Armando era lì pensieroso alla scrivania, rifletteva su un grosso schema, con la matita in mano ed un taccuino pieno di calcoli.
Ormai era un animale in estinzione nel nuovo bazar delle telecomunicazioni, una specie di totem al quale veniva rivolta una domanda di tanto in tanto.
Old and wise? Forse? Chiamato “zio” nel nuovo idioma italico.
L’allegra brigata era composta da persone più giovani, trottole che descrivevano continue e convulse orbite, dove l’attività cresce a mai non resta.
I giovani affascinati da qualsiasi novità facevano piovere sul tavolo di Armando le richieste più strane, adesso il “mood” era il riconoscimento facciale.
A chi potrà mai interessare di abbinare un volto ad un nome quando ti suonano il campanello, in fondo se voglio sapere come si chiama il ragazzo che mi porta le pizze, glielo chiedo.
Perché aggiungere costi in un mercato che mal li sopporta? Con la nostra economia malandata, che passeggia su un trampolino sopra un baratro, chi mai comprerà una cosa del genere?
All’ultima riunione di condominio, la ricordava bene Armando, qualcuno pretendeva dai proprietari degli alloggi vuoti un extra contributo.
Infatti chi abitava sosteneva di scaldare (a gratis) anche l’altrui vuota proprietà, che evidentemente aveva i radiatori chiusi.
Figuriamoci se questi individui vogliano spendere un solo cent in più, per una cosa del genere.
Passarono i giorni, ed anche in mensa ci furono dei piccoli cambiamenti, adesso il QR code non lo controllava più una simpatica signora che rendeva più leggero ed umano quel momento.
Una macchina aveva preso il suo posto, il QR code col nome del commensale veniva ora trasferito in cassa, dove l’addetto abbinava il costo del pasto.
Poi ci si sedeva soli a mangiare.
Essendo soli la conversazione sembrava un atto patologico, di conseguenza rimaneva il pensiero, dal quale la voce del vecchio professore di fisica diceva: Armando gira il foglio, gira il foglio…..
Ecco l’illuminazione:
Cosa poteva mai interessare al gestore della mensa in subappalto di abbinare il mio nome con il QR code, ed il costo del pasto?
Da ciò che sapevo il costo del pasto veniva a me addebitato in quota parte, passando il badge aziendale alla cassa.
Se fosse stato solo un problema sanitario, una volta accertato che l’utente non è pericoloso alla comunità, cosa serve sapere se ha speso 5 euro oppure 6 perché ha voluto una razione in più?
Tutto torna.
Riconoscimento facciale… bzzz
QR code abbinato ad una compravendita… bzzz
Gentrificazione… bzzz
Prezzi al consumo in salita…. Bzzz
Disoccupazione… Bzzz
Carburanti alle stelle… Bzz
Guerra?…. Bzzz
Sanità in rovina… Bzzz
Finestre di Overton aperte su abissi infiniti… Bzzz
Riforma del catasto… Bzzz
Valuta digitale…. Bzzz
Non avrai nulla e sarai felice… Bzzz
Informazione…. Bleah!! (non è nemmeno in grado di far suonare un campanello)
E come sempre frode e manipolazione ovunque
Una barbara armonia, da cui non può che scaturire una visione orripilante.
L’economia al collasso si schianterà, per mancanza di domanda prima e poi anche di offerta, i prezzi saliranno per il rincaro di energia e materia.
Le aziende soffriranno fino a che non converrà più produrre, quindi sarà disoccupazione incontrollata e chi possiederà un tetto avrà qualcosa in più da perdere.
In casa prima diventerà freddo e poi anche buio, indi le tasse faranno il resto, vendere l’appartamento? In quale mercato? Senza acquirenti ha la stessa valenza di abbatterlo.
Fondi, finanziarie, ed altra amenità virtuali che hanno assorbito i soldi vostri (* poi vi spiego il perché) compreranno a due lire quello che era già vostro.
E adesso sì, adesso serve la telecamera che riconosce la faccia. Perché “se sei il fortunato” che è riuscito ad affittare una stanza dove prima studiava un innocente bambino, il sistema deve riconoscere la tua faccia per farti entrare.
Non è detto che al bambino di cui prima sia ancora permesso di farlo, dipenderà dalla fortuna della sua famiglia, fortuna che a ben vedere te l’hanno stampata in faccia.
Ed un tassello è tornato pensava Armando nelle sue riflessioni dopo la mensa, portandosi dietro un bel po’ di parole dell’elenco, gentrificazione, riforma catasto, riconoscimento facciale, non avrai nulla e sarai felice….
Le ignare trottole lavoravano alacremente per perdere quel poco che avevano.
In questa nuova società dove anche un piatto di spaghetti è tracciato a livello centrale viene facile conoscere se, forse, ti sia avanzato qualche spicciolo.
Chissà se lo dovrai spendere? Chissà se potrebbe risentirne il tuo ranking sociale?
Chissà se ti arriverà la pubblicità mirata, se non vai al cinema o alla partita, per risparmiare due soldi?
E dopo la pubblicità chissà cosa di mirato ti arriverà?
E tutto questo se ti va bene pensava l’Armado… sicuramente sarà stato il merluzzo un po’ indigesto a procurarle questi pensieri.
E quelli, e sono tanti, che il sistema non sa che farsene?
E gli anziani che hanno partecipato attivamente determinando i fasti e le ricchezze della vecchia industria globale, detenuta da quelli che si sono inventati la nuova?
- Salomon riporta in un intervista le parole di J. Attalì: “Mais des qu’on depasse 60/65 ans, l’homme vit plus longtemps qu’il ne produit et il coute alors cher a la societe.” (M. Salomon L’avenir de la vie, pag.273)
Cioè: “ma appena si superano i 60/65 anni, l’uomo vive più a lungo di quanto produce e poi costa caro alla società.”
E cosa dovrebbero fare costoro dopo aver contribuito al benessere del paese? A porre le basi per la società di domani?
Dov’è quell’umanità che ci fa diversi dalle bestie e dagli speculatori? Forse è caduta negli abissi delle rupi di Sparta?
A guardare la storia si intravede il futuro e la semplificazione dei fatti, quelli macro, alle volte aiuta a salire di quota, quel tanto che basta a portare i tuoi occhi fuori dalle nebbie.
Prima delle guerre di secessione americana al sud del continente c’era la schiavitù, utile ad un modello industriale dove, a parte la sussistenza del lavoratore, non c’erano altri costi da aggiungere sul prodotto primario o sul manufatto di trasformazione.
Poi l’avanzare della conoscenza scientifica, permise nel nord dello stesso paese, una nuova forma industriale, in grado di produrre beni e servizi, per la prima volta in grande scala.
Questo modello aveva necessità di consumatori, quindi di salariati non di schiavi.
Sarà stato un caso, ma la fine della schiavitù (pratica per noi assolutamente abominevole e da condannare) è stata funzionale al nuovo modello.
Adesso la solita neocorteccia ha aperto altre conoscenze, che permettono un nuovo modello industriale, asservito da macchine sempre più efficienti ed autonome, finanche intelligenti.
Non sono più necessarie così tante braccia e tante teste, ed ecco che una nuova esigenza si fa avanti per tenere in pressione la macchina dei ricavi.
Industria automatica, popolazione ridotta, controllo puntuale di tutto il processo, compreso ciò che fa l’umana mandria.
Immaginiamo di aggiungere anche il controllo politico, sociale dell’intero globo? Suona a morto? Si ma è armonico col il resto.
In queste pagine abbiamo parlato nei dettagli degli argomenti come la pandemia, la crisi, l’informazione, il QR code, la politica locale e internazionale, non sembrano fantasie, Tutto torna.
Adesso torna tutto anche ad Armando.
R.Z.
- * Vi avevo accennato prima che avrai spiegato come il sistema finanziario si sia impossessato dei vostri soldi, che sono diventati debito per gli stati, l’argomento è vasto.
Possiamo però riassumere tutto in questo: uno stato potrebbe emettere moneta senza debito, ma l’abitudine di emettere titoli di stato (Bond) e venderli sul mercato è una pratica che arricchisce di interesse i sedicenti creditori.
Cioè le banche, i fondi, ecc… tutta gente che non ha il potere di emettere nemmeno un quattrino e si fa prestare i soldi dalla banca centrale, per poi restituirli e trattenersi l’interesse sui titoli.
Quei soldi sono la spesa pubblica che di anno in anno ha sempre più interessi da pagare e sempre meno risorse da mettere a disposizione del popolo.
Provate a calcolare gli interessi compositi in 50 anni o più e vedrete che il debito iniziale si trasforma in un mostro.
Senza contare che sul debito di stato si costruiscono dei derivati che valgono diverse volte i sottostanti, che sono per la maggioranza spazzatura, dove solo la carta che li avvolge (titolo di stato) dona una parvenza di qualità.
Ma questa è ancora un’altra storia… ne parleremo poi se rimarrà qualcosa di cui parlare.
Link alle immagini: Photo by Wesley Carvalho from Pexels