Tyler Durden per Zero Hedge
Avevamo notato – prima che diventasse chiaro che la nuova guerra civile in Libia fosse in realtà una guerra per procura internazionale – come persino la Casa Bianca, negli ultimi mesi, avesse cambiato indirizzo al suo sostegno.
Lo ha trasferito dal GNA di Tripoli – appoggiato dall’Onu – all’LNA del Generale rinnegato Khalifa Haftar, le cui forze hanno assediato per mesi la Capitale nel tentativo di strappare il paese al Governo di Fayez al-Sarraj.
Senza che nessuno si sia sorpreso, sono stati recentemente trovati dei missili anticarro di fabbricazione statunitense nell’arsenale dell’LNA, probabilmente forniti dagli Emirati Arabi Uniti [EAU].
Tutto ciò rende ancor più interessante la “dichiarazione di guerra” del Gen. Haftar nei confronti della Turchia.
Durante il fine settimana l’LNA ha minacciato di abbattere gli aerei turchi che dovessero volare nello spazio aereo libico e di distruggere le navi turche che navigassero al largo della costa libica, in risposta al supporto militare che il paese fornisce alle forze del GNA di Tripoli, che ha causato una significativa battuta d’arresto ai militanti pro-Haftar.
La forza ribelle del Gen. Haftar ha affermato che la Libia era “sotto invasione turca” e che avrebbe agito contro qualsiasi minaccia, considerando come tale le navi battenti bandiera turca che dovessero trovarsi nelle acque territoriali libiche.
Durante il fine settimana la Turchia ha minacciato di attaccare le forze del Gen. Haftar, considerandole un “bersaglio legittimo” se l’LNA non avesse rilasciato sei cittadini turchi sottoposti a detenzione.
Il Gen. Haftar aveva precedentemente dichiarato di voler arrestare tutti i cittadini turchi che si trovano in Libia, ma poi ha rinunciato e Lunedì ha rilasciato i sei ostaggi turchi.
La minaccia di Ankara sembrerebbe aver funzionato, stando ad Al Jazeera: “Il portavoce delle forze di Haftar, il Colonnello Ahmed Masmari, aveva detto che erano stati arrestati tutti i cittadini turchi presenti in Libia ma, ieri sera [Domenica], ha ritirato la sua affermazione sostenendo di non essere a conoscenza di cittadini turchi arrestati”.
Tuttavia, Lunedì scorso il Ministero degli Esteri turco ha confermato la liberazione dei suoi cittadini.
Il Gen. Haftar è tornato sulle affermazioni dell’LNA, dichiarando la Turchia “un nemico dello stato”.
Ma un nemico potente e militarmente coinvolto come la Turchia di Erdogan potrebbe bloccare definitivamente i suoi tentativi di prendersi tutta la Libia.
Il Gen. Haftar – che negli ultimi due anni ha consolidato il controllo sulla Libia Orientale e che all’inizio di quest’anno ha conquistato il Sud del paese – ha cercato di conquistare Tripoli con il sostegno di paesi come gli EAU e la Francia [ma anche e soprattutto l’Egitto], ma è fortemente contrastato dalla Turchia e dalla maggior parte dei paesi europei.
Controlla comunque una grande porzione del paese e può contare su una notevole produzione di petrolio.
Molti analisti descrivono il Gen. Haftar come “l’uomo della CIA in Libia” – visto che ha trascorso vent’anni in esilio, vivendo a pochi minuti dal Quartier Generale della CIA a Langley, Virginia, ai tempi del Governo di Gheddafi.
Fu reinserito nel campo di battaglia libico nel 2011, prima della cattura e dell’”esecuzione” di Gheddafi per mano dei combattenti islamici.
Ma è stato solo pochi mesi fa che il Presidente Trump ha espresso per la prima volta sostegno pubblico alle forze di Haftar.
I commenti dello scorso Aprile del Presidente hanno segnato un’inversione completa della politica statunitense, considerando che fino a quel momento gli Stati Uniti avevano ufficialmente appoggiato il GNA e la risoluzione dell’Onu.
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Link Originale: https://www.zerohedge.com/news/2019-07-01/libya-under-turkish-invasion-haftar-releases-hostages-vows-war-turkish-planes
Scelto e tradotto da Franco
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