La Cina ha continuato fino a pochi giorni fa a fare lockdown, poi le proteste popolari si sono accese ed il governo ha fatto parziale marcia indietro. Ma perchè venivano/vengono organizzati tali lockdown, in Cina, dal Governo di Xi?
La risposta non è univoca.
Partiamo dal fatto che Xi condivide la dottrina del global Reset, che poi è Reset occidentale, per lasciare più spazio ai nuovi arrivati, Pechino in primis, sulla scena mondiale (superando Yalta, ndr). Nulla da stupirsi se i poteri diciamo più legati alla tradizione occidentale ed atlantica vincenti nella WWII, Trump in primis, ma anche l’esercito USA, siano diciamo fuori schema.
Fermiamoci qui sull’aspetto Cina-Davos, limitandoci a considerare che il primo investitore diretto in Cina ormai, dal 2017, è la Germania, non a caso. E che il famoso progetto Odessa di memoria nazista, pura realtà, oggi ha cambiato nome: appunto, si chiama Davos/Global Reset.
Escludiamo pure dal contesto le connessioni esoteriche tra il Reset e un certo avvento che un mix di esaltati e massoni immaginano, come annunciazione, tra il 2024 e 2025, ne siamo consci ma non vogliamo assolutamente trattare tale argomento (…).
Da osservatori attenti ci limitiamo a considerare che il freddo in arrivo per i prossimi trent’anni corrisponderà con numerose modifiche dell’assetto socioeconomico soprattutto occidentale (restando il “teleTVriscaldamento climatico” una frottola interessata, ad uso e consumo dei potentati prima di tutto Europei, che influenzano il clima localmente per far percepire alle masse la necessità di cambiamento/reset globale con la scusa del green, lo capirete fra qualche anno, ndr).
Prima di tutto la Cina, si noti, è plaudita da Davos, proprio per la sua capacità di controllare la popolazione.
Anzi, direi, per la tendenza del popolo cinese a farsi controllare, essendo il sino un popolo prettamente pacifico, al contrario ad esempio dei giapponesi, una società guerriera da millenni. A riprova abbiamo avuto il plauso del tedesco K. Schwab, avente attinenze famigliari naziste, da parte di padre, alla TV cinese qualche giorno fa: Schwab vede la Cina come esempio, vorrebbe l’EU diventasse come la Cina, ci stanno lavorando…
Il motivo del plauso di Schwab alla Cina di XI, appunto, è che l’EUropa, ossia Davos, vuole sviluppare la stessa capacità di controllare la propria popolazione, comandando le masse a bacchetta.
Evidentemente, mi si permetta, a Davos non colgono le sostanziali differenze culturali tra Cina ed Europa. Tipico errore dei barbari (…).
*****
Manipolano i bambini: gira in Germania una “canzoncina” orecchiabile, “cantata” da 2 gnocche (target diverso da Greta)
Parte più interesssante:
Will ein Haus für meine Mama an der Küste von Catania. Voglio una casa per mia Mamma sulla costa di Catania
Eh!https://t.co/MTkLK01qUC— mittdolcino.com (@mittdolcino) December 6, 2022
Cina senza risorse, Russia babbeo da spennare
Lasciando sullo sfondo la necessità materiale di selezionare una popolazione, ossia di ridurla, arrivati all’alba degli 8 miliardi di persone sulla terra, dopo cotanta premessa dobbiamo tornare al titolo: perchè i lockdown cinesi.
Il motivo è relativamente semplice: la Cina non ha risorse, mentre i nemici da spodestare, ossia da indebolire, il mondo a trazione anglo uscito vittorioso dalla WWII, non necessariamente tutto il mondo occidentale (…) oggi, ha il controllo dele risorse primarie.
Stante che il primo fornitore di petrolio alla Cina è l’Iran, capite che il puzzle si completa piano piano. E che la Russia mandi risorse alla Cina sarà a dir poco un grave errore, tempo al tempo.
Dunque, per evitare che l’inflazione in Cina salga, l’unica soluzione è ridurre l’attività economica – ovvero la domanda -. E, parallelamente, il consumo delle persone. Da qui i lockdown, che risolvono entrambi i lati dell’equazione.
In realtà va spiegata una sfaccettatura ulteriore: il popolo cinese è pronto sì ad accettare imposizioni, ma non ad accettare la miseria. Ossia deve mangiare e stare abbastanza bene, un bisogno primario in Cina in grado di creare enormi sommovimenti sociali, fin anche rivolte.
Ad esempio, pochi sanno che l’uomo cinese che fermò i carri armati a Piazza Tien An Men aveva delle borse della spesa in mano. Ed era infervorato per l’aumento dei prezzi: suo malgrado diventò il simbolo della rivolta, sebbene a pena di essere fagocitato dal sistema.
Dunque Xi deve limitare l’inflazione per evitare rivolte; parallelamente può però opprimere i cinesi, che di norma, da popolo pacifico, accettano. Certamente i giapponesi non reagirebbero alla stessa maniera (ed infatti il governo giapponese se ne guarda bene dall’agire alla stessa sconsiderata maniera di Xi, ndr).
La stessa cosa successe, come rivolta inflattiva, nella Cina post imperiale, con Chiang Ka Shek: una delle conseguenze mai veramente studiate – se volontarie o meno – della rivalutazione e dell’oro USA nel 1933 fu di mettere fuori mercato le produzioni cinesi, che si basavano come valuta sull’argento. Oro alto, post 1933 causarono argento alto; da cui le merci cinesi andarono fuori mercato. Da lì si iniziò a stampare moneta, in Cina, ma senza saper gestire il processo: nell’arco di 10 anni la Cina fini’ in iperinflazione, causando la fuga di Chiang Ka Shek e famiglia a Taiwan e l’avvento al potere di Mao Zedong.
Il resto è attualità.
Spiace che nessuno vi abbia mai spiegato la storia per quella che è.
Dunque, spero abbiate inteso che oggi gli USA, che si oppongono ad un reset che significhi la transizione del potere ad altri, puntano al bersaglio grosso, ossia a chi finanzia il cambiamento: la Cina. Tenendola corta di risorse.
Parimenti la Cina risponde di par suo, come sopra indicato: lockdown per bloccare l’inflazione, che farebbe deflagrare il Paese dall’interno.
*****
E l’EU? I prossimi blackout a cosa serviranno?
Partite da un presupposto: il welfare state EU, continente artificiale senza risorse primarie, Italia esclusa, è già tecnicamente fallito. O meglio, le varie INPS sono tecnicamente fallite.
Dunque i paesi ex coloniali da una parte hanno accumulato fieno in cascina, ad es. la Germania a fine 2019 era scesa addirittura sotto il 60% di debito/PIL, potendo ipotizzare di aiutare il proprio paese durante la prossima crisi sistemica, puntualmente arrivata. Dall’altra, lato Francia, si sono messi al riparo da shock energetici col nucleare.
Dunque la crisi dell’energia alta come prezzo, oggi, intestata falsamente a Putin ma in realtà scatenata dall’EU stessa nel 2021 non riempiendo gli stoccaggi gas prima, e poi imponendo sanzioni suicide a Mosca (la guerra in Ucraina è tenuta viva come diversivo, ndr), è finalizzata ad imporre un Reset in EU.
Reset che avrà come primo obiettivo che vi riguarda la dissoluzione dell’Italia, un po’ per fare cassa, un po’ per indebolire il potere USA in EUropa, visto che il sangue oriundo scorre a fiumi a Washington.
Nel contesto il blackout atteso, a macchia di leopardo in EU, servirà solo in parte per contenere l’inflazione, ben sapendo che l’euro muore con inflazione perdurante.
O meglio, muore se parallelamente non succede qualcosa di più grosso.
Ora, ve la possono raccontare come vi pare, ma la sostanza, fattuale, è che in EU è in atto una selezione depopolativa delle masse. Ossia, vogliono eliminare, uccidere se volete, gli stupidi e gli inutili. Il COVID è stato l’innesco, successivamente il vaccino COVID, di cui non si conoscono nemmeno i componenti precisi (dunque, comunque fesso che se li è fatti iniettare, ndr).
Cotanta scena serve per tenere in piedi la baracca, facendo intravedere la soluzione per un problema di insostenibilità strutturale dell’EU, con troppi vecchi e troppi crediti INPS. E poche risorse primarie.
I blackout in arrivo in EU hanno dunque una valenza composita:
– limitare l’inflazione evitando diventi iper inflazione, che scatenerebbe rivolte popolari;
– obbligare ad un cambiamento strutturale l’EU, imponendo soluzioni tecniche antieconomiche a vantaggio dell’asse Franco-tedesco, soprattutto grandi aziende;
– obbligare ad un cambiamento strutturale l’EU, imponendo assetti sociali antidemocratici a vantaggio dell’asse Franco-tedesco (cfr. eliminazione degli inutili);
In sostanza i blackout metteranno selettivamente K.O. alcuni paesi, quelli dove le aziende sono meno evolute/ci sono più PMI, mettendole fuori mercato. Ovvero, comprandosele poi a saldo, parlo del resto delle grandi aziende EU. Scordatevi infatti che le aziende francesi e tedesche resteranno senza energia, nella pratica questo NON succederà.
Le aziende italiane invece saranno davvero in ambasce, per volere di fatto EU. Parimenti, temo, ci sarà una recrudescenza vaccinale soprattutto in Italia, temo con FFOO casa per casa, vedremo in che termini, speriamo di no.
E’ infatti palese che una produzione industriale giù in Italia del 20% in due mesi di fila, da ottobre, nei prossimi mesi condurrà ad una disoccupazione galoppante, anche se vi parlano di piena occupazione (sottopagata). Uniteci i blackout, che lasceranno a casa gente. Il freddo. I vaccini non testati in modo canonico dall’EMA. E gli effetti collaterali da vaccino…
Come capite l’EU ha in mente un progetto di ribaltamento socio economico dell’Unione, partendo da sud.
Il fine? Preservare le ricchezze apicali e di casta, ossia lasciando al potere nei vari paesi gente inetta, che però si presta al lavoro sporco.
E’ infatti chiaro che tutta l’enorme ricchezza che dovrà essere sottratta alle classi medie EUropee e soprattutto italiana andranno nelle tasche della plutocrazia elitaria miliardaria di Davos.
Questo è il progetto. Ed i blackout per l’EU sono solo un passaggio, a cui seguirà d’altro, ancora più radicale, finalizzato al controllo della popolazione.
Nazismo 2.0 insomma.
*****
Ah! Non pensate per favore che votare serva.
Il tarocco del voto, assieme a quello dell’inflazione, assieme al controllo dei media, saranno pilastri di un progetto ben più ampio. Che sottintende logiche di annunciazione che riteniamo di ben conoscere ma di cui non vogliamo parlare.
Scherza coi fanti ma lascia stare i Santi.
In tal contesto, che l’Italico popolo sia felice: i prescelti – da salvare – saranno persone politiche ed elitarie assolutamente mediocri, ovvero che rappresentano perfettamente l’ultima involuzione del popolo italiano. Che al governo dunque vadano persone con una cultura generale assolutamente risibile rispetto alla media nei ruoli delle grandi (ex) democrazie occidentali è semplicemente un dettaglio del grand-piano (Salvini, Di Maio, Meloni?).
Auguri, visto che chiudiamo per un pezzo con le analisi, non serve, il ns. ruolo del sito che leggete è sostanzialmente esaurito. Seguiteci su Twitter e Telegram.
MD