yalta che deve essere preservata, non la Germania, non l’EUropa, non gli USA, non la Russia. Ma Yalta.
Ossia tenendo fuori la Cina, fatto che alla fine conviene a tutti, anche a Mosca (da sempre pungolata da infiltrazioni cinesi nei suoi confini del Pacifico e dell’estremo est).
A livello storico, ironia della sorte (o semplice rima della storia alla Mark Twain, …) va per altro ricordato come i nazisti persero la guerra durante l’invasione della Russia proprio a causa del tempo perso per conquistare Kiev, 80 anni fa, invece di tirare dritto verso obiettivi più importanti,. Ovvero, solo per essere bloccati dall’inverno russo. Stesso errore che forse stanno compiendo oggi (…)
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Per inciso, come sapete il nostro sito sta coltivando direi ottime relazioni con il mondo USA, da mesi.
Sappiate che il messaggio che riceviamo è sempre e solo uno, bipartisan: state tranquilli, dovrete soffrire, e tanto, ma alla fine, gli USA non abbandoneranno l’Italia. Forse dovrei dire, verrà preservata gran parte dell’Italia, dettaglio che va specificato, non tutta, ma noi crediamo comunque che tale scuola di pensiero sia in larga parte veritiera.
Perchè pragmatica.
Dunque, sì, la guerra ci sarà ai confini con l’EU e forse anche all’interno, ai margini, ma riteniamo ci saranno anche grandi sorprese.
Nulla è come sembra.
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Come capite, nel contesto, le cose stanno andando un po’ diversamente da come pianificato nelle cancellerie Europee vetero coloniali.
Alla fine potremmo concludere che, come al solito, i tedeschi brillano per elaborare piani brillanti e geniali, salvo poi fallire all’ultima curva, quando tutti pensavano avrebbero vinto. Anche loro stessi
In tale contesto, l’unica variabile potenzialmente fuori controllo – va detto – resta la Cina, visto che in EUropa, come sopra illustrato secondo la nostra ipotesi, nulla è come sembra (…).
Dunque, se Yalta deciderà di fare Yalta, cosa che riteniamo alla lunga più probabile, ossia di ristabilire gli equilibri di 75 anni, facendo piegare la testa a Berlino prima di tutto, la conseguenza praticamente certa sarà che Pechino dovrà sporcarsi le mani, intervenendo negli scenari di guerra per difendere i propri interessi (più che gli interessi dell’alleato franco-tedesco, solo incidentali).
In che modo questo dovesse succedere, chiaramente, non è dato sapere.
Ecco perchè pensiamo che il paio di eventi più tragici avranno luogo soprattutto nell’estremo est, o sulla strada che porta dalla lontana Asia verso il medio Oriente, per fermare l’ingerenza asiatica dove mai sono stati veri attori (…).
Ma di questo è prematuro parlarne.
MD
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