“D’altronde, dovendo la reazione essere uguale all’azione, non abbiate fretta, o uomini impazienti!, e pensate che è proprio la durata dei mali a promettervi una controrivoluzione che neanche immaginate.”
Joseph de Maistre, Considerazioni sulla Francia
Siamo di fronte a un processo rivoluzionario di stampo illuminista e progressista che vuole rimodulare la società e le sue istituzioni azzerandone le funzioni e consegnandogliene di nuove?
E quali saranno le nuove funzioni che verranno offerte ai corpi sociali?
Quale sarà il ruolo dell’uomo una volta completato questo ennesimo “assalto al cielo”?
Nulla di nuovo sotto il sole
Leggendo Joseph de Maistre, scopro che quello che avviene oggi altro non è che una conseguenza (non necessariamente logica) di un percorso che si protrae da oltre duecento anni e che affligge la modernità e le sue espressioni.
Si vuole staccare il cordone ombelicale da tutto ciò che è divino. Nel pianeta che Milton descrive come il luogo in cui Satana e i suoi sodali vennero esiliati dalle estremità dello spazio, si cerca nuovamente di recidere il contatto con ciò che sta in alto.
Storia antica, atavica. Lotte di potere oltre il nostro immaginabile.
Gli angeli esiliati sulla Terra esigono il potere assoluto su questo pianeta e vogliono estromettere gli angeli fedeli a Dio?
Si parla spesso di rivoluzione. Ci si chiede come mai il popolo non rovesci il potere vigente, non compia una “rivoluzione”, conquistando la sua libertà. Quanta retorica in questi discorsi. Quanto vaneggiamento.
Che cosa ci si aspetta dal popolo?
Perché, soprattutto, ci si aspetta una risposta articolata dal popolo?
Infine chi è questo popolo?
Forse quello al quale dobbiamo appellarci è un atteggiamento controrivoluzionario, che attraverso una riflessione profonda e viva, ripensi la società nella quale viviamo. Con questo non voglio dire che dobbiamo nostalgicamente desiderare ciò che fu. Questo sarebbe fallimentare.
Il processo rivoluzionario entrato nella sua fase acuta all’inizio del 2020 ha cambiato completamente il volto del mondo.
La controrivoluzione, se così possiamo definirla, deve avvenire nel cuore degli uomini e delle donne di buona volontà. L’individuo è protagonista assoluto di quest’epoca storica. Anche il più piccolo gesto, compiuto con un’intenzione spirituale, con un anelito cosmico, ha una valenza incredibile, una forza senza pari.
La rivoluzione del 2020 travolgerà gli stessi rivoluzionari come un fiume in piena.
La congiura anticristiana che stiamo vivendo in questi giorni di fermento altro non è che quel filo d’oro che si sviluppa lungo la storia moderna e che talvolta sembra scomparire nelle sabbie dell’esistenza occidentale.
Ma la civiltà occidentale si nutre di questo tipo di crisi con un’avidità senza pari. L’occidente cambia pelle ciclicamente ed è per questo che esso è faro del mondo. Il suo destino è quello di illuminare il mondo nella sua folle corsa, nel bene e nel male. Questo non significa che esso debba avere una posizione prominente o superiore rispetto ad altri continenti.
Il mondo è scosso dalla crisi dell’Occidente. Anche un ridimensionamento dell’Occidente sarà opera dell’Occidente stesso.
Quando l’Occidente capirà la sua nuova posizione sullo scacchiere globale (e lo capirà volente o nolente) le altre nazioni ne prenderanno atto e il mondo rifiorirà.
Il processo rivoluzionario è soprattutto nell’Occidente liberale e democratico. Il Covid è stato il piede di porco che ha finalmente scoperchiato il vaso di Pandora e che ha presentato all’Occidente il nuovo dio dinnanzi al quale inchinarsi.
Ciò che sta distruggendo l’Occidente sarà ciò che permetterà a esso di ricostituirsi.
“Tutti vogliono andare in paradiso ma nessuno vuole morire” recita un vecchio detto dei Marines.
Dopo l’inverno, necessariamente arriva la primavera. Alla morte, segue di conseguenza la rinascita.
Se vogliamo comprendere la storia, guardiamo attorno a noi e dentro di noi: il giorno e la notte, il freddo e il caldo, i cicli delle stagioni, il funzionamento basilare del nostro corpo, i nostri comportamenti quotidiani.
Chi siamo? Come siamo? Perché facciamo quello che facciamo? Chi guida i nostri pensieri?
Così in alto, così in basso.
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