Il virus SV40 causa il cancro, disattivando l’antigene proteico p53 che regola l’apoptosi, ossia la morte della cellula impazzita. Diversi tipi di cancro in realtà, non solo quello alla pleura, chiamato anche mesotelioma, sono collegati a tale virus. Il mesotelioma è solo il più studiato in quanto correlato ad enormi interessi, industriali e legali (…). Ma il problema dell’SV40 si porta dietro enormi problemi oncologici.
E’ stato per altro proprio tale virus SV40 il primo ad essere stato correlato ai tumori, con dovizia di particolari.
La sfortuna ha voluto che tale virus avesse inquinato il vaccino polio anni ’60 e ’70, si ritiene causando indirettamente molti casi di cancro. Il problema è che detti tumori – indotti da tale virus – sembrano davvero incurabili….
Ora, abbiamo letto negli scorsi giorni come frammenti di DNA del virus SV40, proprio di tale virus oncogenico dell’asbesto come cofattore, siano contenuti nei vaccini Pfizer e Moderna, frutto del processo di produzione del preparato medicale: ma come è possibile che PROPRIO FRAMMENTI DI TALE VIRUS COSI’ PERICOLOSO SIANO FINITI NEI VACCINI ATTUALI?
E’ come se un militare di leva faccia esercitazioni durante gli addestramenti non con esplosivi depotenziati, ma con bombe al plutonio!
La scusa, sempre la stessa, è che – come confermato dall’EMA in questo caso – le quantità sono in ogni caso basse. E poi non si sa se tali frammenti di un oncovirus POTENTISSIMO facciano veramente male. In quanto, si dice, base EMA, non sono tali frammenti ad essere necessariamente pericolosi, ma il virus completo. Senza specificare se ogni qualsivoglia virus sia composto o meno da vari sottosegmenti ad es. proteici tutti necessariamente pericolosi, o solo alcuni (e quali?), nel caso (…).
Vi rammento, a scanso di equivoci, che in passato erano stati commercializzati dentifrici radioattivi, thorio, che è radioattivo, prima di sapere che era pericoloso. O che la cocaina era contenuta in prodotti usati anche dalla Curia romana, liberamente, perchè non si sapeva che era una droga.
O che la talidomide era considerato un farmaco quasi miracoloso e sicurissimo, usato per la nausea, prima di scoprire che causava la nascita di bambini focomelici.
In tale contesto, oggi, l’EMA, come spiegato dall’Epoch Times, conferma, dietro spunto di Health Canada, che effettivamente esistono contaminazioni sebbene molto limitate e sotto la soglia attuale, di frammenti di DNA del virus SV40 in tali vaccini COVID. A riprova riportiamo la valutazione fatta dall’Associated Press, AP, stimatissima fonte informativa USA, confermando che i frammenti di SV40 virus effettivamente esistono, sebbene non il virus completo. E’ che comunque tali frammenti di un virus potentissimo nel causare il cancro non causino il cancro, senza ulteriori dettagli nella spiegazione (…).
Quello che vorrei stigmatizzare, qui, è che non si sa con certezza se effettivamente le quantità e le qualità dei frammenti di DNA del virus SV40 rilevate siano definitivamente non dannose per l’uomo, lo si suppone soltanto. Visto che – PER FORMALE CONFERMA DELLE STESSE CASE PRODUTTIVE DEI PREPARATI mRNA COVID, VEDASI CONTRATTI DI ACQUISTO DA PARTE DELL’EU PER DETTI VACCINI, vedasi punto 4 pagina 48 del contratto di acquisto dell’EU di vaccini Pfizer, ref. SANTE/2020/C3/043 – SI2.838335 – NON è chiara la sicurezza o meno a lungo termine di tali preparati, semplicemente perchè non è stata testata dall’EMA in modo canonico.
Ma non è tutto.
Da tale indizio direi fortuito, sui preparati mRNA per il COVID, emerge ben altro, a leggere fra le righe. Ossia che il problema frammenti di tale virus SV40 può esistere anche per TUTTI I VACCINI in commercio, non necessariamente solo per quelli citati: ossia che tali “inquinamenti” di frammenti di virus SV40, generati dal processo produttivo, possono essere presenti anche in altri vaccini! Sebbene, lo ripeto, sempre nel caso in quantità ben al di sotto della soglia di sicurezza, come enfatizzato dall’Autorità del settore, l’EMA, la stessa che ha approvato senza un test canonico di sicurezza i preparati mRNA contro il COVID.
Io spero solo che un giorno non dovremo svegliarci in/da un incubo.
Ad esempio scoprendo che nella gran massa dei vaccini proposti al grande pubblico il virus SV40 è stato messo apposta; magari per indurre il cancro e controllare la popolazione, parimenti facendo schizzare i profitti dei produttori di chemioterapici ed affini, con le cure. Ma no, RIPETO, questo è impossibile lo sapete…. E’ solo un incubo immaginifico!
Infatti quanto sopra resta una provocatoria affermazione senza alcun fondamento. Che però serve a far meditare, il che vuol dire usare il cervello (…).
Resta che, secondo il modesto parere di chi scrive, è abbastanza incredibile che per produrre selettivi medicamenti vengano usati frammenti di un siffatto virus potenzialmente mortale, l’SV40, invece di altri diciamo meno insidiosi.
O sbaglio?
MD