Ai tempi della guerra con l’Iraq, quando gli USA si approssimavano a lasciare l’area post eradicazione del regime di Saddam Hussein, forse come deterrente a termine, una grossa esplosione avvenne ai confini con l’Iran (…). Circa 6. grado della scala Richter.
Passano quasi 20 anni e scoppia la bomba a Beirut, direi abbastanza simile (…). Chiameremo convenzionalmente queste esplosioni, “bombe al nitrato“.
A Beirut, il giorno dell’anniversario dello scoppio della bomba di Hiroshima, scoppiò l’ultima bomba al nitrato, grazie ad un carico di (NH4)NO3 – si disse – lasciato dai russi nel porto libanese.
A parte dubitare sulle responsabilità russe, sul nitrato (pare una forzatura), tutto il resto è materiale (…).
Or dunque, rileviamo che ieri è scoppiata una bomba che, a osservarla bene, sembra molto ma molto simile a quella di Beirut; oggi a Kharkhiv, verso il confine con la Russia, durante l’avanzata ucraina avvenuta improvvisamente a danno degli ex sovietici moscoviti (…). Notasi: l’avanzata ucraina è avvenuta senza che la Russia potesse/volesse intervenire.
Ricordiamo che Vladimir Putin aveva avvertito il mondo, tempo fa: difenderemo i confini russi con tutte le armi a nostra disposizione. Ha mantenuto la promessa, forse ha usato proprio le bombe “al nitrato” (…).
Sembrerebbe…
Bomba russa "tipo Beirut"…
Grazie @mittdolcino pic.twitter.com/A7fZ4quQZd— Joanne Maria Pini (@initlabor) September 12, 2022
Questo è quanto rileviamo dai video, russi, che circolano in rete, vedasi sopra. In cui addirittura viene avanzata la provocazione dei soliti burloni moscoviti: più o meno, “a Kharkhiv sembra una piccola bomba atomica“, scrivono, ma senza fallout radioattivo aggiungiamo noi.
Sapevamo infatti da tempo che si sarebbe arrivati qui, al tutto per tutto. Il passo successivo – sigh – sono solo le atomiche vere, speriamo di no!
Possiamo per altro indagare la “forma degli eventi” nel pre-esplosione di Kharkhiv, interessatissima:
-la Russia incredibilmente molla la presa
– i russi smobilitano e lasciano campo aperto
– le truppe russe si ritirano
– permettono gli ucraini di avanzare, ribaltamento delle sorti?
– fino al confine russo
– i russi per altro non solo smobilitano come esercito ma evacuano la zona, in atteso degli ucraini (…)
– dunque “interviene” la forza maggiore, “ogni arma disponibile va utilizzata”
– ecco la bomba al nitrato a Kharkhiv
– dunque migliaia di morti ucraini ed esercito terrorizzato (…)
Un trappolone insomma, verrebbe da dire, per Kiev, ieri. Trappolone a seguito del quale si parla di migliaia di morti tra gli ucraini, guarda caso, immaginiamo in forza dell’uso della cd. “bomba al nitrato“, che difficilmente lascia dietro di se feriti, solo morti. E poi , anche per i 30 giorni successivi, la morte soggiorna in loco (…). E meno male che stavano vincendo, quelli di Kiev, a Kharkhiv…
Sulla bomba al nitrato di Beirut ne parlammo in tempi non sospetti (…)(check the dates, below)
E se anche la Russia usasse in Ucraina la “bomba al nitrato”? Quella di Beirut per intenderci…
Il nitrato fa strani scherzi, è risaputo.
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Or dunque, le lezione da trarre? Facile: stiamo entrando in una fase successiva, molto violenta. In cui armi mai usate prima verranno impiegate sul campo, da entrambi i lati (…), come previsto per tempo. Aspettiamo dunque la contro-contro risposta: prima furono i lanciarazzi intelligenti Himars e bombe Excalibur lato Occidente. A cui risponde di par suo Vladimir Putin, oggi, forse, con le “famose” bombe al nitrato.
Prossimo passo?
SARA’ NEGOZIATO O DISTRUZIONE RECIPROCA, SEBBENE SENZA FALLOUT??
Per ora qui ci fermiamo…
Speriamo comunque tali micidiali armi non vengano usate anche in EU, …, come molti sussurrano più che solo temono.
MD