Potete dirmi che gli italiani sono fessi. Forse lo sono. Ma quando poi si offendono, beh, alla fine reagiscono anche. Dunque, nel profondo nord accade qualcosa di veramente inatteso: è stata la Lega ad affondare la lista di centrodestra a Como, lista per il sindaco, “contribuendo” con un misero 6,7% dei voti alla plateale sconfitta del suo apparato per il primo cittadino di Como.
Effettivamente, c’è da meditare sul messaggio ricevuto dalla politica leghista: se la Lega prende circa il 10% a Milano ed il 6,7% a Como, non è che i numeri che stanno girando sui media – intendo sulle proiezioni di voto per la Lega, indicata appena sotto il 20% – sono a dir poco farlocche?
Chissà… Ci tocca restare col dubbio (per ora!!).
Per intanto sappiamo tutti come sia stata proprio la Lombardia a trazione leghista, la terra di Don Rodrigo per intenderci – mai dimenticarlo, proprio su “quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno” – a sperimentare, negli anni passati, come prima regione in Italia, addirittura il sistema di voto Smartmatic. Ossia quello contestato in Venezuela di Chavez+Maduro, durante elezioni degli scorsi anni, alcuni dicono “taroccate“, chissà se è vero….
Dunque, viene quasi da aggiungere che la lega, forse, i numeri di voto che emergono dai sondaggi sbandierati in TV li può raggiungere solo con qualche aiutino… Dite che esagero?
A parte pensar male – sempre/comunque una forma di utile meditazione, quanto meno in Italia, sebbene a pena di far qualche “peccato” -, il messaggio che si deriva da quanto sopra è che i “votanti veri sovranisti” hanno punito, proprio nella sua Como, il Claudio Borghi (detto Aquilini) che li ha traditi nelle cose importanti, appunto sul vero sovranismo (e non quello di facciata). Evidentemente scontenti – appunto – per non aver mantenuto le promesse ed aver preferito ad es. “cambiare l’EU da di dentro“.
Quali promesse?
In primis, farsi eleggere per l’uscita dell’euro, poi invece…. Oltre al il suo famoso “mai col PD” del 2019, mentre oggi è al governo assieme….
Auguri Borghi (detto Aquilini), di cuore: come vedete i “blocchi” su twitter hanno le gambe corte. Sono i contenuti che fanno la differenza. Ed evidentemente Borghi, visti gli atti ed i fatti, ha dimostrato essere percepito dai votanti solo come cd. “solo chiacchiere e distintivo” (Bagnai e Rinaldi sono attesi cortesemente alle urne…).
MD